La città di Dio

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Libro XIII

Sommario

1. Con la caduta dei progenitori si è avuta la soggezione alla morte.

2. V'è una morte che può incogliere all'anima che comunque vivrà per sempre e una morte cui è soggetto il corpo.

3. Se la morte, che col peccato dei progenitori è sopraggiunta a tutti gli uomini, anche nei santi è pena del peccato?

4. Perché la morte, cioè la pena del peccato, non viene risparmiata a coloro che mediante la grazia della rigenerazione sono stati assolti dal peccato?

5. Come i disonesti usano male della legge, che è un bene, così gli onesti usano bene della morte che è un male.

6. La morte è un male di tutti perché con essa si scinde l'unione di anima e corpo.

7. Sulla morte che alcuni non ancora rigenerati sostengono come testimonianza a Cristo.

8. Nei santi l'accettazione della morte per la verità è annullamento della seconda morte.

9. Se il tempo della morte, con cui si sottrae la coscienza della vita, è proprio di coloro che stanno morendo o dei morti?

10. La vita dei soggetti a morire si deve considerare morte anziché vita?

11. Se si può essere insieme vivi e morti?

12. Quale morte Dio comminò ai progenitori se avessero trasgredito il suo comando?

13. Quale pena per prima provò la trasgressione dei progenitori?

14. In quale condizione da Dio fu creato l'uomo e in quale destino cadde con il libero uso del proprio volere?

15. Adamo peccando abbandonò Dio prima di essere da lui abbandonato e la prima morte dell'anima fu allontanarsi da Dio.

16. Alcuni filosofi ritengono che la separazione dell'anima dal corpo non sia dovuta alla pena, eppure Platone propone il Dio sommo il quale promette agli dèi minori che giammai dovranno essere liberati dal corpo.

17. Contro coloro i quali affermano che i corpi terreni non possono divenire incorruttibili ed eterni.

18. Alcuni filosofi circa i corpi terreni affermano che non possono essere nel cielo perché ciò che è terreno per naturale gravità torna alla terra.

19. Contro i sistemi di coloro i quali non credono che i progenitori, se non avessero peccato, sarebbero stati immortali e sostengono che l'immortalità dell'anima esige l'immunità dal corpo.

20. La carne dei santi, che ora riposa nella speranza, dovrà essere restituita a una forma migliore di quella che fu dei progenitori prima del peccato.

21. Il paradiso, nel quale furono i progenitori, ragionevolmente mediante un significato simbolico s'intende come qualche cosa che riguarda la coscienza, salva la verità della narrazione storica sul luogo.

22. Il corpo dei santi dopo la risurrezione sarà così spirituale che la carne non diverrà spirito.

23. Che cosa si deve intendere per corpo spirituale e chi sono coloro che muoiono in Adamo e saranno restituiti alla vita in Cristo?

24. Come si deve intendere l'alito di Dio con cui il primo uomo divenne anima che vive o quello che il Signore emise dicendo: Ricevete lo Spirito Santo?

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