Precetti

Terzo precetto

XXVIII - Amare la verità

1. Mi dice di nuovo: "Ama la verità ed ogni verità esca dalla tua bocca, perché lo spirito che Dio fece abitare in questa carne sia veritiero in tutti gli uomini e sia glorificato il Signore che dimora in te.

Il Signore in ogni parola è sincero e in lui non si ha menzogna alcuna.

2. I mentitori offendono il Signore e diventano suoi detrattori, non rendendo il deposito ricevuto.

Da lui ricevettero uno spirito veritiero.

Se lo restituiscono bugiardo, trasgrediscono i precetti del Signore e diventano fraudolenti".

3. Sentendo queste cose piansi assai.

Vedendomi piangere, mi dice: "Perché piangi?". "Perché, rispondo, non so se posso salvarmi".

"Perché?". "Perché nella mia vita, mai ho detto parola vera, ma sempre vissi con tutti con scaltrezza e mostrando agli uomini come vero la menzogna.

Nessuno mi ha contraddetto, ma ha creduto alla mia parola.

Quindi, come, o Signore, posso vivere avendo fatto queste cose?".

4. "Tu pensi bene e veramente. Bisognava che tu quale servo di Dio avessi camminato nella verità.

Una cattiva coscienza non doveva abitare con lo spirito di verità e arrecare dolore allo Spirito Santo e vero".

"Mai, rispondo, ho ascoltato con esattezza tali parole".

5. "Ora, dice, le intendi. Osservale, perché anche le menzogne che hai detto prima nei tuoi affari, trovandosi veritiero l'attuale tuo parlare, ottengono credibilità.

È possibile, cioè, che più non siano menzogne.

Se osserverai questo sin d'ora, parlerai con tutta franchezza e potrai guadagnarti la vita.

Chiunque intendendo questo precetto si allontana dalla pessima menzogna, vivrà in Dio".

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