Una storia a due: Gesù Crocifisso e Fra Leopoldo

L'Ostia che attrae

La più grande scoperta di Luigi, in quegli anni della sua fanciullezza è che Gesù - Gesù immolato al Padre, come ha imparato ad amarlo, guardando il Crocifisso - è vivo, proprio Lui, vivo e vero nell'EucarIstia.

Sull'altare Egli continua a offrirsi in sacrificio al Padre e a donarsi ai fratelli come Pane di vita.

Ascolta - a bocca aperta - il racconto meraviglioso di Gesù che, durante l'ultima cena con i suoi apostoli, ha lasciato il Sacramento della sua presenza reale, del suo Sacrificio, cambiando il pane e il vino nel suo Corpo sacrificato, nel suo Sangue sparso.

Gli nasce dentro il desiderio, sempre più intenso, di andare a riceverlo nella prima Comunione; poi, in seguito, ogni volta che vorrà.

Nel suo tempo, i ragazzi non sono ammessi alla prima Comunione, che verso gli undici - dodici anni.

Luigi si prepara, frequentando il catechismo con i coetanei, pregando mattina e sera con i suoi genitori, assistendo sempre ogni domenica alla Messa, "scappando" di frequente a visitare Gesù, il suo grande Amico, nel Tabernacolo, contemplando con amore l'Ostia santa durante la benedizione eucaristica.

Un giorno, alcuni muratori che lavorano nel cortile della sua abitazione, lasciano della calce e del cemento.

Luigi - decenne - usa quel materiale per modellare un ostensorio.

Lo mette a seccare, sperando di aver così in casa un segno che gli ricordi ogni momento Gesù - Ostia.

L'ostensorio gli riesce così bene che i suoi genitori lo espongono sopra un mobile nella camera più bella.

Lì Luigi innalza un altarino alla Madonna, lo orna con i fiori, si ferma a pregare, lì porta i suoi fratelli, anche quelli più grandi, che a volte non hanno voglia di pregare: sebbene sia il terzogenito, si impone con i suoi modi insinuanti e forti allo stesso tempo, li raduna e li fa pregare devotamente.

Lì ama ritirarsi, per evitare i compagni più turbolenti, e pregare in serenità.

Al catechismo impara "la storia sacra" - Dio che fa alleanza con il suo popolo, manda i patriarchi, i profeti, finalmente il Figlio suo - assimila lo spirito che devono avere i suoi amici.

Finalmente è ammesso alla prima Comunione.

Non sappiamo la data precisa, ma è una grande gioia unirsi a Gesù, Uomo-Dio, entrare in intimità con Lui.

D'ora innanzi non ha che un desiderio: essergli fedele, osservare la sua Legge, amarlo, farlo amare.

I suoi di casa, quelli che lo conoscono, vedono che Luigi, dopo la prima Comunione, cambia, diventando sempre migliore.

Qualcuno dopo essere stato un po' in sua compagnia e sentito i suoi discorsi, commenta: "Le cose che dice sono cose da santo!".

Gesù - Ostia lo ha affascinato, ha attratto il suo cuore e, ora, penetrando spesso in lui, lo modella a sua immagine e somiglianza: vero, puro, forte, lieto, come Lui.

Si avvia ormai alla adolescenza, Luigi, con il fascino e l'irrequietezza dell'età che sale.

Ma ha le idee chiare, la luce per distinguere il bene dal male, l'energia per scegliere il bene ed essere gradito a Dio.

Sa che la virtù più bella, in particolare per la sua età, è la purezza, che un intimo di Gesù è prima di tutto puro.

Un giorno, si incontra con un malvagio che vuole indurlo al male.

Luigi gli resiste e smaschera le sue cattive intenzioni.

Quello gli si scatena addosso con una serie di schiaffoni.

Comincia "davvero bene", come si addice al vero discepolo, che non è mai di più del divino Maestro: schiaffeggiato per Gesù.

La nipote Luigia, figlia di Vincenzo, fratello di Luigi, confermerà un giorno: "La pietà di Luigi era così singolare che sebbene fosse il terzo-genito, riusciva a raccogliere i suoi fratelli per la preghiera; quando non ne avevano voglia, li induceva con le sue dolci maniere a pregare".

Indice