Festa della vita consacrata

B292-A11

2 Febbraio 2006

La festa della vita consacrata, celebrata anche quest'anno nella Cattedrale di Torino in occasione della festa liturgica della Presentazione di Gesù al tempio, ci ha richiamato, per bocca del nostro Arcivescovo, il card. Severino Poletto, il valore e il senso della consacrazione a Dio.

Nella sua omelia il cardinale ci ha presentato i seguenti punti, che ora in sintesi vengono riportati:

- La nostra consacrazione al Signore è luce, offerta, dono, che impegna la volontà umana in risposta alla Volontà divina.

- Come Gesù, essa è segno di contraddizione per il mondo.

- È espressione e scuola della carità.

- È dono totale della propria esistenza, amando Dio con cuore indiviso, tutto proteso a Dio e ai fratelli.

- È testimonianza e profezia delle cose future fino all'unione totale ed eterna con Lui.

- Ci fa evitare ogni scoraggiamento di fronte alle attuali situazioni.

- Non induce sullo stare a contarsi, ma prende coscienza della realtà per vivere con gioia la nostra identità.

- Ci fa esprimere la nostra gioia come testimonianza al mondo.

- Verifica la qualità e fedeltà della nostra risposta al dono di Dio.

- Vive in pienezza la generosità, non solo in apparenza ma con dedizione.

- Ci purifica nel Signore, in comunione con Lui e tra di noi perché Dio è amore.

- Ci fa sentire con forza che chi non ama è perché non ha conosciuto Dio.