Basilio

Basilio il grande

Padre della Chiesa e santo ( Cesarea ca 329-379 ); festa: 2 gennaio.

Nato a Cesarea di Cappadocia da facoltosa famiglia, ricevette un'accuratissima formazione letteraria in patria, poi a Costantinopoli e ad Atene, dove ebbe modo di sviluppare una profonda amicizia, ricca di scambi sul piano intellettuale, con Gregorio di Nazianzo.

Improvvisamente decise di interrompere gli studi, di ritornare in patria, dove ricevette il battesimo nel 356.

Impressionato dalla predicazione di Eustazio di Sebaste, che esortava i cristiani a un ritorno alla radicalità evangelica, Basilio segui l'esempio della madre e della sorella Marina che si erano ritirate a vivere in una proprietà familiare, ad Annisoi, una vita di povertà, di lavoro e di intensa preghiera ispirata agli insegnamenti di Eustazio.

Nel 360 Basilio presenziò, accanto al vescovo di Cesarea, al concilio di Costantinopoli.

u un'esperienza che segnò la sua vita; avvertì con chiarezza i mali di cui soffriva la Chiesa del suo tempo.

Ritornò ad Annisoi, e qui, in un tempo di assidua meditazione della Parola di Dio, redasse Il giudizio di Dio, e le Regole morali, un breve florilegio di testi biblici suddivisi per temi.

Ordinato presbitero nel 364 fu nominato vescovo di Cesarea nel 370.

Proclamò e difese la libertà della Chiesa dal potere politico, predicò contro le ingiuste ricchezze e l'accumulo dei beni nelle mani di pochi, edificò alla periferia di Cesarea un centro di accoglienza per i malati, gli orfani, i poveri.

Difensore della fede nicena, chiese ripetutamente - ma non l'ottenne - l'aiuto della Chiesa d'Occidente.

Continuò anche da vescovo a guidare le comunità monastiche da lui fondate.

Le Regole diffuse e le Regole brevi, che riportano il resoconto dei dialoghi tra Basilio e i suoi monaci, esercitarono una grande influenza sul monachesimo orientale e su quello occidentale.

Basilio intervenne nella controversia relativa alla divinità dello Spirito Santo, assumendo una posizione conciliativa: le tre persone della Trinità sono da lui definite come uguali nell'essenza e distinte nell'esistenza individuale, formulazione entrata definitivamente nel dogma cattolico dell'unica sostanza in tre persone.

All'esegesi biblica sono dedicate le Omelie, tra cui spiccano le nove che commentano i sei giorni della creazione; Basilio si attiene alla lettera del testo sacro, contro la tendenza assai diffusa della sua interpretazione allegorica.

Di grandissimo interesse è l'Epistolario, con 365 lettere, ricco di notizie sulla vita e il pensiero del santo e sulla storia della Chiesa.

La sua natura, serena pure nei disagi, vi si rivela schiettamente; un ulteriore saggio del suo equilibrio si ha nel Discorso ai giovani sul modo di trarre profitto dalle opere della letteratura greca, un opuscolo importantissimo per i rapporti tra cristianesimo e cultura classica, che Basilio non disprezza né proibisce, ma raccomanda di utilizzare dove se ne possano trarre insegnamenti morali utili all'educazione.

Due anni dopo la sua morte il concilio di Costantinopoli presieduto da Gregorio di Nazianzo dichiarò la divinità dello Spirito Santo.

v. Monachesimo