Vita di Mosé

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La colonna di nube

Ma dobbiamo ritornare al punto del testo dove ci siamo fermati.

Chi è uscito dal territorio della dominazione egiziana e si è messo in viaggio verso la meta della virtù, non potrà evitare né assalti, né tentazioni, né prove d'ogni genere: angustie, paure, pericoli mortali.

Egli si sentirà tanto scosso nelle convinzioni della fede da poco entrate nella sua anima, che cadrà nella sfiducia più completa di poter raggiungere i beni cercati.39

Mosè e gli altri capi sanno con il loro consiglio mettere un freno alla paura, dar coraggio alle anime troppo impressionabili, suscitare la speranza dell'aiuto divino.

Sovente le persone poste a governare gli altri si preoccupano soltanto che tutto proceda bene nelle cose esteriori e non danno alcuna importanza alle interne disposizioni, invisibili agli altri, ma note a Dio.

Non così si comportò Mosè.

Invitato a infondere coraggio al popolo, pregò il Signore di venire in aiuto ma senza far uscire suoni dalla sua bocca.

Tuttavia ci viene assicurato che egli levava grida verso il Signore.

Che cosa ci vuole insegnare qui la Scrittura se non questo: che alle orecchie di Dio sale gradita non la voce più rumorosa ma quella che esprime la supplica di una coscienza pura.40

L'aiuto dello Spirito Santo

Quando Mosè si trovò a dover affrontare più dure battaglie, il « fratello » mandatogli incontro al suo rientro in Egitto e nel quale abbiamo visto il simbolo dell'Angelo, non gli poté offrire che un aiuto molto limitato.

Fu allora che, in forme adeguate alle sue capacità conoscitive, gli si manifestò l'Essere trascendente.

Se riflettiamo su questi avvenimenti, abbiamo la possibilità di conoscere la loro applicazione alla nostra vita spirituale.

L'anima che ha abbandonato la terra d'Egitto e si trova esposta all'assalto delle tentazioni, può trovarsi piena di paura.

Ma chi la guida sa mostrarle la salvezza che scende dall'alto, e costringere il mare a farsi come una strada asciutta su cui passare a piedi, nel momento in cui il nemico incalza l'anima e la stringe da ogni parte.

Allora apparirà anche la nube a precederla sul cammino.

Giustamente i nostri padri hanno cambiato nome a questa nube, identificandola con la grazia dello Spirito Santo da cui proviene ai santi la guida verso il bene.

Chi le sta dietro, passa attraverso le acque del mare dove gli è stata aperta una strada.

Lo Spirito Santo rende sicura la libertà che abbiamo acquistato, facendo in modo che gli inseguitori decisi a catturarci, vengano affogati nelle acque.

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39 È un accenno al catecumenato, tempo di prova, simboleggiato negli Egiziani che inseguono gli ebrei.
40 Gregorio ha sviluppato questa applicazione anche nei libri Contra Eunomium (PG 45, 1000 A).