Riparazione

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Non so, o lettore, se alla tua mente non si è mai affacciata una domanda, o piuttosto, se non ti sei mai stupito innanzi a certe constatazioni.

Le statistiche dicono che i cattolici rappresentano in alcuni paesi il 99° % della popolazione.

C'è tanto da indurre un neofita delle nostre Missioni a credere che il Regno di Cristo sia fermamente stabilito è la Sua religione trionfi incontrastata.

Sennonché, povero il nostro neofita, la statistica suddetta assumerebbe cifre ben diverse se dovesse definire: quanti cattolici praticano il Cristianesimo; o, se volete: quanti sanno che cos'è il Cristianesimo.

Basta volgere lo sguardo attorno per vedere quanti giovani perduti completamente, senza ritegno alcuno, dietro ai piaceri ed a infamanti volgarità, hanno dimenticato la religione e la disprezzano pubblicamente.

Ho parlato di giovani, ma non vi è mai accaduto di sentire ragazzetti o bambini alti due soldi di cacio, bestemmiare e parlare in modo da far ribrezzo?

E dove sono i genitori responsabili?

Che ne pensano loro di questo dovere e di questa responsabilità che si chiama educazione dei figli?

« Dai frutti conoscerete la pianta »; ed i frutti dell'educazione moderna li conosciamo purtroppo!

E come si può ancora chiamare cristiano chi, per esempio, in chiesa ci va le domeniche che ha voglia per … leggere il giornale e sostenere i pilastri, e che si scusa con chi, meravigliato, gli domanda perché ci sia andato, dicendo che era annoiato e non sapeva come passare il tempo, ma un'altra volta non lo « prenderà » più quel prete senza fretta.

E cosa possiamo dire di quel perfetto galantuomo ( come dice lui e il mondo ) il quale, non rubando, né uccidendo alcuno, sostiene che non ha bisogno di andare ad ammuffire in chiesa e tanto meno di confessarsi.

Dove sono andate a finire le famiglie d'un tempo non lontano in cui nonni, padri e figli si riunivano al completo per recitare il loro Rosario, in cui i figli temevano ed amavano i genitori, in cui il Vangelo era l'unica regola di vita che formava i ferventi e praticanti cristiani ed i santi?

Non sono, no, sparite, per fortuna, ma quanto sono diminuite!

Dopo simili constatazioni, ci si domanda se 19 secoli di vita cristiana abbiano potuto portare frutti così meschini.

Eppure, se vogliamo essere sinceri, dobbiamo riconoscere che la morale dei « cristiani 1942 » è semplicemente contraria a quella del Cristianesimo.

Era mesto una sera Gesù, molto mesto.

Ancora una volta si rinnovava per Lui l'atroce tristezza del Getsemani, e come allora, si confidava al suo amico cercando un conforto: « Prega figlio - ripeteva a Fra Leopoldo - ripara per tanti ostinati fratelli ».

Quel Cuore che tanto ha amato gli uomini e da essi non riceve che ingratitudine e disprezzo, si rivolge supplicante ai suoi figli devoti ed affezionati per essere, da loro almeno, consolato di tanta iniquità del mondo.

A noi, divoti del Crocifisso, è rivoltò particolarmente questo appello divino, ed esso deve suonare al nostro cuore come un dovere preciso ed urgente.

Oh se fossimo anche noi pervasi dei sentimenti di Fra Leopoldo e potessimo con lui dire: « Quanto mi rende mesta l'anima il vedere il mio Gesù molto addolorato! ».

Ecco un indice molto pratico del nostro amore a Gesù: rattristarci delle sue pene e stargli vicino per consolarlo.

Le anime nobili sentono forte questa necessità e vanno oltre vedendo nella riparazione non solo un dovere, ma un grande onore che Gesù concede loro permettendo di essere consolato da piccole creature.

Accogliamo con slancio l'invito e l'onore che il Signore ci porge e non siamo proprio noi, prediletti del Suo Cuore trafitto, ad aumentarne le pene già grandi e ad abbandonarlo privo del nostro piccolo, ma grande conforto.

Meritiamoci, per il giorno supremo, il pubblico ringraziamento di Gesù: « Ero mesto e m'avete consolato ».

A. P.


Il Sangue di Cristo

« O Roma cristiana, quel sangue è la tua vita; per quel sangue tu sei grande e illumini della tua grandezza anche i ruderi e le rovine delta tua grandezza pagana, e purifichi e consacri i codici della sapienza giuridica dei pretori e dei Cesari.

Tu sei madre di una giustizia più alta e più umana, che onora te, il tuo seggio e chi ti ascolta ».

S. S. PIO XII.


Rinnovo pagella

Ogni anno chiediamo alle nostre Zelatrici e ai nostri Zelatori di rinnovarci la loro adesione.

Ciò facciamo non per formalità, ma per avere i quadri dell'Unione aggiornati e completi.

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