Vita di Mosé

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L'orgoglio

Il peccato, seguendo la logica del male, si moltiplica in un concatenamento ininterrotto di cause ed effetti e obbliga il legislatore a fare come il medico che adatta la cura alla violenza della malattia.

Il nemico, ricco di inventiva quando si tratta di procurare la nostra rovina, visti neutralizzati i morsi dei serpenti in coloro che innalzavano gli sguardi verso l'immagine del serpente ( già ne abbiamo spiegato il simbolismo ), viene escogitando un altro metodo per trascinare al peccato.

Il fatto si ripete oggigiorno nei riguardi di molti.

Ci sono persone che, per il fatto di condurre una vita morigerata e mortificata riguardo ai desideri delle passioni, prendono l'iniziativa di entrare nel sacerdozio, usando intrighi e maneggi che dimostrano un orgoglio contrario ai piani salvifici di Dio.

Colui che la Scrittura definisce autore delle disgrazie degli uomini, è anche autore di questo genere di peccati.

Quegli uomini prima ribelli, quando videro che la terra aveva cessato di produrre serpenti per merito della fede in colui che fu innalzato sopra il legno, credettero di essere diventati invulnerabili ai morsi velenosi.

Invece, scomparsa la passione della concupiscenza, comparve in loro il malanno della superbia.80

Quelli che non furono inghiottiti dalla terra, vennero inceneriti dai fulmini.

Qui la Scrittura ci insegna che, se sappiamo scendere sotto terra, la superbia non crescerà dentro di noi.

Basandoci su questi fatti potremmo, non senza ragione, definire la superbia una salita verso il basso.

Non meravigliarti se ti senti portato ad averne l'idea che ne hanno molti, i quali ritengono che il termine superbia indichi superiorità sugli altri.

I fatti della vita di Mosè sembrano invece confermare la definizione data da noi.

Quelli che si erano innalzati al di sopra degli altri, finirono sotto terra, dentro la spaccatura che si era aperta per inghiottirli.

Non va dunque rigettata la definizione della superbia come di una caduta in profondità.

Attraverso questi fatti, Mosè ci insegna a essere umili, a non vantarci di ciò che facciamo ma vivere in buone disposizioni di spirito l'attimo presente.

Chi si è liberato dalla sensualità, può correre il rischio di cadere in un altro genere di passioni.

Ogni passione in quanto tale è una caduta e se varie sono le passioni, identica è la caduta.

C'è chi cade, lasciandosi andare sulla china del piacere e c'è chi viene buttato a terra dalla superbia.

Non è saggio scegliere tra l'una o l'altra caduta, poiché tutte in quanto tali vanno fuggite.

Se perciò vedessi qualcuno che si crede superiore agli altri perché si è liberato dalle cadute nella sensualità e perciò accede al sacerdozio, riconosci pure in lui uno che, per la sua superbia, va a finire sotto terra.

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80 L'ambizione è la tentazione di chi è più avanzato nella vita spirituale.