| Matteo | 
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Ipocrisia e vanità degli scribi e dei farisei | 
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| 1 Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: | |||||||
| 2 Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. | |||||||
| 3 Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. | 
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| 4 Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. | 
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| 5 Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange; | 
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| 6 amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe | 
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| 7 e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare " rabbi " dalla gente. | 
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| 8 Ma voi non fatevi chiamare " rabbi ", perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. | 
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| 9 E non chiamate nessuno " padre " sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. | |||||||
| 10 E non fatevi chiamare " maestri ", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo. | |||||||
| 11 Il più grande tra voi sia vostro servo; | 
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| 12 chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato. | 
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Sette maledizioni agli scribi e ai farisei | 
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13 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci [ 14 ]  | 
      
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| 15 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi. | 
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| 16 Guai a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l'oro del tempio si è obbligati. | 
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| 17 Stolti e ciechi: che cosa è più grande, l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? | |||||||
| 18 E dite ancora: Se si giura per l'altare non vale, ma se giura per l'offerta che vi sta sopra, si resta obbligati. | |||||||
| 19 Ciechi! Che cosa è più grande, l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta? | |||||||
| 20 Ebbene, chi giura per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra; | 
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| 21 e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che l'abita. | |||||||
| 22 E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso. | |||||||
| 23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisogna praticare, senza omettere quelle.  | 
      
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| 24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! | |||||||
| 25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza. | 
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| 26 Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto! | |||||||
| 27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno sono belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. | 
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| 28 Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità. | 
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| 29 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti, | 
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| 30 e dite: se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei profeti; | |||||||
| 31 e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei profeti. | 
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| 32 Ebbene, colmate la misura dei vostri padri! | |||||||
Delitti e castighi imminenti | 
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| 33 Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna della Geenna? | 
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| 34 Perciò ecco, io vi mando profeti, sapienti e scribi; di questi alcuni ne ucciderete e crocifiggerete, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città; | 
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| 35 perché ricada su di voi tutto il sangue di Zaccaria, figlio di Barachìa, che avete ucciso tra il santuario e l'altare. | 
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| 36 In verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione. | |||||||
Apostrofe a Gerusalemme | 
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| 37 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! | 
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| 38 Ecco: la vostra casa vi sarà lasciata deserta! | 
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| 39 Vi dico infatti che non mi vedrete più finché non direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore! ». | 
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| Indice | 
| 23,1-36 | Gesù contro scribi e farisei ( Mc 12,38-40; Lc 11,37-54; Lc 20,45-47 ) | 
| 23,2 | Gli scribi e i farisei pretendono di essere i soli depositari della legge di Dio. | 
| 23,3 | Quanto vi dicono fatelo: in quanto trasmettono la dottrina tradizionale ricevuta da Mosè. Questo però non impegna affatto le loro interpretazioni personali, di cui Gesù altrove ha mostrato ciò che si deve pensare ( cf. Mt 15,1-20; Mt 16,6; Mt 19,3-9 ).  | 
| 23,5 | filattèri: piccole scatole che racchiudevano le parole essenziali della legge, e che i giudei appendevano alle braccia o alla fronte, in esecuzione materiale di 
   Es 13,9.16; 
   Dt 6,8; 
   Dt 11,18. - frange: fiocchi attaccati agli angoli del mantello ( cf. Nm 15,38+; Mt 9,20 ).  | 
| 23,7 | rabbì: parola ebraica che significa « maestro mio », titolo abituale dei dottori giudei. Gesù stesso era chiamato così dai suoi discepoli ( Mt 26,25.49 ).  | 
| 23,8-9 | I titoli di rabbì, cioè maestro, e di padre erano riservati ai dottori della Legge. 23,8-12 I vv 8-12, indirizzati ai soli discepoli, forse in origine non appartenevano allo stesso discorso.  | 
| 23,9 | padre: in aramaico abba, altro titolo onorifico. Perché non dobbiamo chiamare nessuno "padre"?  | 
| 23,10 | maestri: greco kathegêtai che può significare « guide » o « insegnanti »; volg.: magistri; BJ preferisce: « direttori »; Gesù fa forse allusione al capo religioso della comunità di Qumran, il « direttore giusto », chiamato comunemente « maestro di giustizia ».  | 
| 23,13 | Le esigenze della casistica rabbinica rendevano impossibile l'osservanza della legge. | 
| 23,14 | Versetto omesso. Dice: « Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che divorate le case delle vedove, pur sotto pretesto di lunghe preghiere: voi subirete per questo una condanna più abbondante ». Interpolazione desunta da Mc 12,40; Lc 20,47, e che porta a otto la cifra intenzionale delle sette maledizioni ( cf. Mt 6,9+ ).  | 
| 23,15 | proselito: pagano convertito al giudaismo. La propaganda giudaica nel mondo greco-romano era molto attiva ( cf. At 2,11+ ). degno della Geènna, alla lettera "figlio della Geènna", significa "destinato alla perdizione" ( Mt 5,22 ).  | 
| 23,16 | Vedi Mt 5,34. dite: si tratta qui dei voti. Per sciogliere coloro che li avevano imprudentemente emessi, i rabbini ricorrevano a sottili argomenti.  | 
| 23,17 | Perché Gesù disse di non chiamare qualcuno "pazzo" quando lui stesso lo fece? | 
| 23,23 | La legge delle "decime" ( 
   Dt 14,22-26 ) dai farisei veniva estesa anche alle erbe aromatiche. Il precetto mosaico della decima da prelevare sui prodotti della terra era applicato dai rabbini con esagerazione alle piante più insignificanti.  | 
| 23,25 | Vedi Mc 7,4. all'interno sono pieni: una variante legge: « all'interno voi siete pieni ». - intemperanza: si registrano le varianti: « iniquità », « impurità », « cupidigia ».  | 
| 23,32 | colmate la misura: allusione alla morte ormai prossima di Gesù stesso ( cf. Mt 21,38s ).  | 
| 23,34 | profeti, sapienti e scribi: termini di origine giudaica, ma applicati qui ai missionari cristiani ( cf. 
   Mt 10,41; 
   Mt 13,52 ). 23,34-35 A quale Zaccaria si riferì Gesù?  | 
| 23,35 | Zaccaria: si tratta verosimilmente dello Zaccaria di 
   2 Cr 24,20-22. Il suo assassinio è l'ultimo raccontato dalla bibbia ( essendo 2 Cr l'ultimo libro del canone giudaico ), come quello di Abele ( Gen 4,8 ) è il primo. Figlio di Barachìa: deriva forse dalla confusione con un altro Zaccaria ( cf. Is 8,2 LXX; Zc 1,1 ). Oppure si tratta della glossa di un copista.  | 
| 23,37-39 | Lamento di Gesù su Gerusalemme ( 
   Lc 13,34-35 ) 23,37 Allusione a una predicazione di Gesù in Gerusalemme, della quale parla diffusamente solo il vangelo di Giovanni. Gerusalemme … che uccidi i profeti: cf. 1 Re 19,10.14; Ger 26,20-23; 2 Cr 24,20-22; 1 Ts 2,15; At 7,52; Eb 11,37 e le leggende giudaiche apocrife. - quante volte: allusione a ripetute visite di Gesù a Gerusalemme; di esse i sinottici non dicono nulla, ma sono riferite da Gv.  | 
| 23,38 | la vostra casa è lasciata a voi deserta: è abbandonata da Dio. Dio si allontana da Gerusalemme ( Ger 22,5; Ez 11,22-23 ). deserta: con S, C, D, volg., ecc. ( cf. Ger 22,5 ); è omesso da altri. - Gesù sta per andarsene, rigettato dal suo popolo: ma anche Dio abbandonerà Gerusalemme e il suo tempio.  | 
| 23,39 | Citazione di 
   Sal 118,26. Benedetto … del Signore: queste parole, che Lc 13,35 sembra riferire all'ingresso del giorno delle palme, nel contesto attuale di Mt sembra si riferiscano a un ritorno ulteriore del Cristo, forse quello della fine dei tempi. Anche i giudei saluteranno questo ritorno, perché allora si saranno convertiti ( cf. Rm 11,25s ).  |