Regole di buona creanza e di cortesia cristiana

La testa e le orecchie

25 La posizione corretta della testa è di tenerla diritta, senza abbassarla o reclinarla a destra o a sinistra e non bisogna stringerla o incassarla tra le spalle.

Volgerla da tutte le parti o dietro è segno di spirito frivolo e muoverla di frequente è indice di persona inquieta e confusa.

Drizzare la testa con ostentazione è manifestazione di arroganza.

È mancanza totale di rispetto verso una persona, sollevarla, scuoterla o dondolarla mentre parla con noi, perché significa che non si ha stima di lei e non si è disposti a crederle e a fare quanto ci richiede.

26 Non bisogna mai prendersi la libertà di appoggiare la testa ad una mano, come se non fosse capace di sostenersi da sola.

Così è molto sconveniente e non si addice a persona bennata, grattarsi la testa quando si conversa o quando si è in compagnia, anche se non si parla.

Ciò manifesta trascuratezza nella propria pulizia, perché deriva generalmente dalla scarsa cura della propria persona nel pettinarsi e dalla mancanza di pulizia della testa.

Una persona che non porta la parrucca deve porre attenzione a non mostrare sporcizia o tracce di grasso sulla testa, perché solo persone cresciute con poca educazione cadono in queste negligenze.

Bisogna infatti considerare la pulizia del corpo e soprattutto della testa, indice esteriore e visibile della purezza della propria anima.

27 La dignità e l'educazione richiedono attenzione alla pulizia delle proprie orecchie e perciò bisogna di tanto in tanto ripulirle ricorrendo a strumenti appositi che vengono comunemente chiamati stuzzica orecchie.

A questo scopo non è educato servirsi delle dita o di una spilla; farlo in presenza di altri è contrario al rispetto dovuto alle persone con le quali ci troviamo.

È anche contrario al rispetto che si deve avere se si è in luoghi sacri.

28 Altri atteggiamenti sconsigliati sono: tenere la penna sull'orecchio, collocarvi dei fiori, fare buchi ai lobi e portare orecchini.

Tutto ciò non è ammesso nell'uomo in quanto simbolo esteriore di schiavitù.

29 Il miglior ornamento delle orecchie è la loro nudità e pulizia.

Gli uomini ordinariamente le tengono coperte con i loro capelli, mentre le donne le lasciano più scoperte.

È usanza soprattutto delle signore di un certo lignaggio portare perle, diamanti, pietre preziose appese alle loro orecchie.

Tuttavia è più discreto e cristiano non portare ornamenti di sorta, perché le orecchie sono il mezzo per accogliere nel proprio animo e nel cuore la parola di Dio per rispetto della quale dobbiamo evitare che nulla di ciò che le avvicina, risenta della vanità.

30 L'ornamento migliore che un cristiano può dare alle orecchie è che esse siano sempre disposte e pronte ad accogliere con attenzione e ricevere con sottomissione le istruzioni che riguardano la religione e le massime del Vangelo.

In questa prospettiva le leggi canoniche obbligano gli ecclesiastici ad avere sempre le orecchie scoperte, per ricordare loro che debbono stare continuamente attenti alla legge di Dio, alla dottrina della verità e alla scienza della salvezza, di cui sono i depositari ed i dispensatori.

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