Discorso celebrativo del cinquantenario

B297-A9

dell'Unione in Perù e della Colonia Climatica

- Leandro Pierbattisti -

1. Saluto iniziale

Eccellenza, sig. Sindaco, Rev.di Sacerdoti, Fratelli, Signore e Signori qui convenuti, è un onore per me, ed una profonda gioia, rivolgere Loro il mio saluto per la Loro partecipazione a queste ricorrenze del nostro Istituto, ed è proprio la Loro partecipazione a contrassegnare l'importanza di questo momento.

Per cui sin d'ora esprimo la mia sincera riconoscenza.

2. Resa di grazie a Dio

I dati storici e gli elementi costitutivi degli Enti di cui celebriamo l'anniversario sono già stati autorevolmente ed efficacemente esposti dall'ing. David Sevillano Pacheco, responsabile di questa sede, nonché consigliere generale dell'Unione Catechisti e delegato di questa per l'America Latina.

E colgo l'occasione per esprimergli pubblicamente le felicitazioni del nostro Istituto e mie personali, con la più calorosa riconoscenza per la preziosa opera che svolge con passione e dedizione.

A me la gradita incombenza in primo luogo di rendere grazie a Dio, e poi di sottolineare gli aspetti carismatici, e di prospettare alcuni obiettivi per il futuro.

Come ho detto, dobbiamo rendere grazie alla divina Provvidenza, che ha consentito che in questa benedetta terra peruviana sorgesse l'Unione Catechisti.

Questa terra è benemerita sin dai primordi della storia e della civiltà per i suoi ordinamenti, le sue scoperte e le sue conquiste culturali, economiche, scientifiche e sociali nella gloriosa era degli Incas.

Successivamente il popolo peruviano si è efficacemente inserito nel progresso dell'epoca moderna conseguente all'incontro con la cultura europea.

Questa terra, segnalatasi nel nostro tempo quale fucina di idee e di iniziative anche nel campo sociale e religioso, ha accolto altresì mezzo secolo fa, attraverso l'Unione Catechisti, in seno alla Chiesa peruviana e in comunione agli Istituti in essa esistenti, un annuncio singolare ed una testimonianza originale, quella dell'amore a Gesù Crocifisso e a Maria Immacolata formulato nella secolarità, cioè l'esercizio di una catechesi, esplicata con la parola e con l'esempio nella quotidianità della vita e delle attività umane.

E come a conferma di tale secolarità, ad esso ha subito affiancato un'opera di promozione umana, anzi di genuina carità perché non disgiunta dalla catechesi, la Colonia climatica Pio XII° di Camanà, in cui ora ci troviamo.

3. Ringraziamento agli artefici delle opere.

Ma ringraziando la Provvidenza, tributiamo altresì la gratitudine verso coloro che sono stati gli strumenti di tale azione di grazia, cioè gli artefici dell'istituzione, in primo luogo i Fratelli delle Scuole Cristiane, che hanno colto la genialità dell'intuizione del ven. fr. Teodoreto, fondatore dell'Unione.

È sempre imbarazzante in tali circostanze celebrative riportare dei nomi, per il timore di incappare in omissioni.

Tuttavia non posso esimermi dal ricordare almeno gli iniziatori, fr. Felipe Maestro, Visitatore e fr. Ambrosio León, da lui incaricato di attuare l'Unione e l'avvio della Colonia.

Ma soprattutto il ringraziamento va rivolto ai primi Catechisti, che con la consacrazione della loro vita a Dio hanno realizzato e resa operante l'Unione in Perù.

Ed anche a questo riguardo mi corre l'obbligo di formulare almeno tre nomi, il compianto prof. Luis Ticona, primo responsabile della sede peruviana, il tra noi presente sig. Alfredo Perez, già suo segretario, e costante sostenitore della Colonia Climatica, che ha visto sorgere e che ha ininterrottamente seguito e il sig. Manuel Cuadros Cari, firmatario dell'atto di fondazione della Colonia.

E sempre per quanto in particolare riguarda il sostegno alla Colonia, devo formulare un appassionato ringraziamento al Comitato delle Dame, riunite dai Fratelli delle Scuole Cristiane in incontri di preghiera, ma altresì di aiuto economico all'opera incipiente.

L'attuazione dell'Unione in Perù è avvenuta nel 1958, cioè solo 11 anni dopo la Provida Mater Ecclesia, la costituzione istitutiva degli istituti secolari, per cui questa sede dell'Unione è tra le prime, se non la prima famiglia secolare di Arequipa, e ciò sulle tracce della sede originaria di Torino, che è stata tra i primi istituti secolari in assoluto nel mondo.

Ma sempre con riguardo alla data di fondazione, va osservato che questa è di appena 4 anni posteriore alla morte di fr. Teodoreto.

E poiché con la sede peruviana, e con quella eritrea istituita nel medesimo anno, l'Unione Catechisti ha assunto una dimensione mondiale, perché presente in tre continenti, possiamo affermare che è proprio grazie a questa sede che il disegno di fr. Teodoreto, di una istituzione di carattere universale - a realizzazione di quanto vaticinato sull' "Ordine che verrà" nei "detti" del servo di Dio fra Leopoldo, il sostenitore spirituale dell'Opera, - si è completato nei suoi termini essenziali.

4. Caratteri essenziali dell'Unione Catechisti. L' « Adorazione » al Crocifisso

Ma considerando nelle sue note specifiche la testimonianza che l'Unione Catechisti ha dato, e continua a dare in questa terra peruviana, possiamo sintetizzarle in due aspetti generale, quello della catechesi e quello della promozione umana, ma ambedue come manifestazione dell'amore a Gesù Crocifisso nel contesto secolare.

L'annuncio del Crocifisso ha uno strumento efficacissimo nella preghiera composta da fra Leopoldo, l'« Adorazione a Gesù Crocifisso », originariamente denominata anche « Adorazione alle cinque Piaghe », che possiamo considerare come la sorgente del movimento spirituale e carismatico proprio della nostra Unione.

Questa preghiera sviluppa in termini di intimità affettiva e di pietà popolare le vitali verità evangeliche sul Crocifisso, in cui vi è la rivelazione di Dio, e da cui ogni persona è attratta, come espressamente dichiarato nel vangelo di S. Giovanni, rispettivamente Gv 8,28; Gv 12,33

La stessa immagine dei foglietti di questa preghiera, rispondente ad una visione avuta da fra Leopoldo, esprime questi concetti.

Appare all'evidenza come questo strumento si presti efficacemente per una diffusione e una predicazione del Crocifisso anche secondo modalità secolari, cioè per le vie del mondo e attraverso le attività umane.

5. La catechesi. Consolidamento nella fede

L'annuncio catechistico è fondamentale anche nell'America Latina poiché in questo glorioso continente, in cui penso siano riposte le più efficaci speranze di sempre maggiore radicamento e di sviluppo del cristianesimo, e del cattolicesimo in particolare, è pur sempre di attualità condurre un'intensa opera di evangelizzazione, anche per premunirsi dagli influssi della secolarizzazione.

Questo processo laicista, benché non abbia assunto le dimensioni che riveste nell'occidente, tuttavia anche qui non manca di far sentire la sua presenza intesa a minare il fondamento religioso della cultura, della morale, più in generale della vita.

Si aggiunga il diffuso proselitismo operato da movimenti religiosi in contrapposizione alla Chiesa cattolica, per cui sussiste il rischio di far venir meno, o per lo meno attenuare il radicamento in Cristo, unico Maestro.

L'annuncio catechistico dell'Unione si esplica nelle parrocchie e nei gruppi di preghiera, ma ha il suo naturale campo di espressione nel mondo, come ho già detto, cioè nelle attività umane e negli ambiti urbani e rurali, nelle famiglie e nelle aggregazioni sociali, affinché la presenza di Gesù nel nostro tempo possa essere percepita come un fatto concreto, consueto, come una realtà imprescindibile.

Questa peraltro è la missione della Chiesa, che la nostra Unione, così come gli altri Istituti secolari, s'impegna ad assecondare e a realizzare, pur nella modestia dei suoi membri e dei suoi mezzi.

Ma quando vi sia l'autentico palpito d'amore, tale insufficienza viene superata, perché è Gesù che opera.

6. La Croce, unica speranza

Ispirandosi all'amore a Gesù Crocifisso, l'Unione intende contribuire a che le donne e gli uomini del nostro tempo avvertano la presenza di questo amore, che ha avuto la più alta espressione nel sacrificio salvifico della croce, e vi rispondano con la generosità del loro cuore.

L'annunzio di Gesù Crocifisso è apporto e consolidamento della speranza, in un mondo tanto travagliato; è rendere percettibile la formula che abitualmente abbiamo letto nelle raffigurazioni della passione: "Salve, o Croce, unica speranza".

È la condizione perché si continui a sperare, anche quando le nostre aspettative restano deluse, perché sappiamo che Gesù ha vinto il mondo, ci ama, e attratti da Lui siamo al sicuro.

Quanto questa consapevolezza abbia forte impatto nelle coscienze e anche nella vita sociale, ci è stato sottolineato dal Papa nella recente enciclica sulla speranza.

Giova al riguardo ricordare che il presidente laico di una nazione europea che va fiera della sua laicità, ha recentemente dichiarato in un discorso: "Un uomo che crede è un uomo che spera.

La Repubblica ha interesse a che molti uomini nutrano speranza".1

Professare Gesù Crocifisso è proclamare e confessare la fede in Lui, poiché, secondo le sue parole, già citate, ma giova ripeterle tanto sono dense di vita, è innalzato da terra che si rivela Dio ( Gv 8,28 ).

È dall'alto della croce che Gesù illumina le menti e anima le volontà degli uomini.

La ragione umana trova nel Crocifisso il suo sbocco finale e il suo acquietamento: già, la ragione, tanto invocata dai razionalisti, ma a nostro avviso in termini errati. Riteniamo che la ragione non c'entri niente con il razionalismo, che pretende di schiacciare la fede nell'irrazionale.

Come è stato detto, "il razionalismo c'entra con la ragione come la polmonite ai polmoni.

Soffoca la ragione".2

Da questa semplice annotazione intendo rilevare lo stile della catechesi dell'Unione, che abbraccia sia le semplici formulazioni che le più complesse questioni della dottrina e della morale, a seconda degli ambienti in cui opera.

7. La promozione umana nell'esercizio della carità

L'altro aspetto è quello della promozione umana, cioè dell'aiuto concreto ai bisognosi, attraverso le opere di carità, in tutte le circostanze in cui questa virtù fondamentale del cristianesimo debba essere prestata, ed anche in questo versante ci è di insegnamento Benedetto XVI°, con la sua prima enciclica, Deus caritas est, nella quale, dopo aver fissato i principi fondamentali e teologici della carità, espone i vari settori operativi in cui maggiormente emerge l'esigenza di vivere e praticare la carità, sollecitandone l'attuazione.3

Molti sono i settori in cui si è operato e si opera in tale direzione, ma due sono le iniziative basilari cui l'Unione ha dedicato tutti i suoi sforzi e le sue attenzioni: la colonia climatica Pio XII° di Camanà, e la Casa di Carità Arti e Mestieri di Arequipa.

8. La colonia climatica di Camanà

La Colonia Pio XII° celebra anche essa il suo 50° anniversario, perché è sorta pressoché contemporaneamente alla sede peruviana dell'Unione, quasi ad attestare l'inscindibile connessione tra la consacrazione a Gesù Crocifisso propria della nostra vocazione secolare, e l'impegno teso a rendere operante quest'amore tra i fratelli, nella catechesi e nell'aiuto nelle necessità materiali.

Ma la stessa Colonia è altresì una fusione della misericordia corporale e di quella spirituale, poiché in essa vengono accolti i ragazzi nel periodo estivo per una vacanza distensiva e corroborante nella spiaggia di Camanà, ma altresì per instillare loro, attraverso il catechismo, gli elementi fondamentali della dottrina e dell'etica cristiana, senza i quali non vi è autentica formazione dell'uomo e del credente.

In 50 anni ne sono passati di ragazze e ragazzi in questa Colonia!

Essa è stata testimone di pressoché due generazioni, dato che i primi beneficiati di tale attività ora sono sessantenni.

Non sono mancate le difficoltà e anche le traversie, gravissime per danni materiali quelle conseguenti al maremoto, ma grazie alla generosità di queste popolazioni la Colonia ha sempre prestato il suo salutare servizio ai ragazzi.

Già abbiamo ricordato la beneficenza delle Dame patrocinatrici di quest'Opera.

Confidiamo nella loro perseveranza e nella sensibilizzazione che, sono certo, continueranno ad apportare nelle comunità ecclesiali ed anche presso gli enti pubblici e privati, perché la Colonia possa prestare un servizio sempre più qualificato, e possibilmente più ampio, ai bambini e ai ragazzi della zona.

9. La Casa di Carità Arti e Mestieri

L'altra importante opera di promozione umana dell'Unione Catechisti, anche se più recente, è la Casa di Carità Arti e Mestieri.

Trattasi di un centro di formazione professionale, cioè di studio e di addestramento al lavoro, mirato ad impartire un'educazione e una cultura attraverso l'apprendimento di un mestiere, con la finalità di consentire uno sbocco occupazionale.

Quest'opera costituisce, con l'Unione Catechisti e con la spiritualità incentrata nell'Adorazione a Gesù Crocifisso, un punto cardine del messaggio spirituale e apostolico tramandatoci da fra Leopoldo e da fr. Teodoreto.

Essa ha per scopo la restaurazione delle Arti e dei Mestieri, cioè del lavoro e delle iniziative umane, nella Carità, cioè nell'amore di Cristo.

Si presenta pertanto come scuola di vita, come cultura basata sul lavoro, per conferire dignità ad ogni forma di attività.

Quindi la proposta della Casa di Carità, oltre alla valenza educativa, didattica e formativa che le è propria, si pone anche come progetto per impostare le stesse relazioni economiche e sociali sul piano della solidarietà che scaturisce dall'amore di Cristo.

A fronte di una concezione della società che configuri solo una struttura basata sullo scambio di interessi, attraverso i monopoli, le concorrenze e talora le lotte, sta emergendo la concezione della civiltà dell'amore.

Nel compendio della dottrina sociale della Chiesa del 2004 si dice, tra l'altro: "L'amore deve essere presente e penetrare tutti i rapporti sociali.

Specialmente coloro che hanno il dovere di provvedere al bene dei popoli alimentino in sé, e accendano negli altri, nei grandi e nei piccoli, la carità, signora e regina di tutte le virtù."4

Quanto questa dottrina salutare abbia avuto dei germi fecondi in questa terra peruviana è cosa nota.

Ora la Casa di Carità Arti e Mestieri sin dal 1920, anno della sua prima realizzazione a Torino, in Italia, si è innestata in questo filone provvidenziale, per dare il suo contributo ad coscienza dei giovani e nelle strutture sociali.

Da cinque anni tale attività è in atto anche qui ad Arequipa, con un'intensità ed una stile che fanno ben sperare per un'azione feconda di frutti di sviluppo per il futuro.

10. Prospettive nell'orientamento della Vª Conferenza dell'Episcopato Latinoamericano

Da quanto esposto ci sembra di potere ragionevolmente affermare che l'Unione Catechisti peruviana, pur nella sua modestia e con i limitati mezzi a sua disposizione, ha operato nella traccia degli orientamenti pastorali costantemente indicati dal magistero ecclesiastico, e per ultimo ribaditi dalla Vª Conferenza Generale dell'Episcopato Latino-americano e dei Caraibi.

Con la Colonia Climatica e con la Casa di Carità Arti e Mestieri abbiamo dato, e continuiamo a dare, la nostra umile risposta, per quanto è nelle nostre possibilità, all'appassionato appello del Papa nel discorso di apertura della Conferenza: "Come può la Chiesa contribuire alla soluzione degli urgenti problemi sociali e politici, e rispondere alla grande sfida della povertà e della miseria?".5

Ma con tali opere, e più in generale con tutta l'attività dell'Unione, ci inseriamo altresì nell'altro importante filone segnalato dal Papa, quello della formazione dei giovani e della pastorale vocazionale.6

Lo stesso carattere carismatico del nostro istituto, che sintetizziamo nella dizione "l'amore a Gesù Crocifisso", si pone in stretta aderenza al messaggio della Conferenza, che ha avuto come tema: "Discepoli e missionari di Gesù Cristo, affinché i nostri popoli in Lui abbiano vita."

È la conoscenza di Cristo e l'amore per Lui che ci consentono di avere la vita.

L'Adorazione a Gesù Crocifisso, il pio esercizio praticato e diffuso dall'Unione Catechisti, ci aiuta a cogliere il volto di Dio.

Per riferirci ancora alle parole del Papa: "..il Dio dal volto umano; è il Dio-con-noi, il Dio dell'amore fino alla croce."7

Come abbiamo già affermato - ma giova ripeterlo perché per noi è un punto focale - da questa Adorazione scaturisce e procede la nostra catechesi, cioè la finalità specifica della nostra Unione, quella catechesi che Benedetto XVI ha definito "un grande mezzo per introdurre il Popolo di Dio nel mistero di Cristo".8

11. Consacrazione laicale e familiare

Ma la catechesi si sostanzia della testimonianza di vita, e l'Unione Catechisti anche in questo si adegua alle esortazioni del Papa, poiché con la consacrazione a Dio dei suoi membri intende "ricordare ai fratelli e alle sorelle che il Regno di Dio è già arrivato; che la giustizia e la verità sono possibili se ci apriamo alla presenza amorosa di Dio nostro padre, di Cristo nostro fratello e Signore, dello Spirito Santo nostro Consolatore".9

E con la particolare specifica consacrazione dei suoi membri sposati essa opera perché la famiglia, "patrimonio dell'umanità", possa sempre essere, ancora riportando le parole del Sommo Pontefice, "scuola della fede, palestra di valori umani e civili, focolare nel quale la vita umana nasce e viene accolta generosamente e responsabilmente".10

L'ampiezza degli orizzonti proposti può farci apparire temerari?

Non lo credo, perché la garanzia della possibilità del loro perseguimento ci proviene dal desiderio di obbedire alle esortazioni del Papa, in adempimento degli obiettivi della Conferenza Generale dell'Episcopato Latinoamericano e dei Caraibi, che in definitiva concernono lo stesso nostro essere cristiani.

12. L'Unione catechisti peruviana, porta aperta all'America latina, sotto la protezione dell'Immacolata

Certo che è fondamentale che l'Unione catechisti peruviana resti sempre coerente alla sua natura e alle sue finalità, e i risultati non potranno mancare, se questa sarà la volontà di Dio.

D'altra parte, anche su un piano più generale, con riguardo allo sviluppo dell'Istituto, non mancano segni confortanti, che preannunciano nuovi eventi.

Questa sede di cui celebriamo il 50°, è una porta aperta per la presenza dell'Unione Catechisti in altri Paesi dell'America latina.

Nostri catechisti stanno già operando in Bolivia.

Abbiamo avuto contatti con alcuni giovani in San Paolo in Brasile.

Anche il ramo femminile dell'Istituto si sta consolidando, per assumere una costituzione autonoma.

Poniamo queste iniziative e queste aspettative sotto la protezione di Maria Immacolata, contitolare dell'Unione, per l'intercessione dei nostri santi Fondatori, il ven. fr. Teodoreto, il servo di Dio fra Leopoldo Musso, e naturalmente S. G. B. de La Salle, alla cui spiritualità fr. Teodoreto ci ha sollecitato di fare costante riferimento.


1 Discorso del presidente francese, Nicolas Sarkozy, del 20 dicembre '07, in San Giovanni in Laterano a Roma.

2 Cfr. Renato Farina, su "Libero" del 23. 12. '07.

3 Per un esame approfondito di tale enciclica con riguardo al grado di consapevolezza della basilarità della carità nella comunità ecclesiale, con diretto riferimento alla stesso concetto di Dio, alla Rivelazione e alla missione dei fedeli, si segnala il libro di Giuseppe Pollano "La Chiesa è Carità – La rivelazione dell'amore nell'enciclica di Benedetto XVI" - Edizioni Studium – Roma.

4 Cfr. lo sviluppo di tale dottrina nell'op. cit. La Chiesa è Carità.

5 Discorso di S.S. Benedetto XVI nella sessione inaugurale, nel santuario dell'Aparecida, il 13 maggio 2007, cap. 4 – I problemi sociali e politici.

6 Discorso cit., cap. 5 – I giovani e la pastorale vocazionale.

7 Discorso cit., cap. 3.

8 Discorso cit., cap. 3.

9 Discorso cit., cap. 5 – Religiosi, religiose e consacrati.

10 Discorso cit., cap. 5 – La famiglia.