La Chiesa

C 77

Maria, figlia di Sion

Rif.

Il racconto dell'annunciazione
B 71
è costruito secondo il genere letterario del Midrash: Lc. redige il suo vangelo con i testi dell'A. T.
Egli vuole così far vedere, da una parte, la continuità tra i due Testamenti, dall'altra, la realizzazione, nella venuta di Cristo, delle promesse fatte una volta a Israele e a Gerusalemme.
Riprendendo specialmente gli « annunci » fatti alla « figlia di Sion », Lc. intende indicarci che la vera figlia di Sion, la Chiesa del N. T.,
C 2
si trova personificata nella Vergine dell'annunciazione.

Testi

Rilievi

Rif.

Lc 1,28-38
Maria la vera figlia di Sion, rinnovata dalla presenza in lei del Salvatore; la sua maternità inaugura l'era messianica.
Si noti che il saluto originale era « Rallegrati », che riprende il tema delle profezie seguenti.

Sof 3,14-18
Zc 9,9
È la profezia-base.
Lc. attingerà da Sofonia i seguenti elementi:
1) annuncio della gioia messianica con il saluto « rallegrati »;
2) presenza di Jahvè in mezzo ( letteralmente: « nelle viscere » ) alla figlia di Sion.
Pertanto Maria si presenta come la nuova Gerusalemme.

Is 12,6
Zc 2,14
Gioia messianica dovuta alla presenza « in mezzo » a Sion del Santo di Israele.

Sal 98,3
Lc 1,54
Lc 2,32
Zc 2,14-18
Mt 21,4-5
Salmo del ritorno dall'esilio, che canta la venuta di Jahvè verso Gerusalemme: il suo clima spirituale è ripreso da Lc.
Così in Maria gli esiliati rientrano per trovare Gerusalemme.

1 Re 8,10-13
Is 4,5-6
Lc 1,35
Il modo in cui avverrà il mistero della fecondità di Maria evoca la misteriosa presenza di Dio che « copre con la sua ombra »
A 24
il tempio per indicare che vi è presente e che nulla di umano può entrarvi.

Mc 3,31-35
Questo passaggio delle prerogative di Sion in Maria la rende atta a diventare il « tipo » della Chiesa.
Mc. forse è sensibile al denominatore comune che associa Maria e la Chiesa nello stesso mistero di obbedienza alla volontà di Dio.

At 1,12-14
Perciò si trova Maria nell'atto stesso di nascita della nuova Sion.
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