La Croce, centro della Rivelazione

B298-A1

S.S. Benedetto XVI - da "Introduzione al Cristianesimo"1

La croce è rivelazione.

Essa non ci rivela una cosa qualsiasi, bensì Dio e l'uomo.

Ci svela chi Dio è e come l'uomo è.

Nella filosofia greca ne abbiamo un singolare presentimento: l'immagine del giusto crocifisso, descrittaci da Platone.

Il grande filosofo si chiede, nella sua opera sullo Stato, come dovrebbe andare, in questo mondo, a un uomo veramente giusto.

E giunge alla conclusione che la giustizia di un uomo sarebbe davvero perfetta e provata solo allorché egli assumesse la sembianza dell'ingiustizia, perché soltanto allora sarebbe evidente che egli non segue l'opinione degli uomini, ma cerca la giustizia unicamente per se stessa.

Sicché, seconde Platone, il vero giusto deve essere in questo mondo un misconosciuto e perseguitato; anzi, Platone non esita a scrivere: « Direte quindi che, stando cosi le cose, il giusto verrà flagellato, torturato, gettato in catene, accecato col ferro rovente, e infine, dopo tutto questo scempio, finirà per esser crocifisso … ».2

Questo brano, scritto ben 400 anni avanti Cristo, continuerà a commuovere un cristiano.

Partendo dalla serietà del pensiero filosofico, qui si presagisce che il perfetto giusto, nel mondo, sarà il giusto crocifisso; si ha come un presentimento di quella rivelazione dell'uomo che si attua sulla croce.

Il fatto che il vero Giusto, allorché apparve, sia diventato il Crocifisso, colui che dalla giustizia fu consegnato alla morte, ci dice implacabilmente chi sia l'uomo.

Guardati come sei, o uomo: incapace di sopportare il giusto, al punto che colui che ama veramente viene trattato da pazzo, da fallito, da ripudiato.

Ingiusto al punto da avere continuamente bisogno dell'ingiustizia altrui per sentirti scusato, al punto di non potere tollerare il giusto che sembra strapparti di mano questa scusa.

Ecco quello che sei!

L'evangelista Giovanni ha riassunto tutto ciò nell'« Ecce homo » ( Ecco l'uomo! ) di Pilato, che vuol dire appunto questo: ecco come è l'uomo.

Questo è l'uomo. La verità dell'uomo è la sua mancanza di verità.

La parola del salmo, « ogni uomo è inganno », ( Sal 116,11 ) uno che vivrebbe in qualche modo contro la verità, svela già come stiano realmente le cose con l'uomo.

La verità dell'uomo è di andare continuamente contro la verità; il giusto crocifisso è quindi lo specchio messo davanti all'uomo, nel quale egli si vede spietatamente riflesso.

La croce, pero, non rivela soltanto l'uomo, ma rivela anche Dio: ecco Dio, tale da identificarsi con l'uomo, fin nel profonde di questo abisso, tale da salvarlo nell'istante stesso in cui lo giudica.

Nell'abisso del fallimento umano si rivela l'abisso ancora più insondabile dell'amore divino.

La croce è quindi veramente il centro della Rivelazione, una rivelazione che non ci svela qualche massima sinora a noi ignota, ma noi stessi, rivelando noi davanti a Dio e rivelando Dio in mezzo a noi.


1 Joseph Ratzinger, Introduzione al Cristianesimo, Queriniana Brescia, pagg. 282-283

2 Platone, Politeja II, 361 e-362a