I sette vizi capitali

7-12-2007

Don Mauro Agreste

Indice

1) Ogni gesto che compiamo in ogni celebrazione eucaristica ci parla di una azione che Dio svolge per il bene di tutti i suoi figli
2) È importante, all'inizio dell'Eucaristia avere un cammino di conversione. Nulla accade in un cuore che rimane chiuso
3) La solennità che coinvolge tutta la Chiesa, quella dell'Immacolata, qui vengono innalzati i tempi nuovi
4) Ed entriamo dunque nel tema che vogliamo affrontare: i sette vizi capitali
5) Il vizio, qualunque esso sia, è la concretizzazione di una ribellione nei confronti di Dio
6) Cosa è accaduto? Cominciamo subito con una menzogna
7) "Se tu ti deciderai allora davvero sarai come Dio…"
8) Il mistero Lucifero, come mai è diventato così ribelle? A causa della gelosia
9) Per la gelosia di Lucifero, è entrata nel mondo la superbia, che è uno dei sette vizi capitali
10) In che cosa si manifesta la superbia?
11) La vanità viene dietro la superbia. Essa significa avere sete di onori
12) Poi c'è un altro tipo di superbia che è la sete di grandezza spirituale
13) La gelosia si oppone all'umiltà
14) È ora di bastonare questo io che crede di essere più importante di Dio.
15) "Mi lasci entrare?" Signore, sull'esempio di Maria abbiamo bisogno d'imparare che cos'è la vera umiltà, la vera semplicità

Dal Vangelo di Luca ( Lc 1,26-38 )

"In quel tempo l'angelo Gabriele, fu mandato da Dio in una città della Galilea chiamata Nazaret, ad una vergine promessa sposa di un uomo, della casa di Davide, di nome Giuseppe … "

1) Ogni gesto che compiamo in ogni celebrazione eucaristica ci parla di una azione che Dio svolge per il bene di tutti i suoi figli

Cerchiamo di vivere queste celebrazioni del primo venerdì di ogni mese, che hanno dei riferimenti di grande misericordia per ciascuno di noi, che si rivolge al Signore, tutto lo spessore che ci è possibile vivere della liturgia.

Ogni gesto che compiamo in ogni celebrazione eucaristica ci parla di una azione che Dio svolge per il bene di tutti i suoi figli.

Abbiamo bisogno di vivere un tempo di preghiera che non sia affrettato, che ci permetta di entrare nel mistero della maestà del Signore.

2) È importante, all'inizio dell'Eucaristia avere un cammino di conversione. Nulla accade in un cuore che rimane chiuso

Ecco quindi come è importante, all'inizio dell'Eucaristia avere un cammino di conversione.

Tutte le volte dobbiamo ammettere la nostra piccolezza, la nostra debolezza; capita talvolta che l'Eucaristia diventi un rito, e se è solo più un rito non riusciamo a cogliere il frutto di quello che stiamo facendo.

Ci mettiamo di fronte al trono del Signore, e per prima cosa riconosciamo che Lui è il Signore.

Il nostro chiedere misericordia, voi lo capite a senso se noi riconosciamo di essere tra quelli che hanno bisogno della misericordia del Signore.

Nulla accade in un cuore che rimane chiuso.

Avete notato cosa dice l'angelo a Maria prima di congedarsi da lei?

Le parla della sua cugina Elisabetta, le dice che nonostante fosse in età avanzata e, secondo la natura, ella non avrebbe più potuto avere dei bambini, è già al sesto mese, e poi conclude: "Poiché nulla è impossibile a Dio".

C'è qualche cosa che voi dubitate delle Sue azioni? Dio non è forse l'Onnipotente?

Dio può tutto, siamo tutti d'accordo? Sì.

Di fronte a che cosa Dio si ferma? Di fronte al nostro no.

3) La solennità che coinvolge tutta la Chiesa, quella dell'Immacolata, qui vengono innalzati i tempi nuovi

Allora la solennità che coinvolge tutta la Chiesa, quella dell'Immacolata, è quella che qui vengono innalzati i tempi nuovi, perché nel sì di Maria si inseriscono tutti gli altri sì.

Sono una rivoluzione nei confronti della grande ribellione che era avvenuta nel giardino dell'Eden.

Avete sentito nelle prima lettura che proprio la contrapposizione tra Adamo ed Eva che si sono ribellati a Dio.

Hanno ascoltato il suggerimento della ribellione, del servire il serpente; il serpente che è nient'altro che Lucifero, che si manifesta in quel modo e che spinge gli uomini alla ribellione perenne.

Che cosa spinge gli uomini ad essere ribelli?

4) Ed entriamo dunque nel tema che vogliamo affrontare: i sette vizi capitali

Ed entriamo dunque nel tema che vogliamo affrontare, non solo in questo primo venerdì del mese, ma di mese in mese: i sette vizi capitali.

Perché affrontare il tema dei vizi capitali?

Perché i vizi sono proprio delle strutture mentali e il modo di agire, che se noi non ci liberiamo da queste catene ci rendono prigionieri e ci impediscono di ricevere, non solo la misericordia del Signore, ma addirittura la Sua salvezza.

Abbiamo appena detto prima che il Signore si arresta solo di fronte al nostro no.

5) Il vizio, qualunque esso sia, è la concretizzazione di una ribellione nei confronti di Dio

E il vizio, qualunque esso sia, è la concretizzazione di una ribellione nei confronti di Dio.

E tutto ebbe inizio proprio dal giardino dell'Eden quando Dio, al termine della creazione, vuole fare esistere anche un essere speciale, uno per il quale Dio dice: "Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza".

Quindi tutto Dio: il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo, si sono messi in profonda comunione per fare qualche cosa di straordinario; qualche cosa che fosse a immagine e somiglianza di Dio: l'uomo.

L'uomo per essere a immagine e somiglianza di Dio gode anche di un certo grado di libertà.

La libertà è molto importante, perché con quella libertà noi possiamo decidere se godere per tutta l'eternità di Dio, oppure se rifiutarlo.

6) Cosa è accaduto? Cominciamo subito con una menzogna

Cosa è accaduto? Che l'uomo ha avuto la possibilità di scegliere, di cibarsi di tutti i frutti di questo giardino, meno di quello: l'albero della conoscenza del bene e del male.

Non dite mai l'albero delle mele; la rappresentano come una mela semplicemente perché omofonicamente mela e malus sembrano la stessa cosa, l'albero del bene e del male, e quindi è diventato l'albero delle mele, ma non c'entrano niente le mele.

L'albero della conoscenza del bene e del male.

Arrivò il serpente, arrotolato intorno a un ramo, e sibilando disse alla donna: "È vero che non vi potete cibare di nessun albero del giardino?"

Quindi cominciamo subito in modo sbagliato; subito con una menzogna, con un'esagerazione.

"Non è vero, possiamo cibarci di tutto, meno di quest'albero della conoscenza del bene e del male"

"Ma Dio vi vuole veramente bene? Perché vuole tenervi all'oscuro della conoscenza di ciò che è bene e di ciò che è male?

Allora non è vero che vi ha creati a sua immagine e somiglianza."

Vedi la menzogna come comincia a farsi strada nella mente.

Insinua il dubbio, smonta la fiducia, comincia a mettere un impedimento all'abbandono fiducioso.

Allora la donna disse: "Veramente questo frutto è appetibile, è importante.

Mi fa gola avere la conoscenza del bene e del male".

Il serpente non arrotolò la sua coda attorno a quel frutto, ne lo staccò dal ramo, solo con la punta della sua codina continuò a indicarlo: "guardalo bene questo frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male, perché è importante per …"

7) "Se tu ti deciderai allora davvero sarai come Dio…"

"Se tu ti deciderai allora davvero sarai come Dio.

Per di più non sarai solo come Dio, non sarai solo somigliante a Dio, sarai proprio come Dio, in fondo perché dovresti dipendere da lui?

Una volta che avrai la sua stessa conoscenza, non avrai più bisogno di dipendere da lui; fai da sola, pensa nessuno sopra di te.

Tu allo stesso livello di Dio, anzi poiché tra poco diventerete tanti, sarete in maggioranza, e nella maggioranza dominerete voi".

La donna vide che questo poteva farle gola, prese il frutto, ne diede al marito: e incominciarono i tempi della ribellione.

Ora c'è da domandarsi perché si cibarono dell'albero della conoscenza del bene e del male iniziando il periodo della ribellione?

8) Il mistero Lucifero, come mai è diventato così ribelle? A causa della gelosia

Il mistero che sta a monte è questo: come mai Lucifero, che prima di essere il capo dei diavoli, era l'angelo più intelligente e più bello di tutto il Paradiso, come mai è diventato così ribelle?

È diventato così a causa della gelosia.

Non si può spiegare, sono millenni che gli uomini si domandano perché esiste il male? Il male è un mistero.

Provate a parlare anche in modo molto semplice: è impossibile per noi capire come mai Lucifero, che chissà da quanto tempo era stato davanti al Signore, lo aveva visto, lo aveva conosciuto, sapeva benissimo che cos'era il Paradiso, che cos'era la comunione con Dio, che cos'era lo splendore della gloria della maestà di Dio, perché li aveva provati, era stato con Dio, non sappiamo quanto tempo, molto, molto prima che esistesse tutto l'universo.

Come mai Lucifero ha deciso di rifiutare tutto questo? Per noi è un mistero.

Se ci interesserà ancora quando saremo nell'aldilà, potremmo sempre chiederlo al Signore; e Lui dirà: perché anche gli angeli hanno il loro tipo di libertà, e con quella libertà hanno deciso se stare dalla mia parte oppure no.

E quelli che non hanno voluto stare con me, si sono ritagliati un piccolo angolino, e hanno chiamato Inferno il loro regno, una piccola cittadella assediata dal Dio amore infinito e misericordioso.

Sono così arroganti e violenti perché hanno paura del Dio amore che li circonda.

"Mi hanno rifiutato e hanno paura di ricercarmi di nuovo", direbbe Dio.

Ora non è che a noi interessi poi molto tutto quello che riguarda le scelte personali degli angeli.

Però queste scelte hanno coinvolto anche noi.

9) Per la gelosia di Lucifero, è entrata nel mondo la superbia, che è uno dei sette vizi capitali

Perché per la gelosia di Lucifero, è entrata nel mondo la superbia, che è uno dei sette vizi capitali: superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia, accidia.

La superbia è, probabilmente, il più velenoso di questi vizi; ed è entrato nel cuore degli uomini a causa della gelosia.

Non sappiamo bene che tipo di gelosia abbia avuto Lucifero per lasciarsi prendere dalla superbia, però riusciamo ad intuire che nella parabola della superbia degli uomini c'è la gelosia.

La gelosia di vedere Dio al di sopra di sé.

In effetti la parola superbia vuol dire proprio: il nostro io che vuole stare sopra tutti, super-io, superbia.

Allora su questo punto vale la pena che noi ci soffermiamo, non voglio dilungarmi oltre in una riflessione su questo vizio, però dobbiamo stare attenti nell'esaminare noi stessi, per verificare che non esista una radice di superbia anche nel nostro modo di essere.

Perché quando c'è la superbia qualunque altra cosa è un'ipocrisia.

Qualunque atteggiamento di bontà non è vera bontà, è solo il buonismo.

10) In che cosa si manifesta la superbia?

In che cosa si manifesta la superbia? Nel voler sempre essere un gradino più su di tutti gli altri.

Quindi la superbia, alimentata dalla gelosia, fa vivere la persona superba in continua competizione.

Sempre controlla gli altri, non per imparare le cose buone che fanno, ma per smontare le cose buone che fanno.

Perché nessuno dev'essere al di sopra di te.

La superbia è, come possiamo dire, un vestito che ha un lungo strascico; e questo strascico si porta dietro tanti altri atteggiamenti.

Verifichiamo se esiste qualche cosa di questo nella nostra vita per chiedere la grazia al Signore di esserne liberati.

11) La vanità viene dietro la superbia. Essa significa avere sete di onori

La vanità. La vanità viene dietro la superbia.

La vanità significa avere sete di onori e di primi posti.

Non importa che tu sia una persona importante o che non lo sia, il desiderio di essere riconosciuto "da".

Legata alla superbia è anche la vana gloria, cioè la sete di onori e di applausi.

Quante cose si fanno per la vana gloria.

Possiamo vedere, nell'ambiente di lavoro, quante volte a causa della vana gloria qualcuno si approfitta di noi; qualcuno si da dà fare per farti fare brutta figura, qualcuno approfitta della tua buona disposizione per farti apparire in modo negativo, oppure tu stesso lo hai fatto: si chiama vanagloria.

Sete di onori e di applausi, di essere riconosciuto, valorizzato.

È una forma di idolatria del proprio io, nessuno mi deve fare ombra, io devo essere sotto i riflettori, tutti devono solo ammirare me.

Non vi sembra di sentire la voce di Lucifero che dice tutto questo?

Importante è che noi lo sappiamo riconoscere.

12) Poi c'è un altro tipo di superbia che è la sete di grandezza spirituale

Poi c'è un altro tipo di superbia che è la sete di grandezza spirituale; attenzione in questo tipo di superbia si desidera essere importanti nel cammino della fede ci si crede già santi, invece non si è proprio niente; pensiamo di essere degli strumenti indispensabili nelle mani di Dio, ma questo non è vero, siamo tutti utili nessuno è indispensabile, solo Dio è indispensabile.

È una esaltazione di noi stessi.

Tutto questo, come vi ho già detto all'inizio, è nutrito dal carburante che si chiama gelosia.

13) La gelosia si oppone all'umiltà

La gelosia si oppone all'umiltà perché nella gelosia tu vedi i lati positivi degli altri e ne sei quasi indispettito; non puoi sopportare che altri siano migliori di te, invece di imitare questi buoni esempi, fai di tutto per smontare la persona che ti sta dando degli esempi.

Teniamo presente queste brevi provocazioni sul tema della superbia, perché quello che celebriamo in questa solennità è la distruzione del potere della superbia.

Vedi Maria, da come abbiamo sentito dal brano di Vangelo di oggi, non ha voluto sapere tutto, non ha voluto capire tutto quello che le diceva l'angelo, ha voluto solo accertarsi che quello che le veniva detto fosse veramente di Dio; e quando ha capito che tutto quello che sarebbe accaduto in lei proveniva solo da Dio, senza che lei abbia capito fino in fondo, ha detto: "Ecco avvenga di me non quello che io ho capito, ma quello che dice e che vuole il Signore, infatti io sono la sua serva."

Ora come facciamo a distruggere il potere della superbia nella nostra vita?

Tenendo presente, per esempio, questo piccolo slogan: "In un cuore pieno di Dio non c'è posto per l'io."

Noi non siamo anglo-sassoni, non siamo inglesi, ogni volta che parliamo non abbiamo bisogno di mettere il pronome personale all'inizio di tutto, io di qua, io di là ecc… noi dobbiamo verificare se dentro al nostro modo di pensare il nostro io è sempre al centro di tutto.

14) È ora di bastonare questo io che crede di essere più importante di Dio.

Verificare le motivazioni per cui stiamo facendo certe cose o non le stiamo facendo, perché se ci accorgiamo che tutto quello che ci muove è il nostro io, allora fermiamoci, è ora di bastonare questo io che crede di essere più importante di Dio.

Che cosa ha fatto Maria nella sua vita? È stata in una grande comunione con Dio; quello che Dio voleva per lei andava bene.

Anche noi abbiamo bisogno di camminare su questa strada, e questa sera nell'Eucaristia, ma anche dopo, chiederemo a Gesù la grazia di liberare il nostro cuore, se abbiamo dentro di noi le radici della superbia, se qualcuno ci dice qualche cosa ci offendiamo subito, nessuno deve osare di dirci qualche cosa, perché sta commettendo un attentato di lesa maestà.

Ma quale maestà? Qui di maestà c'è né una sola, e guarda in po' dove si trova il suo trono?

15) "Mi lasci entrare?" Signore, sull'esempio di Maria abbiamo bisogno d'imparare che cos'è la vera umiltà, la vera semplicità

Solo di fronte a Lui noi chiniamo il capo, a volte però lasciamo che sia Lui che si china verso di noi, e ci dice: "Mi lasci entrare?"

Signore, sull'esempio di Maria abbiamo bisogno d'imparare che cos'è la vera umiltà, la vera semplicità.

Donaci la grazia di camminare sul suo esempio, donaci il suo spirito perché possiamo vedere se dentro di noi cova la radice della ribellione che si chiama superbia.

Sia lodato Gesù Cristo.