Il ritiro mensile

È un tempo di raccoglimento che ogni mese i soci dell'Unione dedicano interamente alla meditazione, alla preghiera, al contatto intimo con Gesù presente nell'Eucarestia, memoriale della Passione.

Scopi del ritiro mensile sono:

— un'effusione particolarmente copiosa della grazia di Dio e dei doni dello Spirito Santo;

— una purificazione interiore e una revisione cristiana di vita e di opere più approfondite;

— un passo innanzi nell'amore a Gesù Crocifisso e alla Vergine Immacolata e nella loro intimità;

— una nuova crescita nell'amore fraterno;

— un sensibile alimento per l'orazione;

— una rinnovata dedizione di se stessi a Dio e uno slancio più puro e generoso nell'apostolato.

Il Ritiro spirituale riveste una importanza decisiva per la vita dell'Unione e perciò deve essere praticato con costanza e fedeltà.

Nell'organizzare il Ritiro mensile si osservino le seguenti indicazioni:

1) siano fissati il giorno e l'ora più adatti per i soci e possibilmente si mantengano invariati il giorno e l'ora stabiliti;

2) sia sempre ben preparato in tutti i particolari;

3) sia di durata sufficiente rispetto alle esigenze spirituali e apostoliche dei soci e mai meno di tre ore;

4) sia fatto anche se vi sono pochissimi soci e sempre con il miglior impegno;

5) sia lasciato un tempo sufficiente alla riflessione personale in silenzio, animandovi i soci poco a poco con opportuni suggerimenti affinchè imparino a ricavare il maggior frutto possibile;

6) si fissi un programma, possibilmente annuale, di argomenti da svolgere che aiuti i soci ad avanzare con continuità e a crescere nella vita spirituale.

Ottima cosa è quella di comunicare ai soci il suddetto programma, fin dall'inizio dell'anno sociale;

7) ogni attività sia sempre ricondotta, riferita agli ideali caratteristici dell'Unione.

Elementi del Ritiro Spirituale.

• Azioni liturgiche e preghiere in comune.

S. Messa, che deve incentrare la mente e il cuore di tutti in Gesù Eucarestia Sacerdote e vittima.

Pratica della Adorazione a Gesù Crocifisso facendola, se possibile, precedere da una breve paraliturgia o da brevi parole, con lo scopo di accrescere la comprensione e di favorire l'amore e la riconoscenza verso l'Amabilissimo Signore Gesù Crocifisso e lo spirito di riparazione.

Recita di qualche decina del S. Rosario, con brevissimi cenni che aiutino a contemplare i misteri annunciati e con l'intento di favorire una devozione davvero filiale verso la Vergine Immacolata.

Invocazioni allo Spirito Santo.

Esercizio di lode e di adorazione verso la SS. Trinità con la recita di qualche Salmo.

• Meditazioni e riflessioni.

Le meditazioni vengono tenute dall'Assessore o da altra persona ( sacerdote o religioso ) e siano brevi, essenziali, proporzionate all'età e alle capacità dei soci, adatte a promuovere una vita cristiana più consapevole, schietta e generosa.

Le riflessioni sono individuali e debbono essere aiutate per es., con schemi, questionari, letture in comune o individuali.

• Letture in comune o individuali.

Debbono essere scelte in modo da aiutare e stimolare all'applicazione personale delle verità presentate durante la meditazione.

• Riunione conclusiva.

Essa comporta:

— un richiamo fatto dai soci ai punti della meditazione che li abbiano maggiormente colpiti o l'esposizione di qualche corrispondente riflessione personale;

— la revisione di vita collettiva e di vita personale con punti di esame suggeriti ad alta voce;

— preghiere conclusive di ringraziamento e di invocazione anche per tutte le necessità dell'Unione e dei soci, dei parenti, degli amici e dei benefattori.

Dai testi conciliari

« I laici, come tutti i fedeli, hanno diritto di ricevere abbondantemente dai sacri pastori i beni spirituali della Chiesa, soprattutto gli aiuti della parola di Dio e dei sacramenti » ( Cost. Lumen Gentium - 37 ).

« Siccome la fonte e l'origine di tutto l'apostolato della Chiesa è Cristo, mandato dal Padre, è evidente che la fecondità dell'apostolato dei laici dipende dalla loro vitale unione con Cristo, secondo il detto del Signore: "Chi rimane in me ed io in lui, questi produce molto frutto, perchè senza di me non potete far niente" ( Gv 15,4.5 ).

Questa vita d'intimità con Cristo si alimenta nella Chiesa con gli aiuti spirituali comuni a tutti i fedeli, soprattutto con la partecipazione attiva alla sacra Liturgia; e questi aiuti i Laici devono usarli in modo che, mentre compiono con rettitudine gli stessi doveri del mondo nelle condizioni ordinarie di vita, non separino dalla propria vita l'unione con Cristo, ma, compiendo la propria attività secondo il volere divino, crescano sempre più in essa.

Su questa strada occorre che i laici progrediscano, con animo pronto e lieto, nella santità cercando di superare le difficoltà con prudenza e pazienza » ( Decr. Apostolicam Actuositatem - 4 ).

« Solo alla luce della fede e nella meditazione della parola di Dio è possibile, sempre e dovunque, ricono

scere Dio nel quale "noi viviamo, ci muoviamo e siamo" ( At 17,28 ), cercare in ogni avvenimento la sua volontà, vedere il Cristo in ogni uomo, vicino o estraneo, giudicare rettamente del vero senso e valore che le cose temporali hanno in se stesse e in ordine al fine dell'uomo » ( Decr. Apostolicam Actuositatem - 4 ).

Dai detti di Gesù a fra Leopoldo

« Mi domandi se fanno bene a fare il Ritiro Spirituale?

Sicuro, è questo che io voglio! » ( pag. 125 ).

Dagli scritti di fr. Teodoreto

« Il Ritiro Mensile è una giornata di raccoglimento, di meditazione, di preghiera, di contatto intimo con Gesù esposto nel SS. Sacramento, memoriale della sua Passione » ( lettera del 27-11-1931 ).

« Ciò che ha contribuito a mantenere i Catechisti uniti sono stati i Ritiri mensili, i quali hanno illuminato le menti e scaldato i cuori e ottenuto, per i meriti di Gesù Crocifisso, la perseveranza nella vocazione ( lettera del 18-10-1953 ).

« Ogni mese tutti i Soci, dai Piccoli Ascritti ai Catechisti Effettivi e Anziani, debbono fare il Ritiro, ben inteso proporzionato alla loro età » ( dalla Circolare del dicembre 1934 ).

« Dare tempo e aiutarli coi Ritiri Spirituali a favorire l'effusione della grazia di Dio per consolidare le virtù e l'amore a Gesù Crocifisso e all'Immacolata nelle anime » ( da lettera del 29-12-1950 )