Assemblea del 7 giugno 2014

B329-A2

Silvia Olivetti presidente dell’Associazione, succede a Danilo Prandelli

Sciogliendo la riserva del precedente bollettino,in cui ci siamo limitati a dare la notizia dell’elezione, riportiamo le relazioni dell’Assemblea, per informare sull’attività di questa provvidenziale opera caritativa ed educativa.

Interventi formativi di Moccia e di fr. Egidio

Alle ore 16, presso il Centro Andrea in Torino, via Guinizelli 4/a, si è tenuta l’Assemblea dei Soci.

É stata presieduta, per designazione dei presenti, da Vito Moccia, il quale ha chiamato a fungere da segretaria la sig.ra Irene Sesana in Moccia.

Il presidente apre la seduta, dopo la preghiera “Adorazione a Gesù Crocifisso”, con una sintetica relazione sul carisma dell’Opera ( sotto riportata ).

Prende quindi la parola fr. Egidio, per esporre l’attività svolta nell’anno di servizio, da settembre 2013 al corrente mese del 2014, con sincero e commosso ringraziamento a quanti hanno operato, ricordando altresì l’attività formativa ed educativa per i giovani stranieri nel giovedì pomeriggio, ma esprimendo una gratitudine tutta speciale al dr. Prandelli per quanto ha svolto e realizzato nei sei anni della sua presidenza.

Relazione del presidente uscente

Ed è appunto il dr. Danilo Prandelli, presidente uscente dell’Associazione, a prendere la parola per svolgere la sua relazione, con presentazione e illustrazione della situazione economica del 2013, evidenziando il momento difficile che attraversiamo, per le spese e la carenza di offerte, in attesa di ricevere gli aiuti promessi dalla Compagnia S. Paolo e dall’Ufficio Pio di questa.

Ha enumerato tutte le pratiche espletate nel sessennio della sua presidenza, per determinare la posizione giuridica della sede ove opera l’Associazione, il cui stabile era di proprietà dell’Ufficio Chiese della Arcidiocesi, mentre il terreno è di proprietà del comune di Torino.

La situazione attuale, a seguito delle trattative intercorse, risulta la seguente: avendo rinunciato la Diocesi alla proprietà del fabbricato, questo appartiene al Comune, che però lo affitta alla Messa del Povero per 6 anni, con possibilità di rinnovo, al canone annuale di € 420,00 annui ( essendo il Comune obbligato ad esigere una seppur contenuta pigione ).

La manutenzione ordinaria e straordinaria, e tutte le altre spese accessorie, restano a carico dell’Associazione, e tra queste vanno ricordate quelle sostenute nel 2008, in occasione della ristrutturazione di alcuni locali.

Il dr. Prandelli non ha mancato, nel suo saluto, di ripercorrere con commozione tutto il servizio da lui espletato per l’Opera sin dal 1998, quando gestì per vari anni, con alcuni Volontari presenti nella assemblea, una continua assistenza agli emigrati, tutti i pomeriggi dalle ore 14,00 alle 18,00, e talora anche la notte, facendo del Centro una Famiglia aperta a tutti, realizzando in anticipo un servizio prestato da vari Enti, e raccomandato da Papa Francesco.

In questo servizio diede un grande apporto, costante e silenzioso, il compianto prof. Mario Baldin, esempio di amore quotidiano disinteressato.

V.M.

Altri interventi

Una calorosa ovazione dell’Assemblea, e con alzata di mano unanime, ha approvato le relazioni, ed ha espresso il ringraziamento ma anche la commozione per l’opera prestata dal dr. Prandelli.

Ha preso quindi la parola il rag. Roberto Bianco, rilevando con forza la necessità di bene determinare le varie funzioni degli operatori della Messa del Povero, di integrare gli organi sociali e di procedere alla scelta dei candidati tenendo conto delle varie occorrenze dell’Opera, e a tale scopo ha presentato un progetto organizzativo, quale ordine del giorno da sottoporre al Consiglio che sarà eletto.

Interviene quindi il dr. Luca Peuto, con una generosa espressione di ringraziamenti alla presidenza e ai vari operatori, ma altresì con la raccomandazione che il bilancio finanziario sia reso noto ai Soci anche nel corso della gestione, per lo meno a metà esercizio.

Votazioni

Si passa quindi all’elezione dei Consiglieri, dei Probiviri e dei Revisori, con i seguenti risultati:

Consiglio: Roberto Bianco 25 voti, Silvia Olivetti 23, Andrea Ronco 23, Piero Cavaglià 22, Gianluca Garelli 18, Filomena Tutolo 18, Stefano Migliore 15, Paolo Ruà 13, Gentian Gavoci 12, Francesco Daniele 3.

Probiviri: Fr. Egidio, Marco Cavaglià, Vito Moccia, Luca Peuto, Leandro Pierbattisti.

Revisori: Alberto Cesa, Paolo Guglierminotti, Andrea Verrastro.

I Consiglieri si impegnano nella stessa sera a nominare il Presidente e ad assegnare le mansioni tra di essi, in applicazione dell’ordine del giorno di Bianco.

La neo Presidente Silvia Olivetti tra i Consiglieri Roberto Bianco e Andrea Ronco

Riunione del nuovo Consiglio e nomina di Silvia Olivetti a Presidente

In applicazione dell’impegno assunto in Assemblea, nella stessa giornata si è riunito il Consiglio, e ha eletto all’unanimità a Presidente Silvia Olivetti.

Inoltre ha proceduto alla assegnazione delle varie mansioni tra i Consiglieri.

La S. Messa domenicale

Discorso iniziale di Vito Moccia

La circostanza di essere chiamato a presiedere questa assemblea penso sia dovuta al fatto che io sono uno dei Catechisti più anziani dell’Unione, per cui questo incarico, mentre mi onora, attesta il legame della Vostra benemerita Opera con l’Istituto fondato da fr. Teodoreto con l’assistenza di fra Leopoldo, il che è senza dubbio una caratteristica fondamentale che deve perdurare, pur nell’autonomia dell’Associazione.

Attraversiamo un periodo di ripensamento e forse di ristrutturazione delle nostre Opere, naturalmente nella prospettiva di una crescita, a Dio piacendo.

E anche tra di Voi vi è questo fermento costruttivo.

Mi è stato gentilmente dato dal rag. Bianco il suo studio sulla natura e sulle funzioni della Messa del Povero, e gliene sono profondamente grato.

Vi è un’ampia esposizione degli incarichi e delle incombenze per l’ottimale andamento della gestione e dell’andamento delle Vostre attività, e in questo formulo tutto il mio apprezzamento.

Mi sia consentito solo di esprimere il mio modesto parere sulle questioni – pure trattate nel suddetto studio – che stanno a valle e a monte, per così dire, della Vostra attività.

Giustamente si sottolinea come la Messa del Povero abbia tra le sue caratteristiche più benemerite quella della confluenza di più Congregazioni ed Istituti nella conduzione dell’attività, in definitiva nell’esercizio della carità spirituale e corporale.

Questo è vero.

Ma non dobbiamo dimenticare che non contrasta con questa solidale collaborazione, la specifica natura basilare dell’Istituto, che ha il suo contrassegno nello stesso Diario di fra Leopoldo, e penso sia opportuno riportarne il passo, anche se abbreviato.

Il giorno 16 settembre 1918, Fra Leopoldo aveva scritto nel suo Diario: “I giovani della pia Unione, pieni di zelo per amor di Dio e del prossimo, domandano di andare a visitare i poveri, i sofferenti e, per quanto potranno, soccorrerli.

Venuto da me, verso le ore 5 del pomeriggio, fr. Teodoreto mi parlò di tale domanda e mi disse di pregare il Signore perché si degni di consigliarci ciò che dobbiamo fare.

( … ) Gesù mi disse: « Io non voglio che i giovani vengano trascurati per fare un altro bene; ma compiuta la loro educazione nella pietà e nella via del Cielo, e finito il santo esercizio per la formazione dei giovani Catechisti, facciano pure opere di carità come quella di aiutare il prossimo nell’anima e nel corpo; tutto serve per accumulare un bel corredo per l’eterna felicità celeste.1

Questo testo è un po’ come l’investitura dell’intervento della Unione Catechisti nella Messa del Povero, cui è seguita tutta l’opera svolta da fr. Teodoreto, da altri Fratelli, segnatamente fr. Gustavo e tanti Catechisti.

Uno dei contrassegni caratteristici di questa presenza, è la recita dell’ Adorazione a Gesù Crocifisso, e per questa via penso siate tutti intenzionati a perseverare nel cammino.


1 Da “Nella intimità del Crocifisso”, di fr. Teodoreto, edizione 1984, pag 238.