Venite e vedrete

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Per camminare nella fede

Le domande della vita

Le grandi decisioni, nella vita di ciascuno, fanno leva su punti forza, su convinzioni maturate accanto a persone che ci hanno permesso di costruire una personalità serena e coerente.

È così anche per la nostra personalità cristiana: essa germoglia, cresce e agisce, non solo per le nostre forze, ma per le energie di salvezza che Dio ci comunica nel suo Spirito, attraverso le celebrazioni sacramentali nella Chiesa.

- Le celebrazioni liturgiche della Chiesa, i sacramenti della vita cristiana, costituiscono punti forza su cui costruisci la tua vita?

- Come è possibile vivere in maniera più consapevole e attiva le celebrazioni liturgiche?

- Quale serenità e gioia, personale e comunitaria, riesci a sperimentare e vivere nella festa cristiana della domenica?

- Come la domenica, giorno del Signore, diventa forza e luce per la quotidianità dei giorni feriali?

- Quale spazio occupa la preghiera all'interno delle tue giornate?

- Ci sono momenti in cui condividi l'esperienza della preghiera assieme agli altri?

L'ascolto della Parola

"Vi esorto, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale.

Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto". ( Rm 12,1-2 )

La voce della Chiesa

"Tutto quello che il Figlio di Dio ha fatto ed insegnato per la riconciliazione del mondo, non lo conosciamo soltanto dalla storia delle sue azioni passate, ma lo sentiamo anche nell'efficacia di ciò che egli compie al presente.

È lui che, come è nato per opera dello Spirito Santo da una vergine madre, così rende feconda la chiesa, sua sposa illibata, con il soffio vitale dello stesso Spirito, perché mediante la rinascita del battesimo, venga generata una moltitudine innumerevole di figli di Dio.

Di costoro è scritto: "Non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati" ( Gv 1,3 ).

È in Lui che, eliminando ogni discriminazione di popoli, e radunando tutti da ogni nazione, forma di tante pecorelle un solo gregge santo …

Partecipi della sua passione sono non solo i martiri forti e gloriosi, ma anche i fedeli che rinascono, e già nell'atto stesso della loro rigenerazione.

È questo il motivo per cui la Pasqua viene celebrata, secondo la legge, negli azzimi della purezza e della verità: la nuova creatura, getta via il fermento della sua malvagità e si inebria e si nutre del Signore stesso.

La nostra partecipazione al corpo e al sangue di Cristo non tende ad altro che a trasformarci in quello che riceviamo, a farci rivestire in tutto, nel corpo e nello spirito, di colui nel quale siamo morti, siamo stati sepolti e siamo risuscitati". ( S. Leone Magno, Discorsi sulla passione, 12 )

Il dialogo della preghiera

"O Dio, potenza immutabile e luce che non tramonta, volgi lo sguardo alla tua Chiesa, ammirabile sacramento di salvezza, e compi l'opera predisposta nella tua misericordia: tutto il mondo veda e riconosca che ciò che è distrutto si ricostruisce, ciò che è invecchiato si rinnova e tutto ritorna alla sua integrità, per mezzo del Cristo, che è principio di tutte le cose.

Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen".

( Messale Romano, Veglia pasquale, Orazione dopo la settima lettura )

L'incontro con i testimoni

Francesco di Paola

Nacque a Paola in Calabria il 27 marzo 1416.

Giovanissimo si ritirò a vita eremitica.

La sua esperienza, segnata dalla solitudine, dal lavoro manuale, dalla preghiera e dall'ascesi, divenne subito un polo di attrazione per tante persone.

Iniziò così da parte del giovane eremita un apostolato di accoglienza, che gli meritò la fiducia della gente.

Divenne depositario dei loro problemi e, soprattutto, interprete del desiderio di giustizia e di liberazione di tanti oppressi.

Per questo apostolato di accoglienza arrivarono a Paola i primi seguaci, che diedero inizio con lui all'Ordine dei Minimi.

Arricchito da Dio del dono dei miracoli, nel 1483 venne chiamato in Francia dal re Luigi XI, il quale, gravemente ammalato, desiderava da lui la guarigione.

La permanenza oltralpe lo rese protagonista delle vicende politiche, sociali e religiose del tempo.

Si impegnò in prima persona, su mandato del Papa, per i problemi della pace in Europa, mentre il suo stile di vita lo pose al centro del movimento riformatore del tempo.

Morì a Tours il 2 aprile 1507.

Il suo Ordine, che si compone di frati, monache e laici secolari, vive nella Chiesa il carisma della penitenza quaresimale.

La sua Regola è stata definita da Giulio II: "Luce che illumina i penitenti"

"Fratelli, amate Dio con tutto il cuore e, col gusto proprio delle cose celesti, sciogliete a lui canti di lode per tutti i benefici che vi ha elargiti.

Vi esorto e vi prego di essere prudenti e diligenti circa la salvezza dell'anima vostra.

Correggetevi e pentitevi dei vostri peccati passati, poiché Dio vi aspetta a braccia aperte.

Convertitevi sinceramente, modificando le vostre abitudini di vita.

Vivete in modo di ricevere la benedizione del Signore.

Fate frutti degni di conversione e progredite sempre di bene in meglio.

Tenete sempre il cuore in alto e non cercate le vanità della terra, che passano fugaci come l'ombra.

Felici, infatti, sono coloro che si studiano di avere una vita virtuosa piuttosto che longeva e la coscienza monda piuttosto che la cassa piena di quattrini.

Pensate e agite sempre mettendovi dal punto di vista di Dio, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Amate la verità, che confonde ogni cattiveria, e fuggite il troppo parlare, che non può mai essere esente da colpa.

Praticate la giustizia e non calpestate mai nessuno.

Siate benigni, modesti ed esemplari.

Perdonatevi scambievolmente fino al punto da dimenticare il torto ricevuto.

Fate tutto in carità! Non stancatevi di applicarvi alla preghiera, perché grande è la forza della pura e assidua orazione dei giusti.

Essa è come un fedele messaggero che compie il suo mandato, giungendo là dove non può arrivare la carne.

Siate sempre perseveranti nel bene, perché la corona viene data in premio solo al perseveranti". ( Dalle Lettere e dalla Regola )

La professione della fede

"Maestro che cosa devo fare?"

"È giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in Spirito e verità" ( Gv 4,23 ).

"La liturgia è il culmine verso cui tende l'azione della Chiesa e, insieme, la fonte da cui promana tutta la sua virtù" ( Sacrosanctum Concilium, 10 ).

- La comunità cristiana mediante la liturgia continua ad esercitare la missione sacerdotale di Gesù Cristo, rende ogni uomo partecipe di questa missione e lo inserisce pienamente nel mistero stesso di Dio.

- I sacramenti sono gesti di Gesù, che rinnovano oggi nella Chiesa la realtà della salvezza come pienezza di vita.

- Per mezzo del Battesimo gli uomini, ottengono la remissione di tutti i peccati e sono liberati dal potere delle tenebre; rinascendo dall'acqua e dallo Spirito Santo diventano nuova creatura e vengono chiamati figli di Dio; incorporati a Cristo, sono costituiti in popolo di Dio.

- La Confermazione perfeziona la grazia battesimale: il dono dello Spirito santo ci radica più profondamente nella filiazione divina, ci incorpora più saldamente a Cristo, ci lega maggiormente alla Chiesa, ci dona la forza per essere testimoni con la parole e le opere.

- La parola di Gesù ci svela il senso profondo dell'Eucaristia: "Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.

Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno …

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna … dimora in me e io in lui" ( Gv 6,51.54.56 ).

- "Con il sacramento della Riconciliazione otteniamo dalla misericordia di Dio il perdono: Dio ci perdona singolarmente, ma sempre nella Chiesa e tramite la carità, l'esempio e la preghiera della Chiesa stessa" ( Lumen gentium, 11 ).

- "Ricordando ( … ) i misteri della redenzione, ( la Chiesa ) apre ai fedeli le ricchezze delle azioni salvifiche e dei meriti del suo Signore, così che siano resi in qualche modo presenti in ogni tempo, perché i fedeli possano venirne a contatto ed essere ripieni della grazia della salvezza" ( Sacrosanctum Concilium, 102 ).

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