Il Diario di Fra Leopoldo M. Musso

B292-A10

( 1850 – 1922 )

Nozione e rilevanza a cura di Vito Moccia

Il Diario è il resoconto degli avvenimenti della vita del Servo di Dio, a partire dal 1887, sino a qualche mese dalla sua morte.

La sua compilazione ha inizio nel 1907, su consiglio di sacerdoti.

Esso è stato raccolto in quatro volumi a cura dell'Unione Catechisti.

Oltre al Diario vero e proprio, vi è tutta una raccolta di lettere e di biglietti di fra Leopoldo, pure raccolti in appendice al Diario stesso in un quinto volume, e del medesimo valore.

La nota particolare di questi scritti è il carattere mistico ed ascetico, poiché in essi sono riportati i colloqui spirituali di fra Leopoldo con Gesù e con Maria.

Vengono denominati "detti" quelle frasi del Diario particolarmente significative: generalmente le esortazioni, le richieste e le risposte di Gesù e di Maria.

Il Diario è quindi una sorgente di insegnamenti spirituali e testimonia la santità del Servo di Dio.

Ma è anche la base di opere apostoliche iniziate e realizzate su istanze in esso contenute.

Tra queste opere vi sono l'Adorazione a Gesù Crocifisso, l'Unione Catechisti del Crocifisso e di Maria Immacolata, la Casa di Carità Arti e Mestieri.

Il Diario costituisce quindi la "Carta fondamentale" di tali opere.

L'Unione Catechisti e la Casa di Carità hanno anche altre fonti: il fondatore dell'Unione è fr. Teodoreto, la Casa di Carità s'innesta nel filone educativo lasalliano.

Ma così come sono scaturite, è in applicazione dei "detti" del Diario di fra Leopoldo, che pertanto va considerato come consigliere.

I colloqui soprannaturali di fra Leopoldo, registrati nel Diario, sono caratterizzati dalla circostanza privilegiata che egli percepiva la voce di Gesù e di Maria, pur senza averne abitualmente la visione; ecco come è spiegato questo fatto nello stesso Diario: "Se sei interrogato su questo punto: come ti parla il tuo Gesù Crocifisso? Senti proprio la sua voce? Sì, ti parlo con la mia voce interna e il mio Spirito si comunica col tuo che ai miei voleri si piega".

Risposta di Gesù su tale interrogazione. ( 18 agosto 1908 ).

Quale fede attribuire a queste rivelazioni?

Ecco la risposta di fr. Teodoreto, da figlio ossequientissimo di Santa Madre Chiesa: "Riferisco per dovere di storicità le cose straordinarie narrate da fra Leopoldo nei suoi scritti e nelle sue conversazioni, dando alle medesime il solo valore di fede puramente umana.

A suo tempo la Chiesa emetterà il suo responso che accetto sin d'ora incondizionatamente".

Teniamo tuttavia presente due circostanze importanti: fr. Teodoreto è stato dichiarato Venerabile; inoltre tutte le opere e le previsioni annunciate nel Diario si sono verificate.

Riportiamo alcuni "detti" fondamentali, oltre a quello già sopra richiamato.

"Ricordati ciò che ha sofferto mio Figlio": Maria SS. - novembre 1887.

"Ebbi una visione, in sogno,….: vidi, in alto, Gesù Crocifisso; stava abbracciata ai suoi piedi un'anima bellissima, dal volto nobilissimo; …" - estate 1893.

"Tra Me e te, in avvenire, ci sarà una grande intimità"; Gesù, 1893.

"Si faccia divotamente l'adorazione come nel venerdì santo e molte grazie e favori concederò a tutti quelli che in grazia di Dio si prostreranno ad adorarmi"; Gesù, 2 agosto 1906.

"L'Ordine che sorgerà sia coltivato prima di tutto con la pietà, con la reciproca assistenza e umiltà, con attività e modestia e grande carità fraterna: in unione con Gesù Crocifisso portare fa croce con gaudio"; Gesù, 28 agosto 1908.

"Dirai al Fratello Teodoreto che faccia ciò che ha nella mente"; Gesù, 23 aprile 1913, h. 21.

"Figlio, per l'avvenire ti prepariamo: a me poi, essendo la Protettrice della grande Opera, il mio Divin Figlio lascia la destra nell'operare"; Maria SS., 3 gennaio 1909.

"Per salvare le anime, per formare nuove generazioni, si devono aprire Case di Carità per far imparare ai giovani Arti e Mestieri"; Gesù, 24 novembre 1919, h. 21,30.

"Anch'io voglio essere la Protettrice della grande opera Casa di Carità Arti e Mestieri"; Maria SS., 6 gennaio 1920.