Crociata della sofferenza

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Carissimi amici,

mi è parso opportuno proporvi, da adesso in avanti, al cune riflessioni sul Movimento Adoratori e Adoratrici di Gesù Crocifisso, perché il nostro impegno, la nostra Crociata, è un'espressione del Movimento suscitato da Gesù nella sua Chiesa nell'impegno per la salvezza del mondo.

Conoscere più in profondità l'origine di questo Movimento è per noi molto importante se vogliamo capire, per quanto ci sarà dato, la tenerezza e l'amore presenti nel cuore squarciato di Gesù e qual e debba essere lo spirito con cui offrire a Lui le inevitabili sofferenze della vita per il prezioso dono delle vocazioni.

Membri del Movimento Adoratori di Gesù Crocifisso.

Compongono il Movimento Adoratori e Adoratrici coloro che, nello Spirito Santo, con adesione personale o di gruppo si impegnano a praticare e a diffondere, con spirito di riparazione, l'Adorazione alle Piaghe sanguinanti e gloriose del Signore Gesù, sorgenti della risurrezione e della vita.

Come è sorto questo Movimento?

L'origine del Movimento Adoratori e Adoratrici di Gesù Crocifisso va ricollegata ad una precisa richiesta di Gesù a Fra Leopoldo Maria Musso, secondo quanto egli annota nel suo Diario spirituale.

Il 2 agosto 1906, festa della Madonna degli Angeli, Gesù gli fece intendere: "Si faccia divotamente l'Adorazione come il Venerdì Santo, e molte grazie e favori concederò a tutti quelli che in grazia di Dio si prostreranno ad adorarmi".

Occorre chiedersi allora come prega la Chiesa nel Venerdì Santo e come adora in quel giorno le sacratissime Piaghe del Signore.

Il Venerdì Santo la liturgia della Chiesa, in una preghiera universale, abbraccia tutte le necessità del genere umano.

Come prega ?

Prega così:

- per la santa Chiesa di Dio, affinché il Signore le conceda pace, unione e protezione;

- per il Papa, perché il Signore lo conservi salvo e incolume alla santa Chiesa, alla guida del popolo santo di Dio;

- per coloro che governano il popolo cristiano, sotto la guida del Papa: per i Vescovi, i preti, i diaconi e per tutti i gradi ecclesiastici, perché per la grazia di Dio il suo popolo possa essere fedelmente guidato;

- per i catecumeni, perché cresca la loro fede e, rigenerati nel fonte battesimale, siano aggregati ai figli adottivi di Dio;

- perché Dio purifichi il mondo da tutti gli errori, risani tutti i mali ,allontani la fame, apra le carceri, protegga i viaggiatori, conceda salute agli infermi e guidi i naviganti al porto della salvezza;

- perché Dio conceda consolazione agli afflitti e forza ai travagliati, perché tutti, nelle loro necessità, possano sperimentare il soccorso della sua misericordia;

- per l'unità di tutti i cristiani ,perché si formi un solo ovile con un solo Pastore nella Santa Madre Chiesa Cattolica e Apostolica;

- perché l'antico Popolo Eletto sia guidato alla pienezza della redenzione;

- per i non cristiani affinché siano illuminati dal Vangelo;

- per gli atei, affinché siano aiutati a scoprire nell'uomo e nell'universo i segni dell'amore di Dio.

Dopo la preghiera universale la liturgia del Venerdì Santo ci presenta Gesù Crocifisso, perché l'adoriamo innalzato sulla Croce, nell'offerta suprema di amore al Padre nello Spirito santo, e di amore per ogni uomo, e perché a nostra volta gli tributiamo il nostro amore, in unione a Maria, agli Angeli e ai Santi.

Adorazione a Gesù Crocifisso

Fra Leopoldo, nel comporre la preghiera di Adorazione alle Piaghe sanguinanti e gloriose del Signore, alla luce della citata richiesta di Gesù, ha riassunto la grande preghiera della Chiesa del Venerdì santo in una formula semplice e facile da praticare, una formula che Gesù più volte ha detto a fra Leopoldo di gradire.

Nel fare l'Adorazione a Gesù Crocifisso, come pure nel fare ogni altra preghiera, non dimentichiamo mai che ciò che conta non è tanto il movimento delle labbra, ma l'adesione interiore alle parole espresse dalla formula.

Ciò che conta è solo l'amore che si mette nella preghiera, perché Gesù dalle sue creature attende solo amore.

Gli Adoratori e le Adoratrici di Gesù Crocifisso si impegnano pertanto a praticare l'Adorazione in Spirito e verità, in unione con Maria SS. e con tutti gli Angeli e i Beati dei Cielo come mezzo per crescere nella carità verso Dio e verso i fratelli, ricordando ogni giorno con spirito di fede e di zelo il dolore e l'amore gloriosi del Signore, celebrati e perpetuati nel sacrificio eucaristico di Cristo e in tutta la vita della Chiesa.

Nella devota pratica dell'adorazione alle sacratissime Piaghe del Signore in ogni giorno, mentre uniamo le nostre sofferenze a quelle di Cristo, chiediamogli di suscitare tante vocazioni in tutta la Chiesa e nell'Unione Catechisti, da Lui voluta per concorrere alla manifestazione del suo amore nel mondo.

La nostra adorazione-offerta sia sempre gioiosa, anche quando il cuore sanguina e sia tutta amore perché ciò che vale gli occhi di Dio è solo l'amore e questo solo Dio chiede alle sue creature.

Il perché della sofferenza, soprattutto della sofferenza degli innocenti, non lo possiamo capire, lo possiamo solo un po' intuire contemplando il Crocifisso, ma sappiamo che per ogni sofferenza accettata e offerta con amore corrisponderà uno smisurato peso di gloria.

Coraggio dunque e, con un amore adorante sempre più puro, stringiamoci al cuore di Gesù per non separarcene mai più.