Lo Spirito Santo nella Morale

E 34

Benedizione

Rif.

La benedizione è una trasmissione della felicità, e consiste principalmente in una discendenza sicura e così in una vita felice nell'abbondanza.
In questo senso, essa si collega al mistero della Parola efficacie di Dio.
D 6
L'uomo, che non è padrone della felicità, può esprimere solo desideri, lasciando a Dio la cura di realizzarli; ma indirizzandosi a Dio, la benedizione è un riconoscimento dell'origine divina di tutti i benefici.
Dio, padrone della felicità, benedice solennemente Abramo, promettendogli una numerosa discendenza: questa benedizione fondamentale non sarà mai ritirata, e sarà anche riaffermata a Davide.
Al contrario, la felicità del popolo eletto, che è anche una benedizione di Dio, sarà condizionata dalla fedeltà all'Alleanza.
E 1
Gradatamente appare l'idea che la vera benedizione è la presenza di Dio, del suo Spirito, di cui l'abbondanza è solo una conseguenza.
Così Cristo appare come la benedizione incarnata che ci lascia, partendo, la presenza dello Spirito, nell'attesa della benedizione definitiva.

Testi

Rilievi

Rif.

Gen 1,28-30
Gen 3,16
Dio benedice l'umanità benedicendo la prima coppia; ma questa benedizione è in parte abrogata al momento della caduta con la maledizione divina.

Gen 12,1-3
Gen 22,15-18
Dio benedice solennemente Abramo e la sua discendenza.
C 4

Gen 27,27-29
Gen 48,15-19
Gen 49,22-26
O patriarchi trasmettono fedelmente questa benedizione al figlio della promessa, con l'imposizione delle mani.
D 5

2 Sam 7,12.16.29
Il Signore la rinnova a Davide.

Gdt 13,2-5
Essa si rinnova su Giuditta.

Dt 27-28
Dt 30,16-19
Lv 26,3-33
Quando il Signore stipula l'Alleanza col popolo nel deserto, condiziona la sua benedizione alla fedeltà verso l'Alleanza: abbondanza e felicità per il popolo se osserva la Legge.

Sal 24,4-5
Sal 128
Questa retribuzione generale diventa più individuale: la benedizione va a colui che teme Jahvè.

Gen 1,22.28
Gen 2,3
L'autore sacerdotale di questo passo estende le antiche formule liturgiche di benedizione, proprie del tempio, alle dimensioni di benedizioni cosmiche.
A 38
F 1

Sal 132,13-15
Sal 133
Nello stesso tempo questa benedizione si spiritualizza, divenendo prima di tutto presenza di Dio, considerata come la vera felicità.

Sal 128,5-6
Sal 121,6-9
Sal 85
La sede normale delle benedizioni: la liturgia di Gerusalemme.
C 2

Is 42,1
Is 44,3
Gl 2,27-3,2
Sal 72,17
La benedizione nei tempi messianici sarà l'effusione dello spirito: essa si concentrerà sul Messia che diventerà così sorgente di benedizioni.

Lc 1,42-48
Nuova Giuditta, la Vergine è oggetto della benedizione,
C 80
beneficiaria dell'era messianica.

Lc 1,42
Gal 3,7-9
Mt 21,9
Cristo incarna questa benedizione: egli è il vero figlio di Abramo.
B 36

Ef 1,3
At 3,26
Grazie a lui noi siamo entrati in possesso di questa benedizione.

Gal 3,14
Questa benedizione è la presenza dello Spirito.

Lc 24,50-51
Gesù ce la lascia partendo.

Mt 25,34-36
Essa sostiene la nostra vita nell'attesa della benedizione definitiva.

1 Pt 3,8-10
A nostra volta, anche noi dobbiamo diffonderla.
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