Catechismo della Chiesa Cattolica

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III. Cristo ha offerto se stesso al Padre per i nostri peccati

606 Tutta la vita di Cristo è offerta al Padre

Il Figlio di Dio « disceso dal cielo non per fare » la sua « volontà ma quella di colui che » l'ha « mandato » ( Gv 6,38 ), « entrando nel mondo dice: … Ecco, io vengo … per fare, o Dio, la tua volontà …

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Ed è appunto per quella volontà che noi siamo stati santificati, per mezzo dell'offerta del Corpo di Gesù Cristo, fatta una volta per sempre » ( Eb 10,5-10 ).

Dal primo istante della sua Incarnazione, il Figlio abbraccia nella sua missione redentrice il disegno divino di salvezza: « Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera » ( Gv 4,34 ).

Il sacrificio di Gesù « per i peccati di tutto il mondo » ( 1 Gv 2,2 ) è l'espressione della sua comunione d'amore con il Padre: « Il Padre mi ama perché io offro la mia vita » ( Gv 10,17 ).

« Bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato »
( Gv 14,31 ).

607 Questo desiderio di abbracciare il disegno di amore redentore del Padre suo anima tutta la vita di Gesù ( Lc 12,50; Lc 22,15; Mt 16,21-23 ) perché la sua Passione redentrice è la ragion d'essere della sua Incarnazione: « Padre, salvami da quest'ora?

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Ma per questo sono giunto a quest'ora! » ( Gv 12,27 ).

« Non devo forse bere il calice che il Padre mi ha dato? » ( Gv 18,11 ).

E ancora sulla croce, prima che tutto sia compiuto, ( Gv 19,30 ) egli dice: « Ho sete » ( Gv 19,28 ).

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