Filocalia

Direttive del santo padre Antonio per condurre la vita in Cristo

estratte dalle sue venti lettere

1. Penso essere tre le vie con le quali la grazia di Dio risveglia l'anima dei figli del l'uomo.

Alcuni mossi dalle promesse divine e dall'istinto connaturale del bene, non conoscono indugio nel seguire l'appello di Dio e sono imitatori del patriarca Abramo cui per primo fu indicata tale via mediante le parole: " Esci dalla tua tribù, dalla tua patria e dalla casa paterna e va verso la terra che ti indicherò " ( Gen 12,1 )

… L'anima disposta a tanta prontezza con facilità acquisterà le virtù, avendo il cuore pronto ad accogliere la pienezza dello Spirito Santo.

La seconda via è di quelli che leggendo nelle Scritture sacre i supplizi riservati ai peccatori e le sante promesse fatte ai giusti, con volontà sobria accordano la loro vita con l'appello di Dio …

La terza via è quella dei patimenti che Dio benignamente dona per correggere chi ha il cuore indurito nel vizio e nel peccato; affinchè si risveglino sotto la sferza del patire e pentiti, raggiungano il bene operare ( Lettera I ).

2. Non perdiamo tempo dietro ai nomi della nostra parte fisica, sono cose destinate a perire.

Ognuno cerchi di comprendere il suo vero nome.

Giacobbe durante la lotta notturna con l'Angelo, conservò il suo nome di Giacobbe; al sorgere del sole gli fu rivelato il suo vero nome d'Israele, che significa: "mente che contempla Dio " ( Gen 32,24-28 ). ( Lettera 6 ).

3. Quante miriadi sono i demoni e come innumerevoli le loro volontà cangianti!

Ci urgono a dir male gli uni degli altri; a nascondere il veleno del cuore con parole dolci; a criticare l'esteriore apparenza del nostro fratello, mentre ospitiamo in noi bestie selvagge; a litigare e a contrastarci reciprocamente, suggestionandoci col pensiero di avere una via personale e superiore ( Lettera 6, 2a collezione ).

4. Prego che vi sia concesso il grande Spirito di fuoco che è stato donato a me.

Se avete il desiderio di riceverlo ed ospitarlo, cominciate con l'offerta dell'impegno ascetico e dell'umiltà del cuore, poi dischiudendo, giorno e notte, il vostro pensiero alle realtà celesti, cercate con cuore puro questo Spirito; vi sarà concesso …

Quando lo Spirito scenderà in voi, vi dischiuderà i misteri più alti, dissiperà dal vostro cuore la paura per qualunque essere, uomo o belva, e la gioia celeste sarà vostro possesso inalienabile, giorno e notte ( Lett. 8 ).

5. Ogni creatura ragionevole, uomo o donna che sia, possiede la capacità di amare Dio e gli esseri umani.

L'uomo di Dio ama ciò che viene da Dio; l'uomo carnale ama ciò che appartiene alla carne.

Amando le cose di Dio, l'uomo cerca la purificazione da tutte le sollecitazioni del mondo esteriore; non ama le realtà effimere, nè i suoi impulsi naturali; prende la sua croce e seguendo il Signore compie sempre la volontà dell'Altissimo.

Dio scende nel cuore di queste creature e, prendendovi dimora, le ricolma di gioia e di dolcezza che sono l'alimento che nutre e porta a maturazione l'anima.

L'albero non cresce se non riceve l'acqua del cielo, l'anima non sviluppa se è priva del nutrimento di dolcezza che viene dall'alto.

Lo Spirito e la mite irrorazione della dolcezza celeste conducono l'anima dell'uomo alla maturità ( Lettera 13 ).

6. Quando in una creatura umana il regno del peccato perde ogni potere, Dio appare portando una luce pura all'anima e al corpo.

La sensibile presenza di Dio non si rivela dove ancora è forte il potere del peccato.

Finchè l'anima rimane incollata ai sensi, non è nella disposizione di accogliere la luce divina ( Lettera 17 ).

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