Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis

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X - Gli studi letterari e scientifici

65. È necessario che gli alunni, prima di accedere agli studi specificamente ecclesiastici, abbiano condotto a termine i normali studi secondari ( cfr n. 16 ) nella misura richiesta in ciascuna nazione per l'ammissione agli studi accademici, ed abbiano possibilmente ottenuto il titolo civile corrispondente.162

66. Sia prima che durante i corsi di filosofia ( come è stato indicato al n. 60 ) bisognerà ovviare alle eventuali lacune che si riscontrassero nei candidati al sacerdozio al termine degli studi secondari circa materie per essi necessarie ( come può essere ad esempio, un'adeguata conoscenza del latino secondo il permanente desiderio della Chiesa ).163

Struttura e programma di tali opportune discipline integrative dovranno essere indicati nella « Ratio institutionis sacerdotalis ».

67. Gli alunni imparino altresì quelle lingue ( oltre alla lingua nazionale ) che siano necessarie o utili per il futuro ministero pastorale, tenendo conto anche dei relativi programmi delle scuole statali.164

Venga anche insegnato un modo di esprimersi adatto agli uomini di oggi, come anche l'arte - davvero necessaria per i sacerdoti - di parlare, di scrivere e di penetrare la natura dei problemi.

Sia inoltre data agli alunni una conveniente formazione musicale.

Per quanto riguarda la musica sia sacra che profana.165

68. Poiché nella società d'oggi la mentalità corrente degli uomini è influenzata e ispirata non soltanto dai libri e dai maestri ma sempre più largamente dai mezzi audiovisivi, è sommamente necessario che i sacerdoti sappiano usarli bene, non restando passivi di fronte a tali mezzi, ma sempre capaci di giudizio critico.

Ciò sarà impossibile se in seminario non saranno stati educati da persone competenti, con idonee esercitazioni teoriche e pratiche, sempre tuttavia con la doverosa prudenza e misura.

In tal modo i sacerdoti potranno - in riferimento ai suddetti mezzi audiovisivi - avere una propria disciplina personale, formare i fedeli e anche usarne efficacemente nell'attività pastorale.166

69. Già sin dai primi anni di seminario, e più diffusamente man mano che vanno avanti nell'età e nella formazione, gli alunni siano iniziati alle necessità della vita sociale delle rispettive nazioni, cosicché dallo studio delle discipline e dall'attenzione prestata ai rapporti con gli uomini e con la realtà e agli eventi quotidiani, essi imparino a conoscere in giusta misura i problemi e le controversie sociali, a investigarne la natura, le reciproche relazioni, difficoltà e conseguenze, e finalmente a trovare le giuste soluzioni alla luce della legge naturale e dei precetti evangelici.167

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162 C.I.C: Can. 234, § 2;
Decr. Optatam totius, n. 13; cfr. n. 3;
Pio XII, Esort. Apost. Menti Nostrae, 23 settembre 1950;
Cost. Apost. Sedes sapientiae, 31 maggio 1956: A.A.S. 48 (1956), pp. 361-362
163 C.I.C.: Can. 249;
Decr. Optatam totius, n. 13;
Paolo VI, Lett. Apost. Summi Dei Verbum, 4 novembre 1963;
Lett. Apost. Studia Latinitatis, 22 febbraio 1964;
Giovanni Paolo II, Alloc. Salvere vos, ai vincitori del «Certamen Vaticanum», 1° dicembre 1980
164 C.I.C.: Can. 249
165 Per l'accordo fra la cultura umana e l'insegnamento cristiano, cfr. Conc. Vat.. II., Cost. past. Gaudium et spes, n. 59, n. 62.
Per l'arte e la musica sacra: Cost. Sacrosanctum Concilium, n. 115, n. 129;
S. Congr. dei riti, Istr. Musicam sacram, per la musica nella s. Liturgia, cfr. n. 52 ( 5 marzo 1967 );
S. Congregazione per il clero, Lett. circ. Opera artis, ai Presidenti delle Conferenze Episcopali, sulla cura del patrimonio storicoartistico, 11 aprile 1971: A.A.S. 63 (1971), pp. 315 ss.;
S. Congregazione per l'educazione cattolica, Istruzione sulla formazione liturgica nei Seminari, 3 giugno 1979, nn. 56, 57; Appendice, n. 18, n. 23
166 Decr. Inter mirifica, n. 16;
Cost. Past. Gaudium et spes, n. 61;
Decr. Christus Dominus, n. 13;
cfr. Cost. Sacrosanctum Concilium, n. 20;
Paolo VI, Messaggio radiof. Ci rivolgiamo, in occasione della prima giornata mondiale per la promozione del retto uso degli strumenti di comunicazione sociale, 7 maggio 1967;
Esort. Apost. Evangelii Nuntiandi, n. 45 ( 8 dicembre 1975 );
Giovanni Paolo II Messaggio Con sincera fiducia, in occasione della XIII giornata mondiale per la promozione del retto uso degli strumenti di comunicazione sociale, 27 maggio 1979;
Esort. Apost. Catechesi tradendae, n. 46 ( 16 ottobre 1979 );
Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, Istr. past. Communio et Progressio, 23 marzo 1971;
S. Congregazione dei Vescovi, Directorium, sul ministero pastorale dei Vescovi, 22 febbraio 1973, n. 74;
S. Congregazione per l'educazione cattolica, Orientamenti educativi per la formazione al celibato sacerdotale, 11 aprile 1974, n. 89;
Istruzione sulla formazione liturgica nei Seminari, 3 giugno 1979, n. 58
167 Decr. Optatam totius, n. 20;
cfr. Pio XII, Esort. Apost. Menti Nostrae, 23 settembre 1950;
Giovanni XXIII, Lett. Encicl. Mater et Magistra, 15 maggio 1961;
Sinodo dei Vescovi, Doc. De iustitia in mundo, 30 novembre 1971: A.A.S. 63 (1971), pp. 923 ss.;
Paolo VI, Lett. Encicl. Populorum progressio, 26 marzo 1967;
Lett. Apost. Octogesima adveniens, 14 maggio 1971;
Giovanni Paolo II, Alloc. Esta hora, ai Vescovi dell'America Latina riunita nella III Assemblea Generale nella città di Puebla, 28 gennaio 1979;
Lett. Encicl. Redemptor hominis, nn. 13 ss. ( 4 marzo 1979 );
Lett. Encicl. Dives in misericordia, nn. 10-12 ( 30 novembre 1980 );
Lett. Encicl. Laborem exercens, 14 settembre 1981;
Esort. Apost. Familiaris consortio, 22 novembre 1981;
Alloc. Magno cum gaudio, alla Commissione Teologica Internazionale sui diritti e la dignità della persona umana, 5 dicembre 1983;
S. Congregazione per la dottrina della fede, Istr. Libertatis nuntius, su alcuni problemi della «Teologia della Liberazione», 6 agosto 1984