Cristo

B 11

Cristo, Signore

Rif.

La parola "Signore" è la traduzione della parola greca Kyrios, che traduce l'ebraico Adoni che significa "mio Signore".
Questa forma è primitiva.
Una forma più recente è Adonai.
A 10
A 33
L'una e l'altra esprimono la sovranità assoluta di Dio.
La prima è usata soprattutto dai profeti.
Essa mette l'accento sulla relazione di dipendenza del profeta da Dio.
La seconda esprime l'idea della sovranità divina sull'universo.
La traduzione dei LXX ha fatto della parola Signore l'espressione maggiormente usata al posto della parola Jahvè, inesprimibile.
Cristo è stato onorato come Signore durante la sua vita pubblica; diremo in che senso.
La comunità primitiva, avendo riconosciuto la sua divinità dopo la sua risurrezione, gli assegna il nome "Signore" in tutta la sua pienezza come allo stesso Jahvè.

Testi

Rilievi

Rif.

1 Cor 8,5-6
Il titolo "Signore" è dato, nel mondo pagano, agli uomini divinizzati.
Buona preparazione al titolo dato a Cristo.

Mt 17,15
Gv 4,11-19
A loro volta, gli stranieri chiamano Gesù con un termine che ha il senso del nostro moderno e laico "signore".

Lc 19,31-34
Gv 13,13-14
At 1,6
Gli apostoli lo chiamano anche Signore, nel senso di Maestro.
B 9

Gv 13,12-15
Gesù applica esplicitamente a sé il titolo di Signore.

Mt 22,34-46
Sal 110,1
In questo caso particolare Gesù obbliga i suoi avversari a riconoscere il valore trascendente della parola "Signore".

At 10,36
Rm 10,12
Rm 14,7-10
Fil 2,10-11
Gs 3,11-13
Mi 4,13
Zc 4,14
Dopo la risurrezione si aggiunge il titolo di Signore al nome di Gesù,
B 98
e gli si riconoscono tutte le prerogative fino allora riservate gelosamente a Jahvè.
Anzitutto la sovranità universale (cfr. il "Signore di tutta la terra" dell'A.T.).

Gv 20,24-28
Gv 21,7.15-17
Si noti la frequenza del titolo dopo la risurrezione.

At 5,14
At 16,31
Rm 10,9-10
Gen 15,6
Is 7,9
Si ha fede in lui come i patriarchi hanno avuto fede in Jahvè.

At 7,59-60
At 9,10-15
Gv 1,16
1 Cor 1,2
1 Cor 12,3-5
Rm 5,1-2
1 Tm 1,14
Lo si prega come jahvè e come lui Gesù dà luce, grazia, forza, perdono per i peccati e guarigione.
D 46

At 9,31
2 Cor 5,11
Ef 5,21
Il timore di Jahvè diventa il timore del Signore.
E 25
Nei due casi si tratta del rispetto dovuto alla trascendenza di Dio e della sottomissione alla sua volontà.

Gv 1,14
Gv 2,11
1 Cor 2,8
2 Tm 4,18
1 Tm 3,16
Fil 2,9-11
La gloria di Jahvè,
A 29
manifestazione della sua presenza, diventa la gloria del Signore, e gli si indirizzano dossologie.

At 2,20
At 17,31
1 Cor 1,8
1 Cor 5,5
Fil 1,6-10
La venuta di Cristo in terra a inaugurare il giorno di Jahvè annunciato dai profeti.
Questo giorno diventa il giorno del Signore.
D 59
E 13

1 Cor 16,22
Ap 22,20
La Chiesa primitiva attende il ritorno del Signore ed esprime questa attesa con una formula aramaica che significa: Signore vieni.
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