Direttorio ecumenico

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Parte prima

Proemio

1. "La cura di stabilire l'unione riguarda tutta la Chiesa, sia i fedeli che i pastori, ed ognuno secondo la propria virtú!" ( UR 5 ).

Per promuovere e dare una guida a questa sollecitudine per l'unione, viene ora pubblicato il direttorio ecumenico, affinché quanto è stato promulgato nei decreti del concilio Vaticano II, possa essere meglio applicato nell'intera Chiesa cattolica.

Tutto questo inoltre deve essere fedelmente eseguito secondo la mente della Chiesa.

"Infatti l'azione ecumenica non può essere se non pienamente e sinceramente cattolica, cioè fedele alla verità che abbiamo ricevuto dagli apostoli e dai padri, e consona con la fede che la Chiesa cattolica ha sempre professato, e insieme tendente a quella pienezza, con la quale il Signore vuole che cresca il suo corpo nel corso dei secoli" ( UR 24 ).

2. Salvi restando i diritti dei patriarchi con i loro sinodi, e tenuto conto di tutte le circostanze, spetta alla Sede apostolica e ai vescovi determinare il modo concreto di agire in materia ecumenica, come piú volte viene affermato nel decreto "Sull'ecumenismo".

In questa materia si deve usare la dovuta prudenza affinché il movimento ecumenico stesso non resti danneggiato ed i fedeli non subiscano detrimento spirituale a causa del pericolo di un falso irenismo o indifferentismo.

Questa prudenza pastorale risulterà tanto piú efficace quanto piú ampia e piú solida sarà la preparazione dei fedeli circa la dottrina e la tradizione autentica sia della Chiesa cattolica come delle chiese o comunità separate.

Infatti gli eventuali pericoli e danni saranno piú facilmente evitali per mezzo di questa esatta conoscenza delle dottrine e delle tradizioni anziché con una certa ignoranza fondata nel falso timore di accettare quegli aggiornamenti che secondo la mente e i decreti del Concilio Vaticano II sono necessari per ogni vero rinnovamento della Chiesa.

Il movimento ecumenico incomincia appunto da quel rinnovamento con cui la Chiesa esprime in modo piú pieno e piú perfetto la verità e la santità trasmesse da Cristo nostro Signore.

Ogni fedele, come membro della Chiesa è tenuto a partecipare a questo rinnovamento nella verità e nella santità, affinché cresca nella fede, nella speranza e nella carità e con la propria vita cristiana nella Chiesa renda testimonianza a Dio e al salvatore nostro Gesú Cristo.

Poiché inoltre questo movimento è sorto per l'impulso dello Spirito santo, le seguenti direttive vengono proposte con l'intenzione ed in maniera che siano di aiuto ai vescovi per l'applicazione del decreto sull'ecumenismo "senza che sia posto alcun ostacolo alle vie della provvidenza e senza che si rechi pregiudizio ai futuri impulsi dello Spirito santo" ( UR 24 ).

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