Una storia a due: Gesù Crocifisso e Fra Leopoldo

Un ago contro i manigoldi

Nel cortile della casa, nel giardino che il padre lavora per conto dell'ingegner Noè, Luigi, con i fratelli, si sazia di sole e di luce, gioca, canta, si apre alla vita.

Di pochi anni, già attira l'attenzione su di sé.

Ha sempre qualcosa di bello e di nuovo da dire.

Sa giocare e parlare, tacere e ascoltare.

Impara, dalla mamma, molte cose grandi e utili.

Si accorge che, al di là del piccolo mondo del suo paese, c'è un mondo diverso e meraviglioso: "il mondo di Dio".

Un giorno, la mamma gli dà un libro con le immagini della Via Crucis, il percorso di dolore e di amore che Gesù, carico della croce, fece dal pretorio di Pilato al Calvario, la sua crocifissione, la sua morte.

La mamma gli narra la Passione di Gesù, facendogli scorrere davanti agli occhi quelle immagini ... Luigi ne è commosso, segnato dentro, così da non dimenticarlo più.

Gesù - gli ha spiegato la mamma - ha sofferto tutto per noi, per espiare il peccato degli uomini: "Anche i tuoi peccati, Luigino.

Lo dobbiamo ricambiare con il nostro amore".

Il bambino ha un'idea: vuole sollevare subito Gesù dalle sue pene.

Cerca un ago e comincia a pungere i manigoldi che maltrattano il divino Innocente, perché smettano subito di farlo soffrire.

La mamma gli domanda: "Ma che fai? Perché tutti quei buchi?".

Luigi risponde: "Non voglio che quei cattivi maltrattino Gesù".

Per la formazione cristiana ricevuta dai genitori, il Crocifisso è entrato nella sua vita. Luigi ha già cominciato a guardarlo.

Attorno ai sette anni, frequenta la scuola elementare: soltanto le prime classi, sicuramente la prima e la seconda, forse la terza, quanto basta per imparare a leggere, scrivere e fare i conti, l'indispensabile per l'esistenza.

Nei brevi anni di scuola, Luigi impara molto: saprà scrivere bene, appassionarsi alla lettura.

Nel frattempo, in casa, apprende a lavorare: un po' per volta saprà svolgere diversi incarichi, nel giardino, nei campi, in cucina, sempre pronto a togliersi da ogni necessità, con buon senso e concretezza.

Con i genitori, frequenta la parrocchia: la Messa e i Vespri alla festa; spesso anche nei giorni feriali va a Messa con la mamma, al Rosario, in chiesa.

Ascolta le istruzioni che il parroco tiene a tutti con un linguaggio semplice e pratico.

Si prepara a ricevere la Cresima, frequentando il catechismo in parrocchia, imparando a diventare, come si dice nel suo tempo, "soldato di Gesù Cristo".

Nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa della Madonna Ausiliatrice, voluta dai Pontefici affinché il popolo cristiano affronti il buon combattimento della fede e proceda sicuro fra le tempeste del mondo fino alla patria celeste, il 24 maggio 1857, Luigi Musso, sette anni, riceve la Cresima da Mons. Luigi Nazari di Calabiana, Vescovo di Casale.

Avrà presto da lottare, anche lui, e da vincere.

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