Isaia

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Capitolo 29

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Su Gerusalemme

1 Guai ad Arièl, ad Arièl, città dove pose il campo Davide!
Aggiungerete anno ad anno, si avvicendino i cicli festivi.
Is 36,1-2
Is 37,33-37
Is 33,7
2 Io metterò alle strette Arièl, ci saranno gemiti e lamenti.
Tu sarai per me come un vero Arièl,
3 io mi accamperò come Davide contro di te e ti circonderò di trincee, innalzerò contro di te un vallo.
Lc 19,43
4 Allora prostrata parlerai da terra e dalla polvere saliranno fioche le tue parole; sembrerà di un fantasma la tua voce dalla terra, e dalla polvere la tua parola risuonerà come bisbiglio.
5 Sarà come polvere fine la massa dei tuoi oppressori e come pula dispersa la massa dei tuoi tiranni.
Ma d'improvviso, subito,
6 dal Signore degli eserciti sarai visitata con tuoni, rimbombi e rumore assordante, con uragano e tempesta e fiamma di fuoco divoratore.
Es 13,22+
Es 19,16+
7 E sarà come un sogno, come una visione notturna, la massa di tutte le nazioni che marciano su Arièl, di quanti la attaccano e delle macchine poste contro di essa.
8 Avverrà come quando un affamato sogna di mangiare, ma si sveglia con lo stomaco vuoto; come quando un assetato sogna di bere, ma si sveglia stanco e con la gola riarsa: così succederà alla folla di tutte le nazioni che marciano contro il monte Sion.
9 Stupite pure così da restare sbalorditi, chiudete gli occhi in modo da rimanere ciechi; ubriacatevi ma non di vino, barcollate ma non per effetto di bevande inebrianti.
10 Poiché il Signore ha versato su di voi uno spirito di torpore, ha chiuso i vostri occhi, ha velato i vostri capi.
Is 19,14
1 Sam 16,14+
Rm 11,8
11 Per voi ogni visione sarà come le parole di un libro sigillato: si dà a uno che sappia leggere dicendogli: « Leggilo », ma quegli risponde: « Non posso, perché è sigillato ».
12 Oppure si dà il libro a chi non sa leggere dicendogli: « Leggilo », ma quegli risponde: « Non so leggere ».

Oracolo

13 Dice il Signore: « Poiché questo popolo si avvicina a me solo a parole e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me e il culto che mi rendono è un imparaticcio di usi umani,
Is 1,10-20+
Am 5,21+
Mt 15,8-9
Col 2,22
14 perciò, eccomi, continuerò a operare meraviglie e prodigi con questo popolo; perirà la sapienza dei suoi sapienti e si eclisserà l'intelligenza dei suoi intelligenti ».
1 Cor 1,19

Il trionfo del diritto

15 Guai a quanti vogliono sottrarsi alla vista del Signore per dissimulare i loro piani, a coloro che agiscono nelle tenebre, dicendo: « Chi ci vede? Chi ci conosce? ».
Gb 22,13
Sal 10,4
16 Quanto siete perversi! Forse che il vasaio è stimato pari alla creta?
Un oggetto può dire del suo autore: « Non mi ha fatto lui »?
E un vaso può dire del vasaio: « Non capisce »?
Is 45,9
Is 64,7
Ger 18,1-6
Ger 19,1-13
Sap 12,12
Sir 33,13
Rm 9,20-21
17 Certo, ancora un po' e il Libano si cambierà in un frutteto e il frutteto sarà considerato una selva.
18 Udranno in quel giorno i sordi le parole di un libro; liberati dall'oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno.
19 Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore, i più poveri gioiranno nel Santo di Israele.
1 Sam 2,5s+
Is 6,3+
20 Perché il tiranno non sarà più, sparirà il beffardo, saranno eliminati quanti tramano iniquità,
21 quanti con la parola rendono colpevoli gli altri, quanti alla porta tendono tranelli al giudice e rovinano il giusto per un nulla.
22 Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore che riscattò Abramo: « D'ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire, il suo viso non impallidirà più,
Is 41,8
Is 51,2
23 poiché vedendo il lavoro delle mie mani tra di loro, santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe e temeranno il Dio di Israele.
24 Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza e i brontoloni impareranno la lezione ».
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Abbreviazioni
29,1-8 Assedio e liberazione di Gerusalemme
L'oracolo si collega, con tutta probabilità, agli eventi del 701, quando Gerusalemme venne assediata dagli eserciti dell'Assiria, i quali non riuscirono però a conquistarla.
29,1 Arièl: nome simbolico di Gerusalemme, che si può interpretare in diversi modi, tra cui "leone di Dio" e "città di Dio".
29,1-14 Questo oracolo sembra datare dal periodo che precede l'assedio di Gerusalemme nel 701.
Il nome simbolico Arièl che designa Gerusalemme, qui e in Is 33,7 ( corretto in BJ ), è spiegato in diverse maniere.
Più spesso, gli si accosta il nome har'el o 'arî'el, dato da Ezechiele alla parte superiore dell'altare, il focolare, dove si bruciavano le vittime: ciò esprimerebbe il carattere sacro della città.
Questa interpretazione sembra confermata dalla fine del v 1 che si riferisce al culto regolare del tempio di Gerusalemme.
29,9-24 Il popolo non comprende l'agire di Dio
29,9 Stupite pure così da restare sbalorditi: BJ traduce: « siate stupidi e stupefatti »; tale traduzione cerca di rendere l'allitterazione dell'ebraico, che d'altronde sacrifica a questo effetto letterario il senso preciso del primo verbo che è « attardarsi ».
29,10 Dopo occhi, BJ aggiunge tra parentesi « i profeti »; dopo capi « i veggenti »;
in nota precisa che si tratta di glosse esplicative.
29,13-14 Oracolo difficile a datarsi.
Il profeta se la prende con il culto ipocrita, come in Is 1,10-20.
29,15-24 La chiaroveggenza di Jahve penetra i cattivi disegni ( vv 15-16 ).
Egli libererà gli umili dai loro nemici e farà regnare la giustizia ( vv 17-21 ).
I vv 22-24 sembrano un'aggiunta.
Non è dello stile di Isaia il parlare della « casa di Giacobbe » né il riferirsi alla storia del passato, qui Abramo.
29,16 Già il vecchio racconto della creazione ( Gen 2,7 ), rappresentava Jahve che plasma l'uomo con terra come un vasaio.
L'immagine sarà spesso ripresa dai profeti, dopo Isaia, e infine da san Paolo, per sottolineare la totale dipendenza dell'uomo e la sua fragilità tra le mani di Dio.
29,23 Dopo vedendo, BJ, con il TM, aggiunge: « i suoi figli »; probabilmente una glossa delle parole seguenti ( « lavoro delle mie mani » ).