La Chiesa

C 31

Pleroma di Cristo

Rif.

Il termine « pleroma » viene da πλήρωμα che significa pienezza.
Questo termine si incontra nelle maggiori lettere di san Paolo, senza che abbia un senso tecnico particolare.
Si tratta della « massa » degli Ebrei che entreranno un giorno nella Chiesa.
Noi diremmo, in linguaggio moderno, che faranno « il pieno » della Chiesa.
Ma nelle lettere dalla prigionia, e nel contesto del « mistero », il termine « pleroma » può avere sue sensi speciali. o significa che Cristo è la pienezza per eccellenza, pienezza di ogni cosa; oppure che le membra del corpo mistico sono piene di Dio, ossia dei benefici che ricevono da Cristo.
Diventano così una pienezza, un pleroma innestato sul pleroma di Dio.
In un caso come nell'altro, pleroma ha sempre un senso passivo.
Designa ciò che è riempito, non ciò che riempie.
In Col. è espresso il primo senso, in Ef. il secondo.
Sembra che Paolo abbia preso a prestito il termine « pleroma » dal vocabolario stoico, nel quale sta ad indicare i rapporti di Dio col mondo.

Testi

Rilievi

Rif.

Gal 4,4
Ef 1,10
La venuta di Cristo costituisce la « pienezza dei tempi », ossia il tempo in cui la misura sarà piena.

Col 1,15-19
Col 2,9-15
1 Cor 15,20.45b
Ef 5,25
Cristo possiede il primato assoluto.
Egli partecipa alla potenza creatrice di Jahvè.
Con la sua risurrezione, diventa spirito vivificante, capo della Chiesa e dell'universo.

Col 2,9
Gv 1,14
Cristo possiede in pienezza le perfezioni divine, in particolare la forza divina che comunica ai suoi santi.

Col 2,18-19
Ef 4,15-16
Vanità delle pratiche umane a paragone della pienezza dei mezzi che fornisce il corpo di Cristo.

Ef 1,22-23
1 Cor 12,6
1 Cor 15,28
Col 3,11
La « pienezza » è una precisazione portata alla parola « corpo ».
Noi traduciamo, con la maggioranza degli esegeti: « Colui che riempie tutte le cose ».
La Chiesa è il pleroma di Cristo, ossia è il deposito delle sue grazie e dei suoi doni.
Il termine « tutto in tutti » suggerisce una pienezza senza limiti.

Ef 4,11-13
I carismi
C 49
sono distribuiti ai cristiani perché lavorino all'accrescimento della Chiesa.
Ciascuno, sforzandosi in particolare di accrescere in sé la conoscenza del Figlio di Dio, porterà il corpo intero allo stato di « uomo perfetto », che coincide con la pienezza di Cristo.

Ef 1,17-19
Ef 3,17-19
Col 2,7
Cristo abita nei nostri cuori con la fede vivificata dalla carità.
Noi entriamo così, con la pienezza della vita divina ricevuta da Cristo, nella pienezza del Cristo totale.

Ef 4,10-13
Cristo è già entrato nel Regno della sua gloria: di qui riempie i suoi fedeli coi suoi benefici.
I cristiani costituiscono un gruppo sociale che cresce collettivamente e si eleva gradatamente verso il Cristo celeste.
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