Programma Santo Natale 2012 al Centro di Ivrea  

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In occasione delle prossime festività natalizie, su indicazione della nostra Direzione generale e in accordo con la Direttrice Elena Viretto, abbiamo deciso di coinvolgere i ragazzi in un progetto che a partire dal 3 dicembre ci condurrà sino a Natale.

Il giorno 20 dicembre don Davide Smiderle1 celebrerà per noi, nella Chiesa del Sacro Cuore a San Grato, alle ore 10,30, una messa in cui i ragazzi saranno protagonisti sia attraverso le letture sia con i canti.

Tutto questo sarà preparato grazie anche alla collaborazione di un amico, Marco Cosentino, musicista che verrà due volte a scuola per aiutare i ragazzi nella parte musicale.

Non si chiederà loro nulla di impossibile, se non la preparazione di qualche canto natalizio tipico della liturgia cristiana.

Don Davide, invece, sarà da noi l'11 dicembre per presentare ai ragazzi il progetto e per prepararli al percorso che avrà come suo punto conclusivo la Santa Messa.

In ogni classe, nei primi giorni di dicembre, sarà affisso un calendario dell'avvento e ogni giorno un ragazzo scriverà un suo pensiero, in forma anonima, in cui si impegnerà a migliorare qualcosa di sé che in quest'anno o periodo più recente non è stato molto positivo.

Tutte le buone intenzioni degli allievi e magari anche degli insegnanti saranno riviste insieme giovedì 20 al pomeriggio quando due lettrici, amiche di Casa delle Donne e nostre, ci intratterranno con la lettura di un brano tratto dal Canto di Natale di Dickens.

Quest'opera letteraria, simbolo per eccellenza del cambiamento possibile, del miglioramento interiore funzionerà da trait d'union tra mondo religioso e morale laica.

Del resto il tema di fondo scelto a Torino da don Marco Ghezza2 per il Natale 2012 è quello dell'accoglienza ( le letture della Santa Messa del 20 saranno scelte da lui alla luce di questa tematica e saranno uguali per tutti i Centri ), nel senso sì di accogliere Gesù che nasce a Natale dentro di noi, ma anche di accoglienza dell'altro e di accoglienza delle buone intenzioni che possono condurre ad un vero cambiamento interiore.

Per questo Dickens letterariamente mi è sembrato perfetto.

La tradizione ormai consolidata di alcuni Centri di organizzare qualcosa di più profondo per il Natale che non si risolva nella solita festa l'ultimo giorno prima delle vacanze, senza tuttavia privare i ragazzi di questa parte più ludica, che comunque ci potrà essere, ci è parso un ottimo modo per farci degli auguri veri.

Confido della collaborazione di tutti perché questo possa essere un momento di grande unione.

Cristina Bocca3


1 Responsabile della pastorale giovanile della Diocesi di Ivrea

2 Delegato della Diocesi di Torino per la Casa di Carità

3 Referente di pastorale del Centro di Ivrea