Matteo

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Capitolo 14

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Erode e Gesù. Esecuzione di Giovanni Battista

1 In quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù.
Mc 6,14-16
Lc 9,7-9
Lc 3,1+
Lc 23,8-12
Mt 16,14+
2 Egli disse ai suoi cortigiani: « Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui ».
3 Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per causa di Erodìade, moglie di Filippo, suo fratello.
Mc 6,17-29
Lc 3,19-20
4 Giovanni infatti diceva: « Non ti è lecito tenerla! »
Lv 18,16
Lv 20,21
5 Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta.
Mt 21,26
6 Venuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode
7 che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse domandato.
8 Ed essa, istigata dalla madre, disse: « Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista ».
9 Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le fosse data
10 e mandò a decapitare Giovanni nel carcere.
11 La sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò a sua madre.
12 I suoi discepoli andarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.

Prima moltiplicazione dei pani

13 Udito ciò, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in disparte in un luogo deserto.
Ma la folla, saputolo, lo seguì a piedi dalle città.
Mc 6,31-44
Lc 9,10-17
Gv 6,1-13
Mt 15,32-38p
14 Egli, sceso dalla barca, vide una grande folla e sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
2 Re 4,42-44
Mt 9,36
Mt 15,32
15 Sul far della sera, gli si accostarono i discepoli e gli dissero: « Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare ».
Mt 8,3+
16 Ma Gesù rispose: « Non occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare ».
17 Gli risposero: « Non abbiamo che cinque pani e due pesci! ».
2 Re 4,42
18 Ed egli disse: « Portatemeli qua ».
19 E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunciò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla.
Gv 11,41
Gv 17,1
20 Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati.
Sal 78,29
21 Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

Gesù cammina sulle acque e Pietro con lui

22 Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull'altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla.
Mc 6,45-52
Gv 6,16-21
23 Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare.
Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù.
Gv 6,15
Mc 1,35+
24 La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario.
25 Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare.
26 I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: « È un fantasma ».
E si misero a gridare dalla paura.
27 Ma subito Gesù parlò loro: « Coraggio, sono io, non abbaite paura ».
28 Pietro gli disse: « Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque ».
29 Ed egli disse: « Vieni! ».
Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.
30 Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: « Signore, salvami! ».
31 E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: « Uomo di poca fede, perché hai dubitato? ».
Mt 8,10.25-26
32 Appena saliti sulla barca, il vento cessò.
33 Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: « Tu sei veramente il Figlio di Dio! ».
Mt 4,3+
Mt 16,16+

Guarigioni nel paese di Genèsaret

34 Compiuta la traversata, approdarono a Genèsaret.
Mc 6,53-56
35 E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati,
36 e lo pregavano di poter toccare almeno l'orlo del suo mantello.
E quanti lo toccavano guarivano.
Mt 9,20-22
Mt 8,3+
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Abbreviazioni
14,1-12 Martirio di Giovanni il Battista ( Mc 6,14-29; Lc 9,7-9; Lc 3,19-20 )
14,1 Erode: si tratta di Erode Antìpa, figlio di Erode il Grande, che aveva ereditato il governo della Galilea e della Perea col titolo di tetrarca, cioè capo di una quarta parte del regno.
14,3 Antìpa aveva preso in moglie Erodìade, già sposa del suo fratellastro Filippo, ripudiando per questo la figlia del re nabateo Areta IV.
Filippo: è omesso da volg.; questo nome faceva difficoltà.
Il personaggio non è il tetrarca dell'Iturea e della Traconitide ( Lc 3,1; cf. Mc 16,13 ), ma un altro figlio di Erode il grande tramite Mariamne II, dunque fratellastro di Antipa, e chiamato anche lui Erode da Giuseppe Flavio.
La sua condizione di semplice privato non aveva potuto soddisfare l'ambizione della moglie Erodiade, anch'essa nipote di Erode il grande da parte di suo padre Aristobulo e dunque nipote di Antipa;
a questo zìo troppo modesto ella preferì lo zio tetrarca di Galilea.
- Il delitto di Antipa consisteva meno nell'avere sposato sua nipote che nell'averla presa a suo fratello, ancora vivente, d'altronde non senza aver ripudiato lui stesso la prima moglie.
14,5 Che cosa voleva fare Erode a Giovanni il battista?
14,6 La figlia di Erodìade era Salome, secondo Giuseppe Flavio: vedi il vivace racconto di Marco ( Mc 6,14-29 ).
14,13-21 Gesù moltiplica i pani e i pesci ( Mc 6,30-44; Lc 9,10-17; Gv 6,1-15 )
Mentre Lc 9,10-17 e Gv 6,1-13 non raccontano che una sola moltiplicazione dei pani, Mt ( Mt 14,13-21; Mt 15,32-39) e Mc ( Mc 6,30-44; Mc 8,1-10 ) ne riferiscono due.
Forse si tratta di un doppione, sicuramente molto antico ( cf. Mt 16,9s ), che presenta lo stesso avvenimento secondo due tradizioni diverse.
La prima redazione più arcaica, d'origine palestinese, sembra collocare il fatto sulla riva occidentale del lago ( vedere la nota seguente ) e parla di dodici panieri, numero delle tribù d'Israele e degli apostoli ( Mc 3,14+ ).
La seconda redazione, che deriverebbe da ambienti cristiani di origine pagana, situa il fatto sulla riva orientale, pagana, del lago ( cf. Mc 7,31 ), e parla di sette ceste, numero delle nazioni di Canaan ( At 13,19 )
e dei diaconi ellenisti ( At 6,5; At 21,8 ).
Le due tradizioni descrivono il fatto alla luce di precedenti vetero-testamentari,
in particolare la moltiplicazione dell'olio e dei pani da parte di Eliseo
( 2 Re 4,1-7.42-44 )
e l'episodio della manna e delle quaglie ( Es 16; Nm 11 ).
Rinnovando con una potenza ancora maggiore queste gratificazioni di nutrimenti celesti, il gesto di Gesù è stato voluto da lui stesso e inteso dalla più antica tradizione come una preparazione al nutrimento escatologico per eccellenza, l'eucaristia.
È ciò che sottolinea la presentazione letteraria dei sinottici ( cf. Mt 14,19; Mt 15,36 e Mt 26,26 )
e il discorso sul pane di vita di Gv 6.
- luogo deserto: niente obbliga a pensare alla riva orientale del lago.
Gesù ha potuto attraversare da nord a sud e da sud a nord, costeggiando la riva occidentale e raggiungere anche « l'altra riva » ( v 22 ) dell'ansa tracciata da questa costa.
- a piedi: seguendo sulla riva la barca che naviga al largo.
14,19 La benedizione era la preghiera prima del pasto.
I discepoli svolgono un ruolo mediatore tra Gesù e la folla ( Mt 15,23 e Mt 15,36 ).
14,22-33 Gesù cammina sulle acque ( Mc 6,45-52; Gv 6,16-21 )
14,23 sali sul monte … a pregare: gli evangelisti, soprattutto Lc, notano spesso che Gesù prega,
nella solitudine e nella notte ( Mt 14,23p; Mc 1,35; Lc 5,16 ),
all'ora dei pasti ( Mt 14,19p; Mt 15,36p; Mt 26,26-27p )
e in occasione di avvenimenti importanti:
per il battesimo ( Lc 3,21 ),
prima di scegliere i dodici ( Lc 6,12 ),
prima di insegnare il Pater ( Lc 11,1; cf. Mt 6,5+ ),
prima della confessione di Cesarea ( Lc 9,18 ),
nella trasfigurazione ( Lc 9,28-29 ),
nel Getsemani ( Mt 26,36-44 ),
sulla croce ( Mt 27,46p; Lc 23,46 ).
Egli prega per i suoi carnefici ( Lc 23,34 ),
per Pietro ( Lc 22,32 ),
per i suoi discepoli e per coloro che li seguiranno ( Gv 17,9-24 ).
Prega anche per se stesso ( Mt 26,39p; cf. Gv 17,1-5; Eb 5,7 ).
Queste preghiere manifestano un rapporto permanente con il Padre ( Mt 11,25-27p )
che non lo lascia mai solo ( Gv 8,29 )
e lo esaudisce sempre ( Gv 11,22,42; cf. Mt 26,53 ).
Con questo esempio come con l'insegnamento, Gesù ha inculcato ai discepoli la necessità e la maniera di pregare ( Mt 6,5+ ).
Attualmente nella gloria, egli continua a intercedere per i suoi ( Rm 8,34; Eb 7,25;
1 Gv 2,1 ),
come ha promesso ( Gv 14,16 ).
14,24 distava già qualche miglio ( alla lettera « molti stadi » ) da terra: cf. Gv 6,19;
S e C leggono: « era in mezzo al mare » ( cf. Mc 6,47 ).
14,25 verso la fine: alla lettera: « alla quarta veglia », dalle 3 alle 6 del mattino.
14,28 Tre episodi concernenti Pietro ( quello presente e quelli in Mt 16,16-20
e in Mt 17,24-27 ) scandiscono intenzionalmente la parte storica del libro
« ecclesiastico » di Mt.
14,33 Quale era la reazione degli apostoli quando Gesù camminò sul mare?
14,34-36 Gesù a Gennèsaret compie guarigioni ( Mc 6,53-56 )
14,34 Gennèsaret: località a nord-ovest del lago, da cui esso prendeva una delle sue denominazioni.