Cristo

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Messia ( A.T. ) ( A )

Rif.

Nel piano con cui Dio orienta gli eventi, l'elezione e l'Alleanza hanno un valore fondamentale; la speranza messianica ha uno stretto rapporto con quelle.
Se il messianismo ha preso corpo con l'istituzione della monarchia, che gli ha dato l'orientazione dominante, esso mette però le sue radici nei fatti rivelati da Dio sulla storia primitiva, quali li riferisce lo jahvista.
In tutte le tappe della storia d'Israele, questa storia attesta una tensione verso un avvenire definitivo, e questa tensione fa parte integrante della fede d'Israele, a tal punto che il messianismo è il corollario dello jahvismo.
In questa scheda, che si estende fino all'epoca dei grandi profeti, noi partiremo dal messianismo regale, perché è il più significativo, e risaliremo il corso dei secoli
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osservando come la rilettura dei testi operatasi nella tradizione giudaica e in quella dei LXX ha fatto risaltare il messianismo di alcuni di quei profeti.

Testi

Rilievi

Rif.

2 Sam 7,9-16
Sal 89,30-38
Sal 132,11-12
1 Cr 17,11-14
Questa profezia è la prima in cui compare il messianismo regale.
Jahvè dà a Davide l'assicurazione che fonderà una dinastia di durata illimitata.
Questa promessa è riportata in un senso ora collettivo, ora individuale, riferito al Messia.

Sal 2
Sal 77
La prospettiva sorpassa il regno del sovrano attuale.
Questo è il segno del re che deve venire e che solo potrà realizzare l'universalismo insegnato in questi salmi.

2 Sam 23,1-7
Queste parole che l'autore mette sulla bocca di Davide sono un'eco dell'oracolo precedente.
Il messianismo regale si integra così nella concezione teocratica d'Israele, ed è messo al servizio dell'Alleanza.

Nm 24,17
Ap 22,16
Is 14,12
Si è compresa meglio, alla luce di quanto precede, l'importanza di questo oracolo redatto verso il 950 a. C.
Può darsi che questo abbia subito qualche ritocco nel senso dell'individualismo, soprattutto al tempo della traduzione dei LXX.
Non c'è nulla di straordinario che il Salvatore sia chiamato "Stella", segno di un re divinizzato.
Questa parola è frequente nel linguaggio escatologico.

Gen 49,8-10
Questa benedizione di Giacobbe, scritta verso il 950, ha per oggetto la preminenza della tribù di Giuda nel quadro dell'alleanza davidica.
Il v. 10 ( forse un ritocco individualizzante ), si riferisce a Davide come figura del Messia.
Così il messianismo si ritrova perfino nelle benedizioni patriarcali.

Gen 12,1-3
Gen 13,15-17
Gen 17,6-8
Gen 35,11
Gen 48,3-4
Mt 1,1-16
Le benedizioni ai patriarchi, accompagnate da una alleanza individuale, attestano l'elezione di una stirpe privilegiata che avrà per termine il Messia.

Gen 3,15
Sap 2,24
Ap 12,9
Si tratta qui di una lotta tra le potenze anti-Dio, rappresentate dalla stirpe del serpente, e la stirpe della donna.
Noi traduciamo: "Essa ti schiaccerà la testa".
"Essa", designa la stirpe della donna.
Ma i LXX, traducendo "Essa" con "Egli", hanno sottolineato il senso individuale della parola e designano il Messia.
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