Una storia a due: Gesù Crocifisso e Fra Leopoldo

" Il mondo sia riformato "

Gesù Crocifisso continua a formare il suo prediletto per la sua santificazione e per compiere la sua Opera.

Leopoldo dovrà crescere sempre di più nell'intimità con Gesù e sentirsi mandato al mondo, per una grande missione, anche se vivrà sempre a lavorare nella cucina del convento.

Il colloquio con Gesù si fa sempre più intenso.

Ne cogliamo solo alcuni sprazzi: "Ho scelto te, perché sei piccolo nel sapere, ma hai molta fede e mi ami molto a confusione di certuni che in queste cose sante di Dio dovrebbero essere i primi a aiutare Gesù: invece persistono nella loro indifferenza e biasimano l'opera voluta da Dio" ( 14 nov. 1908 ).

Leopoldo si prostra con la faccia a terra, adora e prega: "O Signore, illumina la mente di questi che Tu hai chiamato al Tuo servizio.

Essi ci chiamano esaltati perché Tu, o Signore, ci fai scrivere della tua Opera.

Fa' che concorrano con il loro aiuto alla salvezza del mondo".

"Per l'amore che porti, o Gesù, alla povera umanità da Te redenta, fa' che gli indifferenti si riducano a miglior consiglio per farli ben contenti in punto di morte.

Meglio essere uno sguattero di cucina che essere stato grande nel mondo e aver fatto nulla per Gesù.

L'onore del mondo infastidisce e passa" ( 14 nov. 1908 ).

Tre giorni dopo, Gesù gli parla ancora più chiaro: "Dirai al Sommo Pontefice che se non si emendano dopo stabilita la santa Adorazione - divozione mia del SS.mo Crocifisso, mando loro un castigo tremendo".

"Il mondo è guasto: invece di amare la virtù, amando Dio e la sua SS.ma Madre, si dà ai vizi più turpi, più deformi, che muovono sdegno e rendono gli uomini così bassi da non poter vedere la più minuta luce e rialzarsi".

"Ripeto ancora una volta che se non danno ascolto al mio Vicario, alla sua chiamata per mezzo della Croce, il mezzo più sicuro per ricondurli tutti intorno al Santo Pastore che fa le mie veci, se a questa divina chiamata si rendono sordi, un tremendo castigo li aspetta".

Sono affermazioni forti, terribili - "politicamente scorrette" - ma scaturiscono dall'amore di Cristo che vuole sempre salvare l'umanità, servendosi della misericordia, ma anche della giustizia.

È sempre un mirabile progetto d'amore.

Passano davanti ai nostri occhi le tristi ideologie del laicismo, del socialcomunismo, della massoneria, accomunate dalla lotta contro Gesù Cristo e contro la sua Chiesa, insieme al modernismo che sovverte la Chiesa dal suo interno fino a sostituire il Cattolicesimo con un umanitarismo che finisce di essere ateo.

La negazione della Redenzione del Cristo, il rifiuto del Crocifisso.

Il mondo dovrà uscirne sconvolto, l'uomo completamente sregolato, lo scardinamento di ogni ordine razionale e cristiano, per un "novus ordo saeclorum", che sarà il sovvertimento di tutto: l'uomo al posto di Dio.

Gesù chiede di emendarsi, di raccogliersi attorno a Lui Crocifisso, dal Quale viene l'unica salvezza del mondo.

Il Crocifisso è il compendio della Fede, così come lo è l'Eucaristia, "Sacramento della Passione del Signore", e lo è il Papa, Maestro infallibile della fede.

Contemplando e adorando il Crocifisso, l'uomo ritrova tutte le grandi Verità: Dio Creatore e Signore, il peccato originale e personale dell'uomo che l'offende in misura infinita, la necessità dell'Incarnazione del Figlio di Dio, la sua predicazione per illuminare la mente e orientarla a Dio, il suo Sacrificio sulla croce in espiazione del peccato e la redenzione dell'uomo e del mondo, la Chiesa per portare la salvezza al mondo, i Sacramenti, canali della Grazia santificante, e l'elevazione dell'uomo alla dignità di figlio di Dio, l'impegno per la nostra santificazione e la fuga dal peccato, la vita eterna …

"Rialzare la croce", adorare il Crocifisso, diffondere questa adorazione come "divozione" e come stile di vita, porterà alla salvezza anche nel secolo XX.

Diversamente, l'uomo, l'umanità attirerà su se stessa il castigo di Dio: in questa vita, sicuramente nell'altra.

Ma è proposta di Verità e di amore.

Gesù insiste con il suo prediletto: "A qualunque costo, voglio che il mondo sia riformato" ( 18 nov. 1908 ).

Il giorno dopo: "Sai perché Io ti voglio tanto bene?

Perché, oltre che tu mi ami con la preghiera e con l'esempio, mi fai amare per quanto puoi dalle persone con la mia Divozione e, quando verrà il tempo di far noto al S. Padre il Papa che estenda per tutto il mondo l'adorazione al SS.mo Crocifisso, ripeto di nuovo, se il mondo non darà ascolto, manderò un grande flagello" ( 19 nov. 1908 ).

Leopoldo, che tempo prima si era sentito dire da Gesù: "Figlio, tu ami Me, Io amo te … in modo da formare un amore solo" ( 21 ott. 1908 ), risponde alla Voce che gli parla: "Per me, voglio Te solo, Gesù, solo il mio Gesù, non voglio saper altro che Te; il Tuo Nome dolcissimo risuoni sempre nella mia mente, nella mia bocca, nel mio cuore; io voglio il mio Gesù, voglio morire con il mio Gesù Santissimo" ( 19 nov. 1908 ).

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