Progetto Formazione Catechisti

B287-A7

Arequipa ( Perù ) - Leonardo Rollino

La popolazione del Perù è fondamentalmente religiosa.

Si può dire di una religiosità innata,che si esprime in tanti modi,con molta naturalezza e senza rispetto umano.

Dopo oltre cinquecento anni di missione, a volte discutibile nel modo, i peruviani, che sono in maggioranza cattolici, anche se le antiche religioni e tradizioni hanno ancora una notevole influenza nel loro comportamento e nella stessa liturgia della Chiesa.

Essi, praticano ancora in certe zone del Paese, delle usanze ancestrali paganeggianti difficilmente eliminabili, soprattutto negli sperduti paesi e villaggi delle Ande, vera terra di missione.

In città la situazione è un po' diversa, pur risentendo dei mali propri della modernità mal intesa e mal digerita.

Attualmente, data la scarsità del clero locale, sono presenti ancora molti sacerdoti appartenenti a diverse famiglie religiose tradizionali, soprattutto europee ( francescani, salesiani, gesuiti, Opus Dei ecc. ) che esercitano diffusamente il ministero vescovile o parrocchiale sul vasto territorio ( grande quattro volte l'Italia ).

Territorio che va dalla costa desertica e poco abitata,alle grandi città,alle campagne, alle alte località andine, fino alla zona amazzonica abitata da indios originari.

Un insieme assai variegato, di stirpi e tradizioni di antica civiltà.

Clima, chiaramente molto vario e a volte insalubre per le nostre abitudini.

Tra queste persone, hanno buon gioco le "sette" religiose o pseudo religiose, le più disparate,dalle più tradizionali ( Testimoni di Jehowa, protestanti di varie denominazioni,mormoni ecc.ecc. ) a quelle più moderne tipo New Age e tante altre minori, ricche più di soldi che di idee.

Un parroco ( indiano ) di una parrocchia di periferia, ogni domenica mattina, nell'ora della Messa per i bambini, assiste impotente alla partenza, davanti alla sua chiesa, di un pulmann che, con il consenso dei genitori, carica bambini da portare "in gita" e che riporta poi alla sera, ben rifocillati e…mal "indottrinati".

Ogni modo è buono per "scristianizzare" i più deboli.

In questo contesto si trova al Sud, verso il Cile, la città di Arequipa con circa un milione di abitanti, seconda città del Perù.

Essa è stata definita "la Roma del Perù" per la sua religiosità e per la presenza di numerose Famiglie Religiose, tra cui diversi Istituti Secolari.

La vita parrocchiale è intensa e vitale, punto di riferimento "por el pueblo".

In questo contesto, risalta subito il "popolo giovane" che è il Perù in genere, con mille iniziative, vitalità e creatività.

Accanto a tante valide capacità, non sempre valorizzate, anche tante sacche di povertà, soprattutto nei "publos jovenes" ( nuovi quartieri periferici ).

Povertà effettiva, tangibile,che affina l'arte di arrangiarsi, vissuta però con molta dignità, come si conviene ad un popolo di antica civiltà come quello peruviano.

Per la gran parte "campesinos", popolazioni emigrate dai villaggi andini, per sfuggire ai terroristi e alla miseria, per cercare in città una possibilità di vita più dignitosa e un avvenire per i propri figli.

A questo punto risalta evidente la necessità di attuare una profonda formazione catechistica a tutti i livelli e quindi la urgente necessità di formare adeguatamente le Catechiste e i Catechisti, come elementi di prima linea, a fianco del Parroco, non solo per recuperare, ma per far crescere adeguatamente nella fede migliaia e migliaia di bambini, ragazzi, giovani, adulti, che costituiscono il tessuto vivente e vitale di questo giovane popolo.

Conosciamo tutti l'importanza della catechesi e la figura del Catechista che è presente fin dalle origini nella Chiesa e ne costituisce l'ossatura, dopo la gerarchia.

Il Catechista è praticamente insostituibile.

Guai però se non è formato a sufficienza, con metodi moderni, aggiornato negli studi teologici, biblici, psicologici e metodologici.

In altre parole formazione umana e spirituale, perché possa vivere e trasmettere la vita di fede, di speranza e di carità come si esige da un cristiano del nuovo millennio appena iniziato.

Sarebbe una vera disgrazia veder distruggere o distorcere, sotto i nostri occhi, la fede bambina di un popolo, semplice, ma ben disposto al messaggio evangelico del Signore Gesù.

È una grande responsabilità che investe tutti noi.

In altre parole, è urgente "formare i formatori" sia di Catechisti che di fedeli.

Di qui l'importanza del

Progetto per la formazione

Da parte nostra, come Istituto, provvediamo da anni all'invio di fondi per coprire le spese ( sempre in quantità insufficiente ) per detta formazione, che avviene a vari livelli in base alle esigenze e alle capacità personali: a livelli medio-superiore per la maggioranza ( Catechisti/e Consacrati/e e Associati/e in Perù, sono una sessantina ) e a livello universitario per i più preparati, fino al massimo fin'ora raggiunto da una Catechista Associata di Arequipa, trasferita in Brasile ( Sao Paulo ), dove all'Università Cattolica ha conseguito la Laurea in Teologia e ora sta frequentando la specialità Biblica il Responsabile della nostra Sede di Arequipa ha frequentato per sei mesi in Italia, presso la Casa generalizia dei Fratelli delle Scuole Cristiane un corso di Perfezionamento psico-pedagogico secondo il metodo lasalliano.

Inoltre, due Catechisti e due Catechiste in Perù, hanno già frequentato con successo un Corso annuale per Formatori e Formatrici presso la CONFER di Lima.

Un Istituto Superiore,specializzato in formazione.

L'Unione Catechisti di Gesù Crocifisso e di Maria Immacolata,dal 1948 Istituto Secolare,fondato a Torino nel 1914 come Associazione dal Ven. Fratel Teodoreto delle S.C., pur essendo, oggi,ancora un piccolo Istituto, ha una certa diffusione nel mondo e nelle Opere, come :

· La Casa di Carità Arti e Mestieri, per la formazione professionale di giovani e adulti;

· La catechesi parrocchiale ;

· Corsi di base per catechisti parrocchiali, sia a Torino che ad Arequipa ;

· Il Gruppo Famiglia, per la formazione continua degli sposi;

· La Messa del Povero, per l'assistenza ai più poveri e immigrati ;

· La Colonia Climatica "Pio XII" sull'Oceano Pacifico, per i bambini/e più poveri:

· Le Missioni temporanee nelle zone andine, nei villaggi più dimenticati.

La spesa minima per la formazione dei Catechisti e Catechiste, si aggira sui 6.000 Euro/anno.

I risultati, anche se non immediatamente tangibili,saranno senza dubbio valutabili nel tempo grazie anche all'intervento dei generosi.

Il nostro Istituto, nella stessa città di Arequipa, da anni organizza Corsi, "Taller" ( laboratori ), Convegni, in particolare per i catechisti parrocchiali, che sono centinaia, perché il loro servizio sia sempre più adeguato ai tempi.