La comunione con il corpo mistico

12-1-2008

Don Mauro Agreste

Indice

1. La comunicazione tra noi e quelli che sono nell'altra vita
2. La comunione con il corpo mistico
3. Se vogliamo pregare per i nostri defunti non ci rivolgiamo all'angelo custode
4. Una forma di filiazione divina
5. La nostra relazione con i genitori, con i nostri fratelli e con Dio
6. La preghiera di intercessione è rivolta a Dio
7. Le preghiere passano tutte dal cuore di Dio
8. Dio si occupa di tutti i suoi figli. E quelli che sono all'inferno?
9. Pregare bene per vivere bene gli ultimi istanti della propria vita
10. Il potere della chiesa è quello di dichiarare chi è in paradiso
11. La tesi calvinista della predestinazione
12. Se ti metti nelle mani di Dio non c'è niente di impossibile
13. Con l'offerta non è che si compra la messa dei defunti
14. Le messe gregoriane
15. Le messe perpetue

1) La comunicazione tra noi e quelli che sono nell'altra vita

Allora la domanda se ho capito bene è: come si può conciliare il fatto che ci sia comunione dei santi e che non ci sia una comunicazione diretta tra noi e quelli che sono nell'altra vita?

È così? Si, non che ci sia una comunicazione diretta, che loro ci vedano, che vedano la nostra Chiesa, che vedano la nostra umanità di preghiera, di vigilanza.

Allora vedremo di affrontare questo discorso.

Quali preghiere ufficiali si dicono a favore dei defunti? L'eterno riposo, i salmi de profundis ecc.

Nell'eterno riposo non è che ci si rivolga ai morti!

La comunione dei santi, se realizzata, come si realizza?

Essendo un solo corpo in Gesù Cristo, il quale è il capo del corpo che è la Chiesa.

Ora noi anche siamo tutti degli organismi, siamo dei corpi; se tu mi devi dire qualche cosa non me la dici mica nella mano?

La dici all'orecchio che è attaccato al capo, l'orecchio porta tutto al cervello e il cervello dice: mano, mi raccomando suona in questo modo.

Poi se io sono dentro alla macchina e apro il finestrino e la mia mano va fuori per pulire il vetro, io sono al caldo, ma la mia mano è al freddo, ma è sempre la mia mano; questo vuol dire che se il Corpo di Cristo è nel Paradiso e c'è la mano che è al freddo potrebbe essere in Purgatorio.

La mano non sente il caldo, ma lo riceve dal resto del corpo.

2) La comunione con il corpo mistico

Allora il corpo mistico della comunione dei santi è una comunione che bisogna un po' uscire dal nostro modo di vedere le cose che è molto frammentario.

La comunione con il Corpo Mistico è la comunione con il capo, da cui deriva la comunione con il resto del corpo; perché se è una comunione con il corpo potrebbe essere anche una comunione adulterina.

Quante sono le persone che fanno comunione di corpi, ma non sono nell'unità con Gesù Cristo?

E quindi vivono delle situazioni adulterine.

Sono esempi un po' forti, ma ci fanno capire la situazione.

Voler avere una comunicazione diretta tra noi e i morti significa nello stesso modo che avere una comunicazione tra due persone che non sono sposate e quindi hanno una relazione adulterina.

La comunione con coloro che sono nell'altra vita non può che passare per il Corpo di Cristo che è la Chiesa e il capo del Corpo di Cristo che è la Chiesa è Gesù Cristo, tanto è vero che il beneficio per le anime che sono in Purgatorio passa solo attraverso Gesù Cristo e il suo vicario sulla terra.

Il vicario di Gesù Cristo sulla terra è il Papa e infatti è il Papa che decide quando con il potere delle chiavi, aprire il tesoro della misericordia di Dio e distribuire le ricchezze spirituali che si chiamano indulgenze.

3) Se vogliamo pregare per i nostri defunti non ci rivolgiamo all'angelo custode

L'indulgenza per i nostri cari defunti non la decido io, la decide il vicario di Cristo sulla terra, ma lo decide perché egli è il vicario di Cristo, quindi è Gesù Cristo che ha dato a lui questo potere.

Tutto passa attraverso Gesù Cristo, nel cuore di Gesù Cristo; quando tu mi devi chiedere una cosa non parli al mio ginocchio, parli alla mia testa, perché è qui che io ricevo.

Quando tu vuoi che un'anima riceva, come possiamo dire, le preghiere di intercessione perché esca presto dal Purgatorio e vada in Paradiso, tu non lo dici mica all'angelo custode: angelo custode vai a liberare quest'anima dal purgatorio, perché ti risponderebbe: io non ho questo potere, devi chiedere questa cosa colà dove si vuole e ogni cosa si può.

Lo Spirito Santo ispira te quello che il Signore ha insegnato e che tu magari non conosci, ma l'angelo ti ricorda quello che già ti è stato detto, perché l'angelo non entra dentro il tuo Spirito, ma entra nella tua mente e ti suggerisce le cose.

Solo lo Spirito Santo entra nel tuo Spirito e illumina il tuo Spirito comunicandoti quelle cose che tu magari non sai.

Infatti Dio ci guida nella coscienza; in caso di cose che non sappiamo di colpo abbiamo un'illuminazione, dobbiamo fare così, non sappiamo perché dobbiamo fare così, poi dopo andiamo dal direttore spirituale: in quell'occasione non sapevo come fare, ho capito che dovevo fare così, ho fatto bene o ho fatto male?

L'illuminazione dell'angelo è quando lui ti ricorda ciò che Gesù ha insegnato, ti ricorda l'esempio dei santi, ti ricorda che tu hai una forza spirituale, ecc. ti ricorda cose che tu sai.

Allora i nostri cari defunti se sono in purgatorio, sono in uno stato di comunione con Gesù Cristo che dipende in tutto da Lui, come il bambino nel grembo della mamma è in comunione con la mamma pur essendo egli un'altra persona, ma dipende in tutto da lei persino nelle cose spirituali.

Per cui se il bambino muore prima di essere battezzato sicuramente, poiché non si può fare in maniera diversa, il bambino usufruisce del Battesimo della madre.

E se la madre non è battezzata? Bene, lo Spirito Santo agisce in un modo diverso.

4) Una forma di filiazione divina

Ricordatevi che Gesù Cristo al Giordano si è immerso nella natura umana e ha ricevuto lo Spirito Santo su di sé e subito dopo Dio Padre dice: tu sei mio figlio.

Questo secondo alcuni pensatori potrebbe anche indicare una forma di filiazione divina che comprende tutti gli uomini anche quelli che non per colpa loro non hanno potuto conoscere che Gesù Cristo esiste ed è il Salvatore, quindi gli uomini primitivi fino alla fine dei tempi, quelli che non per colpa loro non hanno potuto conoscere Gesù Cristo.

Quindi quelli che sono nel Purgatorio in questo modo, quelli che sono in Paradiso sono in una totale comunione con Dio, Dio è tutto in tutti.

Non dice il mondo è tutto in loro, Dio è tutto in tutti, Dio si occupa di tutti i suoi figli, quelli che sono in Paradiso e quelli che sono in Purgatorio e si occupa anche di tutti quelli che sono sulla terra.

Pero quelli che sono sulla terra dovrebbero avere una relazione primaria con Lui, perché Lui è il loro Padre; dato che Lui è il Padre noi siamo suoi figli e dunque siamo fratelli, ma prima c'è la relazione con il Padre prima che con i fratelli, tant'è vero che anche nella natura c'è il primogenito poi possono esserci fratelli e sorelle, ma la relazione tra fratelli e sorelle viene dopo alla relazione che c'è con i genitori.

5) La nostra relazione con i genitori, con i nostri fratelli e con Dio

Così l'intimità con Dio è lo sviluppo che dovrebbe esserci nella nostra relazione con Dio.

Secondo la natura prima uno ha una relazione affettiva con i propri genitori, solo dopo avrà una relazione con i fratelli e con le sorelle; la relazione con i fratelli e le sorelle dipende dai genitori non dipende da te.

Quindi prioritaria è la tua relazione affettiva con i genitori, come postulato, cioè come conseguenza c'è la relazione con i fratelli e con le tue sorelle.

La stessa cosa nell'ambito della vita eterna, la prima relazione affettiva e affettuosa deve essere con Dio, la relazione con gli altri che sono in Dio tuoi fratelli e tue sorelle, è una conseguenza di questa relazione con Dio.

Non può venire prima la relazione con i fratelli prima di quella con Dio e d'altronde se questo avviene, cioè se c'è una relazione prima con i fratelli e le sorelle prima che con Dio, potrebbe essere anche una relazione conflittuale, perché gli uomini non sono perfetti nel loro modo di amare; se non sono perfetti questo significa che amare il tuo fratello, la tua sorella può essere anche molto faticoso e consiste nella capacità di perdonare.

Ora dato che perdonare è una qualità che supera le forze umane, tu non puoi perdonare se prima non hai ricevuto la forza da Dio.

Coloro che sono in Paradiso godono di Dio in una maniera totale e piena e Dio ama tutti i suoi figli, Dio è tutto in tutti dice Gesù Cristo, non dice che tutto ciò che proviene da Dio è in loro, dice che Dio è tutto in tutti, se no cadiamo nel panteismo dove tutto quello che esiste è Dio, no noi non siamo panteisti, giusto?

Allora succede questo che nell'infinita misericordia di Dio coloro che sono in Paradiso che godono della visione di Dio, godono la pienezza di questa felicità di Dio e tutto ciò che serve alla pienezza di questa gioia viene comunicato da Dio a loro.

Tutto ciò che lede la felicità non viene comunicato da Dio se non in base a un suo piano chiaro che dipende solo da Lui, non dipende da noi.

6) La preghiera di intercessione è rivolta a Dio

L'intercessione dei santi significa, per un meccanismo particolare, rivolgersi a Dio perché ascoltino la preghiera di quel santo a cui ci rivolgiamo che ci aiuta nel presentare a Lui le nostre necessità.

La nostra preghiera anche quando preghiamo un santo, anche se noi diciamo santa Teresa prega per me, santi di Dio pregate per noi, ecc. come mai tutto questo funziona? Perché prima passa da Dio.

Provate a ricordare i momenti più solenni della liturgia della Chiesa, per esempio la notte di Pasqua che è lo stereotipo della preghiera della Chiesa, ci sono le litanie dei santi, vero? E iniziano prima col rivolgersi a Dio poi ai santi.

Quindi le litanie dei santi vengono dopo che si è implorata la presenza di Dio, dunque è Dio che ascolta, sono gli angeli che portano, come scritto nell'Apocalisse di fronte al trono dell'Altissimo, le coppe fragranti della preghiera degli uomini che sono stati resi santi dalla salvezza di Gesù Cristo.

Le preghiere dei santi sono le preghiere degli uomini santificati dalla redenzione di Gesù Cristo, e dove vengono portate queste coppe? Al trono di Dio.

Dio lascia spandere questo profumo in tutto il Paradiso, così i santi del Paradiso sentendo questo profumo intercedono a nostro favore con la potenza dello Spirito.

Quelli che sono nel Purgatorio vivono uno stato di dipendenza da Dio e dai loro fratelli, per cui ricevono la medicina spirituale che è la misericordia di Dio, perché noi non diciamo all'anima del Purgatorio: salvati, prendi la luce perpetua, ma diciamo: Signore dona la luce perpetua a queste anime.

Queste ricevono la misericordia di Dio e dicono: Signore restituisci tutto il bene che ho ricevuto adesso a quell'anima che ha pregato per me per questa necessità.

Allora gli altri figli di Dio vanno da quell'anima e gli dicono: quell'anima che ha pregato per te ha bisogno di questo, questo e quest'altro, allora dato che tu non puoi pregare per te stessa, ma puoi pregare per quell'anima, la tua preghiera sia rivolta a Dio per quell'anima.

7) Le preghiere passano tutte dal cuore di Dio

Io lo trovo molto rassicurante, perché le preghiere sbagliate non raggiungono le persone, passano tutte dal cuore di Dio; Dio non permette che i suoi figli che sono in Purgatorio o che sono in paradiso assistono al fallimento delle persone, questo se sarà necessario avverrà nel giudizio particolare e in quello universale, tenendo presente però una cosa che quando un peccato è stato confessato bene e veramente, esso non esiste più e se non esiste più non può neanche essere più rivelato nel giudizio né personale né universale.

Io trovo questa visione grandiosa, spaventosamente grandiosa.

8) Dio si occupa di tutti i suoi figli. E quelli che sono all'inferno?

Domanda di Alfredo: hai detto che Dio si occupa di tutti i suoi figli. E quelli che sono all'inferno?

Quelli hanno già fatto la loro scelta e nell'aldilà le decisioni ormai sono stabili, non è che Dio deve provvedere a loro; cosa deve provvedere il fuoco dell'inferno?

Sono loro che hanno provveduto a se stessi.

Sono insalvabili, perché nell'eternità c'è solo un eterno presente, non c'è un prima e un dopo, quindi non è che possono dire: adesso fra cinque minuti chiederò perdono al Signore, perché non ci sono questi 5 minuti dopo.

Hanno rinnegato Dio con una grande disperazione e con un grande terrore e c'è un concilio che dice che è inutile pregare per le anime che sono all'inferno.

Il Signore offre a tutti la grazia di pentirsi all'ultimo momento, ma il problema è che se una persona nella sua vita si è abituata ad ascoltare sempre e solo i suggerimenti del nemico di Dio, nell'ultimo istante della sua vita avrà la capacità di rifiutare i suggerimenti del nemico e accettare i suggerimenti di Dio?

È vero che nessuno può essere tentato al di sopra delle sue forze, però è anche vero che uno si è abituato ad ascoltare una voce piuttosto che un'altra.

Allora, se tu ti sei abituato ad ascoltare la voce del mentitore che ti dice le menzogne, certo tu nell'ultimo momento hai la grazia di Dio sufficientemente grande per capire che quello è una menzogna e convertirti, però la decisione dipende da te, non dipende più da Dio, Dio ti dà questa grazia che non è un obbligo è una possibilità.

9) Pregare bene per vivere bene gli ultimi istanti della propria vita

Pregare bene per vivere bene gli ultimi istanti della propria vita per prendere una decisione definitiva.

Altro punto: la preghiera che noi facciamo anche negli anni successivi alla morte di una persona Dio la può utilizzare nell'istante stesso in cui quella persona morì, perché Dio è l'eterno, quindi si sposta sulla linea del tempo senza fatica.

Facciamo un esempio. una persona non tanto buona muore, i suoi parenti non erano niente di buono, poi dopo 5, 10, 20 anni qualcuno di quella famiglia si converte, diventa un vero credente e capisce tutti gli errori della sua famiglia.

Da quel momento quella persona cambia, prega fa dire le messe ecc. ecc., però intanto gran parte della sua famiglia è morta in questa situazione.

Intanto tu non hai avuto una rivelazione divina che ti dicesse che sono tutte all'inferno, però tu sai che la loro vita fu una vita totalmente sbagliata: aborti, adulteri, ingiustizie, violenze, uccisioni, camorra, mafia, droga ecc.

Tu ti sei convertito, capisci che tutti i tuoi parenti a cui tu volevi bene nonostante che non fossero buoni, potrebbero essersi perduti e tu preghi, preghi.

La tua preghiera è inutile? Non lo sappiamo, perché lì interviene solo la grazia, però sappiamo che la nostra preghiera diventa efficace nel momento in cui ce n'è bisogno.

Dio che conosce tutto sapeva che tu avresti pregato per quelle situazioni e offre il potere di questa preghiera a disposizione di quelle persone nel momento in cui morirono.

Dio sa se ci sarà una persona che fra 30 anni prega per te, però tu ne hai bisogno adesso di quella preghiera e Dio la rende presente adesso, perché Lui è l'eterno.

Quello che succede fra 3000 anni per Dio è presente, adesso.

C'è la preghiera della Chiesa che accomuna tutti i cristiani.

10) Il potere della chiesa è quello di dichiarare chi è in paradiso

Succedeva nella storia che si facevano dire delle messe per le anime che sono all'inferno per la loro conversione e allora il concilio dell'epoca aveva dichiarato che celebrare le messe per la conversione dei diavoli e per la conversione dei dannati è una cosa che non si fa, perché inutile.

Ad una riflessione-contestazione di Giuseppe che dice di non poter pregare allora per quelli che lui pensa possano essere andati all'inferno don Mauro risponde che non è così.

Il potere delle chiavi è duplice, uno per il regno dei cieli, uno per il regno della terra.

Non c'è la chiave dell'inferno.

Allora quel Concilio disse così: non si celebrano messe, non si fanno preghiere per quelli che sono all'inferno.

Come facciamo a sapere quelli che sono all'inferno? Noi non lo sappiamo, ma lo sa Dio.

Se uno mi chiede di fare una messa per la conversione di Satana io dico che non è possibile.

Un altro mi chiede una messa per tutte le anime che sono all'inferno. Non lo posso fare.

E neanche mi si può chiedere una messa per Giovanni che è andato all'inferno.

E chi te l'ha detto che Giovanni è andato all'inferno? Come fai a saperlo tu?

Tant'è vero che il potere della Chiesa non è quello di dichiarare chi è all'inferno, ma è quello di dichiarare chi è in Paradiso.

Il Santo Padre dichiara: questa persona per la sua vita è sicuramente in Paradiso, quindi venerabile, beato, santo, dottore della Chiesa.

Ma non potrà mai dire questa persona per la sua vita è all'inferno, perché lì interviene la grazia di Dio.

Non lo dice neanche a riguardo di Giuda.

Di Giuda si dice nel Vangelo che Gesù disse: sarebbe meglio che non sarebbe mai nato, ma non dice che è andato all'inferno!

Per cui ci sono posizioni opposte divergenti su questo punto e la prudenza insegna di non dire mai questa persona è andata all'inferno, neanche durante gli esorcismi, quando il diavolo parla per mezzo dell'indemoniato e dice: questo qui è con me!

Non puoi crederci, perché il diavolo è maestro della menzogna, può anche darsi che non sia vero.

Che però l'inferno sia vuoto, questa è una falsità, perché nella Scrittura c'è scritto: per il diavolo e per tutti i suoi servitori, là sarà pianto e stridore di denti.

Quindi il Vangelo non dice che l'inferno è vuoto, dice che intanto ci sono i diavoli e tutti i suoi servitori e che ci vanno tutti quelli che invece di servire Dio hanno servito se stessi.

11) La tesi calvinista della predestinazione

Domanda di Annamaria: a proposito di Giuda, visto che lui serviva per il piano di Dio e quindi lui doveva esserci per forza per realizzare il piano di Dio, il fatto che lui sia stato uno strumento utile potrebbe anche essere che visto che per forza doveva fare quello che ha fatto, che magari all'ultimo minuto ha capito che il suo peccato era stato quello … viene interrotta da don Mauro: questa è una tesi Calvinista della predestinazione: se non ci fosse stato Giuda ci doveva essere qualcun altro che prendeva il posto di Giuda perché Gesù fosse crocifisso, qualcuno che doveva fare il traditore ci doveva essere.

Probabilmente Giuda si sarà anche reso conto del male orrendo che aveva fatto, ma qui né la Scrittura, né nessun altro può dirci veramente che cosa è accaduto nel suo animo.

Ve l'ho detto già in altre occasioni, il suicidio è un peccato mortale? Si.

Chi si suicida va sicuramente all'inferno? Come facciamo a saperlo? Forse si forse no.

Perché all'ultimo istante Dio si infila in quella frazione di secondo e quella frazione di secondo diventa grande quanto Dio, cioè un'eternità; in quell'eternità che ai nostri occhi dura una frazione di secondo, quella persona può avere il tempo di convertirsi, di pentirsi? Si.

Allora noi che abbiamo visto buttarsi giù dalla finestra una persona possiamo dire cosa sia successo lì? No.

Sappiamo che stato fatto un atto mortale che va direttamente contro la legge di Dio, ma tu puoi sapere che cosa ha pensato quella persona?

Come facciamo a sapere che cosa è successo a Giuda nel momento in cui si uccideva?

Il suicidio era peccato anche allora. C'è il problema della disperazione e vi rendete conto che questo è un discorso quasi bizantino, che vuol dire parlare dell'ombelico di Adamo o il sesso degli angeli; discorsi che non hanno senso: Adamo aveva o no l'ombelico?

Se è stato creato da Dio no, se è stato formato da una madre si.

E gli angeli sono femmina o sono maschi? Sono angeli!

I bizantinismi sono questi.

12) Se ti metti nelle mani di Dio non c'è niente di impossibile

Quando tu preghi e ti rivolgi a Dio Padre anche se non vedi niente che succede intorno a te, tu stai entrando nel mistero dell'eternità.

Allora in questo mistero dell'eternità tutto è possibile, che tu stia pregando per la salvezza di una persona del 1200, il Signore sapeva che tu un giorno avresti pregato per la salvezza di qualcuno del 1200, ecc.

Se Dio è l'eterno, siamo limitati da qualche cosa quando ci rivolgiamo a Lui?

( Ger 32,27 ): "Ecco, io sono il Signore Dio di ogni essere vivente; qualcosa è forse impossibile per me?

Se tu credi questo allora che cosa è difficile?

Se tu ti metti nelle mani di Dio, non c'è niente di impossibile; è se tu ti metti nelle mani degli uomini che tutto è impossibile, è probabile, ma impossibile.

Gli uomini non possono superare le barriere del tempo e dello spazio, Dio si.

Per Dio tutto l'universo è come questo tavolo, lo vede tutto, ce l'ha tutto sott'occhio, perché Dio è più grande di questo tavolo, vede tutto quello che c'è prima e dopo l'universo, prima e dopo il tempo, prima del tempo c'è Lui dopo il tempo c'è ancora Lui.

Dio è come questa chiave che io ho in tasca, l'universo è così, Lui ce l'ha tutto nella sua mano, perché tutto il resto è Dio, tutto il resto è Lui; l'universo con la sua infinità, con il suo tempo, nel suo dispiegarsi, nel suo divenire; per Dio è l'universo è come questa chiave e tutto il resto sono Io, quindi se tutto il resto sono Io, ho il potere si o no?

Quindi abbiate fiducia, quando pregate anche per quelli che sono nell'aldilà, abbiate fiducia.

Quando pregate o fate dire messe per i vostri defunti, anche se erano molto cattivi, dite: Signore le preghiere che faccio oggi rendile efficaci nel momento in cui quella persona è morta, così questa ha una possibilità in più per convertirsi.

13) Con l'offerta non è che si compra la messa dei defunti

Quando fate dire una messa e date l'offerta ricordatevi che non è la vostra messa, è la messa di Gesù Cristo e il ricordare i defunti è una cortesia che la Chiesa vi offre nel dire il nome di Battesimo di quel defunto; di per sé la messa è di Gesù Cristo e non è la tua messa perché tu hai dato l'offerta.

Tu hai dato un offerta perché l'elemosina copre una moltitudine di peccati, così dice il Nuovo Testamento, l'inno alla carità: ( 1 Cor 13 ).

La messa tu non la puoi "comperare" , puoi dare un'offerta simbolica per dare una gratitudine al Signore, che tutta la comunità ricordi il nome di quella persona, ma non c'è solo quella persona, c'è tutta la Chiesa, quindi non è il prezzo della messa.

Per il prezzo di una sola messa non basterebbe la riserva aurea mondiale.

Se la messa viene detta in favore di una persona che fosse in Paradiso e noi non lo sappiamo, va a favore di anime in Purgatorio che ne hanno bisogno.

Il suggerimento è questo: faccio dire questa eucaristia per questa persona, se lei non ne ha bisogno, per i miei parenti vivi o defunti che ne abbiano bisogno.

Oppure puoi dire vorrei far celebrare una messa secondo le mie intenzioni, che può essere la conversione di una persona, la sua guarigione, la sua liberazione, ecc. può essere un vivo o un defunto, può anche essere voglio pregare per tutte le anime del Purgatorio che si chiamano Luisa, oppure per tutte le persone che oggi moriranno per un incidente stradale.

Però ricordatevi che non tutti sono abituati ad avere un discorso di questo genere, evitate di creare delle difficoltà e quando avete intenzioni particolari potete dire al sacerdote: secondo le intenzioni di una pia persona oppure secondo le intenzioni di un offerente.

14) Le messe gregoriane

Allora le messe gregoriane si inseriscono in questa ottica di intercessione continua per ricordare alla mente del fedele la necessita della preghiera per l'unità del Corpo Mistico che è la Chiesa per quelli che sono passati a miglior vita.

Una serie di messe gregoriane vuol dire una serie di messe celebrate una di seguito all'altra una al giorno per trenta giorni.

Ora può capitare che nel momento in cui si ordinano le messe gregoriane poi non si sa esattamente dove vengono celebrate, possono essere dette in basilica, oppure in tutte la case dei Salesiani se ci si è rivolti ad una parrocchia dove ci sono i salesiani.

Di solito ci si rivolge ad ordini religiosi perché avendo diversi sacerdoti e molte case, possono distribuire queste sante messe.

Non bisogna rivolgersi ad una parrocchia, perché se il parroco è da solo non può dirti 30 messe solo per quella intenzione, perché per es. alla domenica ci deve essere la messa pro populo nella quale lui non prende l'intenzione.

Si può andare in vescovado, in curia oppure dai domenicani, oppure dai francescani, dai benedettini questi grandi ordini religiosi che hanno tante case sparse in tutto il mondo riescono ad affrontare questo discorso, perché avendo tanti religiosi che tutti i giorni celebrano l'eucaristia possono assumere delle intenzioni.

Ovviamente non è strettamente necessario sapere dove si celebrano le messe che uno ha prenotato, perché a te serve essere in comunione con Gesù Cristo e non in comunione con il luogo dove viene celebrata l'eucaristia.1

15) Le messe perpetue

Ci sono poi diversi santuari dove vengono iscritte persone per le messe perpetue, per persone viventi.

Per il mio diaconato mi hanno regalato l'iscrizione alle messe perpetue e poi per il sacerdozio qualcun altro me le ha regalate di nuovo, quindi so che ci sono dei sacerdoti nel mondo che celebrano per me, per le mie necessità spirituali e di ogni genere, tutti i giorni due messe, non so dove, non so da chi, so solo che il Signore mi deve dare queste grazie che sono state implorate.

Sulla rivista "Il timone" c'è scritto che tutte le settimane vengono celebrate tre messe per le persone abbonate alla rivista, quindi avete delle necessità spirituali?

Sapete che ci sono delle messe in Italia che vengono celebrate per le tue necessità, che non vuol dire che sei esentato dalle difficoltà, vuol dire che il Signore in qualche modo ti guida, se tu ti lasci guidare.

In tutte le grandi basiliche, nei grandi santuari, di Loreto sicuramente, ci sono le iscrizioni alle messe perpetue per persone viventi.

A domani, sia lodato Gesù Cristo.


1 San Gregorio Magno, a lui si richiama l'origine delle Messe dette "gregoriane" che furono celebrate la prima volta nel suo monastero di Sant'Andrea a Roma alla morte di un monaco di nome Giusto.
Terminate le messe, che erano state celebrate senza interruzione, il defunto apparve ad un fratello che in qualità di medico lo aveva assistito nell'ultima malattia e gli comunicò che era stato liberato dalle sofferenze del Purgatorio ed era ormai felice in Cielo.
Da questo fatto, raccontato nei "dialoghi" di San Gregorio, ha avuto origine l'uso di far celebrare trenta messe dette appunto Gregoriane che si celebrano per un'anima determinata, per trenta giorni consecutivi.
I bassorilievi e le iscrizioni dell'altare di san Gregorio a Roma sembrano attestare che il santo abbia avuto una rivelazione in cui gli fu mostrato che l'offerta di trenta Sante Messe ha una speciale efficacia per le anime del Purgatorio.
La Chiesa ha approvato quest'uso come pio e ragionevole.