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Le realtà umane |
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F 22 |
Latte e miele |
Rif. |
| Un gran numero di testi dell'A. T. rappresenta la Palestina come una « terra stillante latte e miele ». |
| Questa espressione sottolinea la fertilità del paese. |
| Un testo di Ras Sanra indica come bisogna comprendere questa fertilità: « I cieli faranno piovere grasso, i ruscelli faranno scorrere miele ». |
| L'abbondanza dell'acqua, favorendo l'estensione dei prati, permette la moltiplicazione del bestiame ( che dà il latte ) e attiva la vegetazione ( da cui l'accenno al miele ). |
| Nella Bibbia si trovano anche testi che menzionano isolatamente il latte e il miele. |
| Il latte costituisce il nutrimento principale, se non unico, del nomade, mentre nella vita sedentaria se ne fa caglio, burro e formaggio. |
| Il miele si raccoglie anche nel deserto. |
| Le parole « latte » e « miele » sono dunque sovente usate in senso figurato, per ricordare l'esperienza nomade del popolo. |
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| Il miele, rinomato per la sua dolcezza, si trova un po' dappertutto in Palestina. |
| Costituisce un nutrimento sano, ma non può essere offerto in oblazione a Jahvè. |
Testi |
Rilievi |
Rif. |
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Nella Bibbia, vi sono circa venti testi, la maggior parte nel Pentateuco, che esaltano la fertilità della Palestina usando questa formula stereotipa. |
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La ricchezza di Giacobbe, che rientra in Palestina, è costituita in gran parte dal latte procuratogli dai suoi armenti. |
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Giaele trova più facilmente latte che acqua da offrire a Sisara. |
| Isaia annuncia che verrà un giorno in cui le devastazioni obbligheranno a ritornare al nutrimento frugale della vita nomade. |
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| Pr 27,27 |
| 1 Sam 17,18 |
| 2 Sam 17,29 |
| Gb 10,10 |
| Gen 18,8 |
| Dt 32,14 |
| Is 7,15 |
| Pr 30,33 |
| Gdc 4,19 |
| Gb 20,17 |
| Gb 29,6 |
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I sedentari usano di preferenza il latte, che abbonda in primavera, per fare caglio, formaggio molle o burro. |
| Queste tra derrate traducono la parola ebraica hen'ã. |
| Il burro deve venir fuso o diluito a causa del clima; è conservato semiliquido in otri. |
| Di qui le iperboli di Giobbe per esprimere l'abbondanza dei beni. |
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Diversi sensi figurati della parola « latte »: soddisfazione portata dal nutrimento ricevuto gratuitamente o dalla vittoria su un nemico. |
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Latte è anche sinonimo di candore. |
| Designa anche una dottrina rudimentale adatta solo a ignoranti, oppure una dottrina autentica. |
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Il miele si trovava in luoghi molto diversi: negli anfratti della roccia, alla superficie del suolo; questo fu senza dubbio il caso di Giovanni Battista. |
| Sansone ne scoprì nella carcassa di un leone morto. |
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Si offriva miele a quelli che si volevano onorare o soccorrere. |
| Serviva pure a fare focacce. |
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Il miele era molto apprezzato in tempi di difficoltà o di carestia. |
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Era un eccellente nutrimento in ogni tempo, a condizione di non abusarne. |
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Considerato come un nutrimento soggetto a fermentazione, il miele non poteva essere offerto a Jahvè come oblazione. |
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Tuttavia, si doveva offrirlo come primizia e pagarne la decima. |
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In senso figurato il miele, per la sua dolcezza, è paragonato alla parola di Dio, alla sapienza, al linguaggio della sposa; ma si tratta di dolcezze di cui bisogna diffidare. |