Catechismo della Chiesa Cattolica

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I. La Confermazione nell'Economia della Salvezza

1290 Due tradizioni: l'Oriente e l'Occidente

Nei primi secoli la Confermazione costituisce in genere una celebrazione unica con il Battesimo, formando con questo, secondo l'espressione di san Cipriano, un « sacramento doppio ».

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Ma il moltiplicarsi, tra le altre cause, dei Battesimi di bambini, e questo in qualsiasi periodo dell'anno, e la crescita numerica delle parrocchie ( rurali ), che ampliava le diocesi, non permettono più la presenza del vescovo a tutte le celebrazioni battesimali.

In Occidente, poiché si preferisce riservare al vescovo il portare a compimento il Battesimo, avviene la separazione temporale dei due sacra menti.

L'Oriente ha invece conservato uniti i due sacramenti, così che la Confermazione è conferita dal presbitero stesso che battezza.

Questi tuttavia può farlo soltanto con il « crisma » consacrato da un vescovo.99

1291 Una consuetudine della Chiesa di Roma ha facilitato lo sviluppo della prati ca occidentale: la duplice unzione con il sacro crisma dopo il Battesimo.

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La prima unzione, compiuta dal sacerdote sul neofita, al momento in cui esce dal lavacro battesimale, è portata a compimento da una seconda unzione fatta dal vescovo sulla fronte di ogni neo-battezzato.100

La prima unzione con il sacro crisma, quella data dal sacerdote, è rimasta unita al rito del Battesimo: significa la partecipazione del battezzato alle funzioni profetica, sacerdotale e regale di Cristo.

Se il Battesimo viene conferito ad un adulto, vi è una sola unzione post-battesimale: quella della Confermazione.

1292 La pratica delle Chiese orientali sottolinea maggiormente l'unità dell'iniziazione cristiana.

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Quella della Chiesa latina evidenzia più nettamente la comunione del nuovo cristiano con il proprio vescovo, garante e servo dell'unità della sua Chiesa, della sua cattolicità e della sua apostolicità, e, conseguentemente, il legame con le origini apostoliche della Chiesa di Cristo.

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99 Corpus Canonum Ecclesiarum Orientalium, 695, 1; 696, 1
100 Sant'Ippolito di Roma, Traditio apostolica, 21