Sarete miei testimoni

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Un canto a Dio salvatore e creatore

Sotto il regno di Davide il popolo di Israele occupava ormai saldamente la terra di Canaan.

Il Signore Dio che ha parlato ad Abramo e a Mosè, ha mantenuto le sue promesse.

In famiglia i ragazzi imparavano i racconti delle grandi opere di Dio, che si tramandavano di padre in figlio.

Il popolo di Israele ricordava soprattutto il tempo in cui il Signore Dio lo aveva liberato dalla schiavitù dell'Egitto e nel deserto aveva fatto con i padri il patto dell'alleanza.

Questi avvenimenti venivano celebrati ogni anno nella festa della Pasqua.

Vi erano inoltre tradizioni comuni ai popoli vicini: i beduini del deserto, gli egiziani, gli abitanti della Mesopotamia.

Tali racconti parlavano dell'origine dei primi uomini e di giardini meravigliosi ove sorgeva l'albero della vita.

( Leggi Gen 2,4-25 )

In occasione dei pellegrinaggi ai santuari della sua terra, Israele celebrava la bontà e la misericordia di Dio e lo ringraziava per i grandi benefici ricevuti.

"Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio ti darà in eredità, pronuncerai queste parole davanti al Signore tuo Dio: Mio padre era un arameo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa.

Gli egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù.

Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione.

Il Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente e con braccio teso, e ci condusse in questo luogo e ci diede questo paese, dove scorre latte e miele.

Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato.

Le deporrai davanti al Signore tuo Dio e ti prostrerai davanti al Signore tuo Dio".

( Leggi Dt 26,1-11 )

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