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Cristo |
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B 90 |
Passione ( B ) |
Rif. |
| Il racconto della passione va soggetto a cronologie diverse negli evangelisti. |
| Essi hanno tendenza a concentrare su alcune ore un processo che è durato probabilmente quattro giorni. |
| Ecco come lo si potrebbe concepire: processione dei rami |
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| da situare a settembre. |
| Arresto e comparsa davanti ad Anna e Caifa: notte dal martedì al mercoledì. |
| Grande seduta del giudizio e oltraggi: giorno del mercoledì. |
| Verdetto ebraico e comparsa davanti a Pilato: giovedì mattina. |
| Seconda comparsa davanti a Pilato: venerdì mattina. |
| Crocifissione: venerdì sera. |
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| La Cena si sarebbe dunque celebrata il martedì, in margine al calendario pasquale ufficiale. |
Testi |
Rilievi |
Rif. |
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La preghiera del Getsemani. |
| Cristo si mette in preghiera prima di ogni passo importante. |
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| Ma qui domina l'angoscia. (Sal.). |
| La coppa è il simbolo della volontà di Dio. |
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| Debolezza della sua carne contro il suo spirito, |
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| dalla quale ricava una lezione di vigilanza. |
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Lc ricava da Elia |
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| il tema dell'angelo che viene a confortare il Signore. |
| Tema del soccorso di Dio nello scoraggiamento dei suoi servi. |
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Gv. non parla di Getsemani, ma descrive una scena consimile alcuni giorni prima: stessi temi dell'angoscia, di invocazione al Padre, dell'obbedienza, soprattutto dell'angelo consolatore: stesso tema dell'ora. |
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L'arresto di Cristo, |
| in Mt. avviene proprio dopo il bacio. |
| Esso viene subìto da Cristo. |
| La tradizione ulteriore avrà tendenza a far vedere Cristo che « si consegna » spontaneamente. |
| Già Lc. mettendo l'arresto dopo l'episodio dell'orecchio mozzato, prova che egli avrebbe potuto difendersi. |
| Gv. va ancora più oltre facendo vedere la coorte misteriosamente folgorata. |
| Sempre fedele alla sua preoccupazione di misericordia, Lc. mette in rilievo la guarigione dell'orecchio. |
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Si noti la preoccupazione di Mt. di far vedere che l'arresto attua quanto detto dalle Scritture: il Giusto messo sullo stesso piano degli scellerati, il Servo sofferente, ecc. |
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Il processo ebraico. |
| Molto probabilmente deve aver avuto inizio da Anna: Gv. è l'unico a dare dettagli su quanto è avvenuto presso Anna. |
| Mt. e Mc. lasciano credere che la seduta del sinedrio si svolga nella notte. |
| È meglio situarla nel corso della giornata. |
| Lc. mette questa seduta del sinedrio nella mattinata, ma riunisce in una sola seduta il giudizio e il verdetto che Mt. e Mc. distribuiscono in due sedute. |
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Il motivo della condanna: Cristo si fa passare per il nuovo tempio di Dio e riferisce a sé la profezia di Dn. |
| Lc. lascia cadere il tema del tempio e di Dn. per prendere il salmo messianico. |
| Gv. non dà alcun dettaglio. |
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Il processo romano. |
| Mt. sottolinea il silenzio di Cristo per avvicinarlo al Servo. |
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Lc. è l'unico a descrivere le due sedute successive. |
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Mt. è il solo a parlare della lavanda delle mani che i Giudei hanno dovuto interpretare come un gesto prescritto dalla loro Legge, il che spiegherebbe la loro risposta. |
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La flagellazione è per Gv. e Lc. una misura dilatoria; essa è già la preparazione della morte per Mt. e Mc. |
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La crocifissione. |
| Tema fondamentale: il Sal 22, salmo della povertà. |
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Si noti che Lc. sostituisce le parole di disperazione di questo Sal. con parole di perdono. |
| È secondo la sua linea di condotta. |
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È sempre la stessa preoccupazione di bontà che gli fa parlare del ladro buono. |