L'avarizia

4-1-2008

Don Mauro Agreste

Indice

1) Cosa vorrà dirci il Signore attraverso questa lettura, che abbiamo sentito oggi?
2) Il nome Simone, nella lingua di Gesù, significava: fragile canna
3) Questa canna rappresenta molte persone, forse anche qualcuno tra di noi
4) All'inizio del cammino spirituale sembra che tutto vada bene
5) Le persone rigide, inflessibili e aride non possono permettersi di lasciare che il cuore si apra
6) Anche questo mese affrontiamo, uno dei 7 vizi capitali: l'avarizia.
7) Cosa vorrà dire provvidenza? Dio provvede
8) Il Padre vostro, che è nei Cieli, darà lo Spirito a tutti coloro che glielo chiedono
9) Lo Spirito Santo ti guarisce
10) La gravità dell'avarizia sta nel fatto che il posto di Dio lo prendono le cose.
11) I vizi capitali sono più diffusi di quello che si pensa
12) Perché la figura di Pietro è importante, da Simone a Cefa, ossia Pietro?
13) Bene io, oggi, intervengo nella tua vita e ti rendo solido come una roccia, perché io ho bisogno di te
14) Ringrazia Dio per tutto ciò che Lui ti concede; ogni cosa è una benedizione
15) "Io ti dico che tu non sei più una fragile canna, ma faccio di te una solida roccia perché ho bisogno di te"

Dal Vangelo secondo Giovanni ( Gv 1,37-42 )

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: "Ecco l'Agnello di Dio", e i due discepoli, sentendolo parlare, seguirono Gesù …

1) Cosa vorrà dirci il Signore attraverso questa lettura, che abbiamo sentito oggi?

Cosa vorrà dirci il Signore attraverso questa lettura, che abbiamo sentito oggi?

Perché, è evidente, che se il Signore ci ha lasciato il Suo Vangelo, è perché vuole che noi siamo raggiunti dalla Sua parola.

Quale sarà la parola che tu questa sera ti porterai a casa?

Quale sarà la parola che sarà per te una fonte di consolazione e di guarigione?

Potrebbe essere questa: Gesù fissa lo sguardo su Simone, e poi gli cambia nome.

E qualcuno tra noi potrebbe dire: eh, va beh, ma lui era Simone, quello che poi noi chiamiamo Pietro, il Signore gli ha cambiato il nome ….

2) Il nome Simone, nella lingua di Gesù, significava: fragile canna

Però, forse, non devi dimenticare, probabilmente già lo sai, probabilmente non lo sai ancora, che il nome Simone, nella lingua di Gesù, aveva un significato, e significava: fragile canna.

Ora forse abbiamo esperienza, riuscite ad immaginare quando una canna diventa fragile?

Quando è verde, quando è ancora ben piantata con le sue radici? No.

Subito dopo che è stata tagliata la canna rimane ancora verde e flessibile, per un po' di tempo, finche riesce a mantenere dentro di sé l'umidità giusta.

Riuscite ad immaginare la scena? Poi, qualcuno di voi ha avuto un orto e sa bene che le canne servono anche a sostenere gli ortaggi rampicanti.

Solo che, quando tu metti la canna giovane nel terreno, per qualche tempo è flessibile, poi arriva il sole cocente, e poiché questa canna è stata recisa, non riceve più nutrimento e diventa secca, cioè arida.

3) Questa canna rappresenta molte persone, forse anche qualcuno tra di noi

Questa canna rappresenta molte persone, forse anche qualcuno tra di noi; persone che debbono affrontare tante difficoltà nella vita e queste difficoltà possono essere simili a quel sole estivo, rovente, soffocante, capace di seccare e inaridire tutto.

Così ci è facile immaginare come quella canna, cresciuta in una palude, ricca di acqua, flessibile, che si piegava ad ogni soffio di vento senza spezzarsi mai; ora divenuta arida e secca diventa molto fragile.

Fragile vuol dire che non riesce più a piegarsi, non è più flessibile, è diventata rigida, basta una contrarietà un pochino più grande delle altre, e cosa succede a quella fragile canna? Si spezza.

Allora può succedere così anche alla vita di qualche persona.

4) All'inizio del cammino spirituale sembra che tutto vada bene

All'inizio del cammino spirituale sembra che tutto vada bene.

In fondo spiritualmente sei stato nutrito abbastanza, per qualcuno si tratta, pensate, ancora al tempo del catechismo infantile; in quegli anni hai ricevuto tanti insegnamenti di Gesù.

In quegli anni le avversità della vita ancora non ti avevano reso diffidente, e quindi quanto ti veniva detto, tu lo accoglievi con tanta semplicità.

Poi è passato il tempo, e passando il tempo le persone hanno manifestato il loro vero volto, coloro che dovevano approfittare di te l'hanno fatto, coloro che ti volevano ingannare ti hanno ingannato; sta di fatto che le ferite della vita hanno lasciato dentro di te una sorta di amarezza, che è molto simile all'aridità di quella povera canna.

5) Le persone rigide, inflessibili e aride non possono permettersi di lasciare che il cuore si apra

Sei diventato una persona rigida, inflessibile, però anche molto arida.

Le persone rigide, inflessibili non possono permettersi di lasciare che il cuore si apra; perché se il cuore si apre allora potresti soffrire molto.

E tutto questo accade perché tu non sei vivo, sei praticamente un cadavere, un cadavere che cammina.

Certo la canna che viene usata negli orti per sostenere le pianticelle rampicanti, continua ad avere la forma della canna, però è un essere morto, come uno scheletro.

E così accade nella vita spirituale di tanti cristiani, i quali si lasciano inaridire dalle situazioni tristi della vita, e non ricevono più quell'acqua viva; perché si sono tagliati le radici ai piedi.

Come si fa a tagliarsi le radici ai piedi? Si da più importanza alle cose del mondo che non alle cose di Dio.

6) Anche questo mese affrontiamo, uno dei 7 vizi capitali: l'avarizia.

Anche questo mese affrontiamo, brevemente, uno dei 7 vizi capitali, che è quello dell'avarizia.

L'avarizia non va confusa con altri modi di affrontare tutta l'economia che fa parte della vita di una persona, che possono essere la capacità del risparmio, la parsimonia; ma va intesa come un'esagerazione dell'attaccamento ai beni di questo mondo.

È un vizio, sapete perché è un vizio?

Per questa semplice ragione: che questo attaccamento viene considerata la cosa più importante della vita di una persona.

In sostanza, la persona non ha più abbastanza fiducia per mettere la propria vita nelle mani di Dio.

Si mettono le cose, e specialmente il possedere molta quantità di denaro, prima della fiducia in Dio.

Ora noi sappiamo, almeno a livello teorico, che Dio è Provvidenza.

Che cos'è Dio? Provvidenza.

7) Cosa vorrà dire provvidenza? Dio provvede

Cosa vorrà dire provvidenza? Dio provvede.

Provvedere che cosa vuol dire? Vuol dire vedere-pro. Pro vuol dire a favore di.

Se Dio è la mia provvidenza vuol dire che Dio guarda la tua vita e la favorisce.

Vede a favore tuo. E quindi, ciò di cui tu hai bisogno, Dio te lo prepara.

Però tutto questo non accade se tu stai tentando Dio; accade, e lo puoi sperimentare anche oggi, se tu veramente ti fidi di Dio.

Tentare Dio vuol dire: mettiamolo alla prova.

Fidarsi di Dio invece, non è essere diffidenti di Dio e quindi metterlo alla prova; fidarsi di Dio vuol dire che lo conosciamo e sappiamo che Lui ci vuole talmente bene che tutto quanto è necessario per la nostra vita spirituale, per la nostra vita mentale e per la nostra vita fisica, Lui pensa a noi.

È una cosa che ci siamo inventati? No, perché Gesù, proprio Gesù, ha detto: "Non temete, tutti i capelli del vostro capo sono contati.

Dio pensa ai passeri dei cieli. Dio veste i gigli dei campi.

Neppure Salomone vestiva con tanta sontuosità come la sontuosità che Dio ha pensato per i gigli dei campi, che al mattino ci sono e alla sera possono già essere morti."

Il nostro Dio non è il Dio pragmatico che ci aiuta solo per le cose utili.

Il nostro Dio è il Dio della bellezza e quindi prepara per noi anche tutto ciò che parla della bellezza, per questo veste i gigli dei campi con una sontuosità che Salomone se la sognava.

8) Il Padre vostro, che è nei Cieli, darà lo Spirito a tutti coloro che glielo chiedono

E Gesù continua il discorso dicendo: "Voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei Cieli, darà lo Spirito a tutti coloro che glielo chiedono."

Qualcuno dice: "Sì Don Mauro, lo Spirito, ma noi abbiamo bisogno anche di altro."

Ma scusami tanto: se Dio ti da il di più, perché non dovrebbe darti anche di meno?

C'è qualcosa di più grande dello Spirito Santo? Se tu glielo chiedi, Dio Padre ti da lo Spirito Santo.

Lo so bene che per molte persone lo Spirito Santo è un perfetto sconosciuto; sì, si sa che esiste.

È rimasta famosa, in una parrocchia qui di Torino, alla visita dell'Arcivescovo che alle Cresime, chiede ai bambini: "Allora quante sono le persone della Santissima Trinità?"

"Sono quattro" - "Quattro? Quali sono" - "Il Padre, il Figlio, lo Spirito e il Santo".

Quindi non c'è molto da stupirsi che tante persone, e quei bambini divenuti adulti, siano rimasti in una tale nebbia.

Lo Spirito Santo è Dio, come Dio Padre e come Dio Figlio, quello che noi chiamiamo Gesù.

Lo Spirito Santo è onnipotente, può ogni cosa; lo Spirito Santo sa tutto, lo Spirito Santo è Signore e da la vita; lo Spirito Santo è quello che Gesù ci ha mandato quando Lui è salito al Cielo; lo Spirito Santo abita dentro di te; lo Spirito Santo illumina la tua coscienza, ti fa capire che cosa è gradito a Dio e che cosa non è gradito a Dio, se tu lo ascolti.

9) Lo Spirito Santo ti guarisce

Lo Spirito Santo ti guarisce, ti guarisce lo spirito ma ti guarisce anche la mente e ti guarisce anche il corpo, perché Lui è Dio e lo può fare.

Sai che cosa gli impedisce di farlo? Il fatto che tu non glielo chieda e che tu non ti intrattenga con Lui.

L'avarizia è un vizio che fa mettere Dio fuori della porta della tua vita.

"Sulle cose del mondo mi gestisco io", è la medesima stupidaggine di alcune persone che in chiesa si comportano in un modo, quando escono dalla porta della chiesa, sono totalmente un altro; sono i famosi camaleonti.

Chi sono i camaleonti? Sono quelli che si mimetizzano, in chiesa sono tutti "uh, qui, là, su e giù", quando sono fuori volgari, doppi sensi, parolacce, bisogna ridere di quello che dice il Papa, quel che dice la Chiesa "per carità, roba vecchia", in ufficio sono i primi che stanno zitti se sentono qualcuno che parla male della Chiesa, e si dimenticano che essendo battezzati loro sono Chiesa.

Allora i camaleonti sono quelli che mettono Dio fuori della loro vita perché prima hanno gli interessi umani; certo che portano anche al denaro, ma capite l'avarizia non si riferisce solo ai beni terreni.

10) La gravità dell'avarizia sta nel fatto che il posto di Dio lo prendono le cose.

La gravità dell'avarizia sta nel fatto che il posto di Dio lo prendono le cose.

Ora queste persone, forse non se ne accorgono, ma perché cercano tante cose, tanto denaro ecc… perché sono avari?

Per essere più generosi? Risparmiano per potere dare di più?

No, sono avari e non si accorgono del perché.

Sono avari perché, dentro di sé, hanno una sete di stabilità, di tranquillità e di sicurezza; ma poiché, dentro di loro, non credono che Dio è Provvidenza, allora cercano la sicurezza nelle cose, e specialmente nel denaro.

Ecco perché è un vizio capitale.

Cosa vuol dire capitale? Vuol dire che ti taglia dalla testa: la testa è Gesù Cristo, il corpo è tutto il resto della Chiesa, vizio capitale: tu sei staccato dal capo della Chiesa che è Gesù Cristo.

E se sei staccato dal capo della Chiesa che è Gesù Cristo, tu non sei in comunione con Lui.

Se una persona muore in questo stato di avarizia, vuol dire che è staccato da Dio; se non si pente in tempo, rischia di non andare in Paradiso.

11) I vizi capitali sono più diffusi di quello che si pensa

Guardate bene fratelli e sorelle, guardate che i vizi capitali sono più diffusi di quello che si pensa.

È vero che c'è anche tanta ignoranza, ma sono molto pericolosi, perché sono un veleno mortale per l'anima.

Allora bisogna essere in grado di riconoscere che cos'è avarizia distinguendola da cos'è parsimonia, da quello che è prudenza, da quello che è capacità di risparmio.

L'avaro tiene tutto per sé; il parsimonioso è invece colui che si sa amministrare bene, ma non tiene tutto per sé, è capace, anche, di aiutare chi è nel bisogno.

Il prudente, quello che si sa amministrare, è colui che sa fare i propri conti e sa dire: bene, non bisogna scialacquare, perché tutto è provvidenza, anche un lavoro ben retribuito; se tu hai studiato ecc. e ti puoi permettere un lavoro che ti permette di avere grande disponibilità, è o non è un dono di Dio?

Potevi nascere idrocefalo e invece sei normale; potevi nascere, che ne so, in Burkina Faso, invece sei qui dove non c'è la guerra civile e dove hai potuto studiare ecc… e dove hai potuto avere un lavoro che ti permette una vita dignitosa, e che merito ne hai tu?

Non è dono di Dio anche questo?

Teniamo presente queste che sono delle provocazioni, non sono delle colpevolizzazioni, sono dei motivi per fermarsi a riflettere sul nostro cammino spirituale, perché se noi non ci soffermiamo mai a riflettere, andiamo avanti così alla carlona, non ci rendiamo conto se andiamo secondo gli insegnamenti di Gesù; siete d'accordo con me?

E allora tenendo queste riflessioni per voi, non solo in questa serata ma anche nei giorni prossimi, ripensateci a queste cose.

12) Perché la figura di Pietro è importante, da Simone a Cefa, ossia Pietro?

Perché la figura di Pietro è importante, da Simone a Cefa, ossia Pietro?

Perché ci fa vedere che c'è un intervento diretto da parte di Dio che cambia la natura di Pietro.

Seconda la natura Pietro era debole, fragile, la sua situazione l'aveva portato ad essere così; però Pietro, quando ha visto Gesù che ha moltiplicato i pesci, aveva pescato tutta la notte e aveva preso niente, ve ne ricordate?

Allora Gesù disse: "Vai un po' al largo e gettate la rete dalla parte destra".

Perché la destra era più simpatica della sinistra? No, dire destra, nella mentalità ebraica, voleva dire nel modo giusto, cioè: "come ti dico io."

Allora Pietro, ubbidendo a quello che diceva Dio, ha fatto quello che diceva Dio; e la pesca fu talmente abbondante che le due barche quasi affondavano, e avevano raccolto 153 grossi pesci; addirittura il numero il Vangelo di Luca ci racconta.

Pietro, vede questo, si mette alle ginocchia di Gesù e gli dice: "Allontanati da me che sono un peccatore."

Quindi Pietro riconosce chi è Lui.

Se non c'è questo riconoscimento, e noi diciamo: "a ma tanto tutti fanno così, a ma adesso non si costuma più fare come una volta, adesso la mentalità è cambiata" certo, la mentalità può essere cambiata, ma a me non risulta che qualcuno abbia cambiato il Vangelo.

A voi risulta? A nessun Papa, Dio ha dato il potere delle forbici; ai Papi, Dio ha dato il potere delle chiavi, non delle forbici, ossia nessun Papa ha il potere di tagliare dal Vangelo le frasi che non ci fanno piacere, perché il Vangelo non muta.

Cambiano le mentalità ma non il Vangelo.

13) Bene io, oggi, intervengo nella tua vita e ti rendo solido come una roccia, perché io ho bisogno di te

Ora, Dio interviene direttamente nella vita di Pietro e gli dice: "Tu sei fragile come una canna?

Bene io, oggi, intervengo nella tua vita e ti rendo solido come una roccia, perché io ho bisogno di te."

Carissimi, quello che Gesù ha fatto per Pietro, c'è un motivo perché non lo faccia anche con te?

C'è qualche motivo perché con te non lo faccia? Se lo ha fatto per Pietro lo può fare per te?

Tutto dipende se tu lo vuoi.

Io non posso scegliere al posto tuo, e neppure Gesù sceglie al posto tuo, però ti fa vedere Pietro.

Pietro ha riconosciuto le sue debolezze e il suo peccato, e glielo ha detto: io sono peccatore; allora Gesù ha detto: "Non temere, oggi ti faccio pescatore di uomini, non ti chiamerai più debole canna, ma io ti faccio essere solida roccia.

Da questo momento non ti chiami più Simone figlio di Giovanni, invece ti chiami roccia, perché su questa roccia io edificherò la mia Chiesa."

Tieniti forte perché anche di te Dio vuole fare una solida roccia, anche se tu ti senti inadatto, ti senti inesperto, ti senti o troppo giovane o troppo anziano, o pieno di acciacchi oppure non interessato, ricordati: Gesù ha bisogno di te, e Gesù ha scelto te, e per questo motivo Gesù guarisce te, perché se ha reso solida come una roccia una fragile canna come quella di Simone, anche con te Dio può fare tutto ciò di cui hai bisogno perché Dio è la tua Provvidenza.

14) Ringrazia Dio per tutto ciò che Lui ti concede; ogni cosa è una benedizione

Non ti fidare dunque delle cose del mondo, non attaccare il tuo cuore alle cose del mondo, ma ringrazia Dio per tutto ciò che Lui ti concede; ogni cosa, anche il benessere, non è una maledizione di Dio, è una benedizione, è Dio che te l'ha concesso, perché tu possa più facilmente aiutare i tuoi fratelli.

E più tu li aiuterai e più riceverai benedizioni; benedizioni spirituali, benedizioni mentali, benedizioni fisiche, benedizioni della tua famiglia, del tuo lavoro, del tuo passato, del tuo presente e del tuo avvenire, ma ricordati: tutto dipende se tu ti fidi di Dio, se tu ci credi, non se tu pensi che siano delle belle favolette.

Tutto quello che ti ho detto è contenuto nel Vangelo, ora sei tu che devi dare una risposta, ma non a me che non sono nessuno, la tua risposta la devi dare solo a Gesù Cristo che si pone dinanzi a te, e che ti interpella.

15) "Io ti dico che tu non sei più una fragile canna, ma faccio di te una solida roccia perché ho bisogno di te"

Chi sei tu? E quando tu avrai capito chi sei veramente, il Signore ti potrà dire: "Io ti dico che tu non sei più una fragile canna, ma faccio di te una solida roccia perché ho bisogno di te, in questo tempo, nel luogo dove tu vivi, per tutte le persone che tu conosci; e io ti dimostrerò che sono con te perché ti ricolmerò di ogni tipo di benedizione".

Sia lodato Gesù Cristo.