Esodo

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Capitolo 14

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Da Etam al mar Rosso

1 Il Signore disse a Mosè:
2 « Comanda agli Israeliti che tornino indietro e si accampino davanti a Pi-Achirot, tra Migdol e il mare, davanti a Baal-Zefon; di fronte ad esso vi accamperete presso il mare.
3 Il faraone penserà degli Israeliti: Vanno errando per il paese; il deserto li ha bloccati!
4 Io renderò ostinato il cuore del faraone ed egli li inseguirà; io dimostrerò la mia gloria contro il faraone e tutto il suo esercito, così gli Egiziani sapranno che io sono il Signore! ».
Essi fecero in tal modo.

Gli Egiziani inseguono Israele

5 Quando fu riferito al re d'Egitto che il popolo era fuggito, il cuore del faraone e dei suoi ministri si rivolse contro il popolo.
Dissero: « Che abbiamo fatto, lasciando partire Israele, così che più non ci serva! ».
6 Attaccò allora il cocchio e prese con sé i suoi soldati.
7 Prese poi seicento carri scelti e tutti i carri d'Egitto con i combattenti sopra ciascuno di essi.
8 Il Signore rese ostinato il cuore del faraone, re d'Egitto, il quale inseguì gli Israeliti mentre gli Israeliti uscivano a mano alzata.
9 Gli Egiziani li inseguirono e li raggiunsero, mentre essi stavano accampati presso il mare: tutti i cavalli e i carri del faraone, i suoi cavalieri e il suo esercito si trovarono presso Pi-Achirot, davanti a Baal-Zefon.
10 Quando il faraone fu vicino, gli Israeliti alzarono gli occhi: ecco, gli Egiziani muovevano il campo dietro di loro!
Allora gli Israeliti ebbero grande paura e gridarono al Signore.
11 Poi dissero a Mosè: « Forse perché non c'erano sepolcri in Egitto ci hai portati a morire nel deserto?
Che hai fatto, portandoci fuori dall'Egitto?
Es 16,2s
Es 17,3
Es 15,24
Nm 11,1.4
Nm 14,2
Nm 20,2
Nm 21,4-5
Sal 78,40
Es 5,21
Es 6,9
12 Non ti dicevamo in Egitto: Lasciaci stare e serviremo gli Egiziani, perché è meglio per noi servire l'Egitto che morire nel deserto? ».
13 Mosè rispose: « Non abbiate paura!
Siate forti e vedrete la salvezza che il Signore oggi opera per voi; perché gli Egiziani che voi oggi vedete, non li rivedrete mai più!
14 Il Signore combatterà per voi, e voi starete tranquilli ».
Is 30,15

Miracolo del mare

15 Il Signore disse a Mosè: « Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino.
Sal 78
Sal 105
Sal 106
Sal 114
Sap 10,18s
1 Cor 10,1-2
16 Tu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all'asciutto.
17 Ecco io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri.
18 Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri ».
19 L'angelo di Dio, che precedeva l'accampamento d'Israele, cambiò posto e passò indietro.
Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò indietro.
Gen 16,7+
20 Venne così a trovarsi tra l'accampamento degli Egiziani e quello d'Israele.
Ora la nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante tutta la notte.
21 Allora Mosè stese la mano sul mare.
E il Signore durante tutta la notte, risospinse il mare con un forte vento d'oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero.
22 Gli Israeliti entrarono nel mare all'asciutto, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra.
23 Gli Egiziani li inseguirono con tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri, entrarono dietro di loro in mezzo al mare.
24 Ma alla veglia del mattino il Signore dalla colonna di fuoco e di nube gettò uno sguardo sul campo degli Egiziani e lo mise in rotta.
Sal 77,17-19
25 Frenò le ruote dei loro carri, così che a stento riuscivano a spingerle.
Allora gli Egiziani dissero: « Fuggiamo di fronte a Israele, perché il Signore combatte per loro contro gli Egiziani! ».
26 Il Signore disse a Mosè: « Stendi la mano sul mare: le acque si riversino sugli Egiziani, sui loro carri e i loro cavalieri ».
27 Mosè stese la mano sul mare e il mare, sul far del mattino, tornò al suo livello consueto, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano contro.
Il Signore li travolse così in mezzo al mare.
Dt 11,4
28 Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l'esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno.
29 Invece gli Israeliti avevano camminato sull'asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra.
30 In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani e Israele vide gli Egiziani morti sulla riva del mare;
31 Israele vide la mano potente con la quale il Signore aveva agito contro l'Egitto e il popolo temette il Signore e credette in lui e nel suo servo Mosè.
Es 4,31
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Abbreviazioni
14,15-31 Questo racconto ci presenta il miracolo in due modi:
1. Mosè brandisce il bastone sopra il mare, che si fende, formando due muraglie d'acqua tra le quali gli israeliti passano a piede asciutto.
Poi, quando gli egiziani si sono gettati dietro di essi, le acque rifluiscono e li inghiottono.
Questo racconto è attribuito alla tradizione sacerdotale o elohista;
2. Mosè rassicura gli israeliti inseguiti garantendo loro che non dovranno fare nulla.
Allora Jahve fa soffiare un vento che dissecca il « mare », gli egiziani vi penetrano e sono inghiottiti dal suo riflusso.
In questo racconto, attribuito allo jahvista, solo Jahve interviene; non si parla di un passaggio del mare da parte degli israeliti, ma solamente della distruzione miracolosa degli egiziani.
Questo racconto rappresenta la tradizione primitiva.
Solo la distruzione degli egiziani ritiene il canto molto antico di Es 15,21, sviluppato nel poema di Es 15,1-18.
Non è possibile determinare il luogo e il modo di questo avvenimento; ma è apparso agli occhi dei testimoni come un intervento splendido di « Jahve guerriero »
( Es 15,3 ), ed è divenuto un articolo fondamentale della fede jahvista ( Dt 11,4;
Gs 24,7; cf. Dt 1,30; Dt 6,21-22; Dt 26,7-8 ).
Questo miracolo del mare è stato messo in parallelo con un altro miracolo dell'acqua, il passaggio del Giordano ( Gs 3-4); l'uscita dall'Egitto è stata concepita secondariamente a immagine di questo ingresso in Canaan, e le due presentazioni si mescolano nel c 14.
La tradizione cristiana ha considerato questo miracolo come una figura della salvezza e più specialmente del battesimo ( 1 Cor 10,1 ).
14,20 Ora la nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte: la versione data qui è congetturale; BJ traduce: « la nube era tenebrosa per gli uni e la notte passò »; « la notte passò » con i LXX; il TM ha: « ci fu la nube e l'oscurità; ed essa rischiarò la notte »; Simmaco legge: « la nube era oscura da un lato e luminosa dall'altro ».
In Gs 24,7 noi leggiamo che Jahve stese una nebbia spessa tra gli israeliti e gli egiziani.
14,24 alla veglia del mattino: ultima veglia della notte, dalle due alle sei del mattino.
14,25 frenò: con le versioni; il TM ha: « tolse ».