Maria Marta Chambon la vita

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L'eletta di Gesù Crocifisso

« Le cose stolte del mondo elesse Dio per confondere i sapienti e le cose deboli del mondo elesse Dio per confondere le forti ». ( 1 Cor 1,27 )

Nel Settembre 1867 la Savoia fu desolata dal colera, che mieteva ovunque, ma specialmente a Chambéry, innumerevoli vittime.

È a questa data che, per raccogliere le povere piccole orfanelle lasciale dall'epidemia, il Can. Costa di Beauregard - questo sacerdote dal cuore grande, in cui l'opinione pubblica vede un santo - fondò l'orfanotrofio del Bocage.1

Alla Visitazione si viveva in timore per il prossimo ritorno delle educande, e le nostre Madri incaricarono Suor M. Marta di pregare Gesù, che degnasse preservare la Comunità dal terribile morbo.

Il pietosissimo Salvatore si lasciò commuovere e, abbassandosi con infinita benignità verso l'umile mediatrice, le disse: « Non abbiate paura, voi siete nel Monastero come nell'arca di Noè; il flagello verrà fino alla porta, ma non entrerà.

Quanto alle educande non bisogna ritardare il loro ingresso, esse non apporteranno il contagio, al contrario si troveranno qui al riparo del pericolo ».

Infatti, nota la Superiora, le educande entrarono numerose e nessuna in Monastero fu colpita dal morbo.

Promettendo l'immunità, N. Signore domandò qualche pratica di penitenza e specialmente delle « preghiere in onore delle SS. Piaghe ».

Già da tempo, infatti, Gesù aveva affidalo a Suor M. Marta la sublime missione di far fruttificare i meriti infiniti della sua Passione « offrendo incessantemente all'Eterno Padre le sue SS. Piaghe, per la Santa Chiesa, la Comunità, per la conversione dei peccatori e specialmente per le anime del Purgatorio ». ( Manoscritti ).

« Con le mie Sante Piaghe - diceva Gesù - voi potete compartire alla terra tutte le ricchezze del Cielo:

« Voi dovete far fruttare questi tesori delle mie Sante Piaghe.

Non bisogna restare poveri mentre il vostro Padre è cosi ricco.

La vostra ricchezza è la mia Santa Passione.

« Una cosa mi addolora - soggiungeva Gesù - ed è che alcune anime, considerano la devozione alle mie Piaghe come strana, spregevole e sconveniente; è per questo che essa cade e viene dimenticata.

« In Cielo ho dei Santi, che sono stati devoti delle mie Sante Piaghe: ma sulla terra quasi più nessuno Mi onora in tal modo ».

Questo divino lamento, non è che troppo fondato.

In un tempo, in cui il piacere sembra l'unica preoccupazione, quante persone, anche cristiane, hanno smarrito l'idea del sacrificio!

Poche anime comprendono la croce, pochissime meditano assiduamente la Passione di Gesù, che S. Francesco di Sales definisce come « la vera scuola dell'amore e il motivo più dolce e più forte della pietà ».2

Però Gesù non permette che questa miniera inesauiribile di tesori celesti, se ne resti inesplorata, né che vadano dispersi i frutti dei suoi dolori e si sceglierà, secondo il suo solito, il più meschino degli strumenti per compiere la sua opera di amorosa misericordia.

Al cadere del 1866 già cominciava a delinearsi la grande devozione di Suor M. Marta, quando nel Settembre 1867 in un triduo di grazie, le fu mostrata chiaramente la « missione » che doveva imprimere alla sua esistenza uno speciale sigillo: « missione » da essa denominala « il mio compito ».

Il 25 di questo stesso Settembre, all'obbedienza della mattina3 la Superiora accorgendosi che Suor Maria-Marta si sentiva molto male, le impose di andare a letto.

Appena essa si fu coricata N. Signore le disse interiormente: « Voglio tenerti qui tre giorni in onore delle tre Divine Persone ».

Furono questi tre giorni di grazie eccezionali per la cara veggente; tutti gli splendori del cielo si riversarono nell'umile celletta, ove discese la SS. Trinità.

La gloria

Il 26 al Sanctus della Messa, Suor M. Marta fu rapita in estasi: l'Eterno Padre si presentò ai suoi sguardi su di un magnifico altare e mostrandole Gesù le disse: « Io ti dono Colui che mi offri cosi spesso.

Io ti associo ai miei Angeli, sappi che tu hai più potere di loro, giacché tu puoi offrirmi incessantemente le Piaghe del mio Divin Figlio per i peccatori, mentre Essi Le contemplano solamente ».

I Serafini circondavano il Loro Creatore, la milizia angelica si vedeva intenta al servizio di Dio, e i Santi si prostravano in atto di profonda adorazione.

Fu allora concesso alla Serva di Dio di gustare un poco di ciò « che l'occhio non vide, l'orecchio non udì e che lo spirito umano non saprebbe comprendere ».

La nostra Sorella non trovò mai termini adeguati per esprimersi in proposito.

Il presepio

Il secondo giorno Suor M. Marta fu trasportata in spirito alla grotta di Betlemme.

Gesù Bambino le apparve coricato nella mangiatoia, San Giuseppe e gli Angeli lo contemplavano in una silenziosa adorazione.

La SS. Vergine prese il celeste Bambinello e Lo depose tra le braccia della Serva di Dio dicendole: « Figlia mia, Lo dono a te come L'ho donato al mondo ».

Essa vide allora, in chiarissima luce, il soave mistero della nascita del Salvatore e della di Lui povertà, che l'anima religiosa deve prendere a modello.

Comprese fino a quale punto Gesù esiga dalle sue Spose il rinnegamento di se medesime, il distacco e una grande generosità per farle progredire in questa via di povertà e di totale abnegazione.

« Esse debbono essere spoglie di tutto.

La vita religiosa non è vita di godimento, ma bensì di povertà, d'obbedienza e di sacrificio ».

A questo punto, dicono i manoscritti che citiamo testualmente, due vie furono indicate alla nostra Sorella.

« La prima è quella dell'anima che si abbandona alla Volontà di Dio.

L'amore crocifiggerà quest'anima che, dopo essere passata per gli stessi sentieri di Gesù, andrà direttamente al Paradiso.

Nella seconda via entrano le anime che camminano per forza, esse fanno il bene perché bisogna farlo; ma non sono mosse dall'amore, perciò soffrono molto e progrediscono poco.

« Per entrare nella prima via, due cose sono necessarie:

1 - Apertura di cuore e obbedienza semplice;

2 - Fedeltà nel secondare gli impulsi della propria coscienza.

Figlia mia, domandami questa grazia per tutte le anime religiose ».

La croce

Il terzo giorno Suor M. Marta vide ancora in rapimento, la SS. Trinità circondata dalla Corte celeste.

L'Eterno Padre vibrando il Suo Spirito Divino come un raggio di fuoco, ne fece dono all'anima di lei dicendo: « Qui vi è la luce, la sofferenza e l'amore.

L'amore sarà per Me, la luce per discernere la mia Volontà, la sofferenza per patire ad ogni momento ».

Poi, invitandola a contemplare la Croce del Suo Figlio, il Padre Celeste le fece meglio capire il valore « delle Sante Piaghe di Gesù in rapporto al suo bene personale ».

Nello stesso tempo, in un raggio di luce, che dalla terra saliva al Cielo, essa vide chiaramente la Sua « Missione » e come doveva far fruttificare i meriti delle « Sante Piaghe di Gesù, per il mondo intero ».

Dio Padre le fece anche comprendere il significato di queste visioni.

Le ultime due, figure della vita nascosta e della vita crocifissa, dovevano additarle la via della prima: cioè della gloria eterna.

È facile comprendere, che al termine di queste grandi giornate, la cara Veggente, illuminata dai chiarori divini, riaprisse con pena gli occhi alle cose di quaggiù.

L'anima sua rimase immersa in un'intima contemplazione, da cui nulla poteva distrarla.

Secondo l'espressione della nostra On.ma Madre « Essa non aveva più che il corpo sulla terra ».

Tre giorni dopo, il 2 Ottobre, Suor Maria-Marta assisteva a una Vestizione, quando vide aprirsi la volta dei Cieli e svolgersi lassù la stessa funzione; ma con uno splendore ben diverso da quello della terra.

Tutta la Visitazione del Cielo era presente, per fare accoglienza alla giovane novizia, profetizzando che essa sarebbe diventata una fervente religiosa.4

Anche Santa Modesta5 era là, soddisfatissima di avere per figlioccia la nuova fidanzata di Gesù.

Le nostre prime Madri volgendosi a Suor M. Marta le dissero, con allegrezza: « L'Eterno Padre ha donato al nostro Santo Ordine il proprio Figlio da onorare in tre modi:

1° - Gesù Cristo Crocifisso, la Croce e le Sante Piaghe in modo speciale a questo Monastero.

2° - Il Suo Sacro Cuore.

3° - Gesù Bambino.

Sono beni di famiglia.

Risalendo alle origini del l'Istituto, noi troviamo nella vita della Madre Anna Margherita Clément,6 contemporanea di S. Giovanna di Chantal, queste tre devozioni, delle quali tutte le Religiose formate da lei portarono il sigillo.

Il 23 Ottobre seguente, la On. Madre Maria Paolina Deglapigny, defunta da 18 mesi, insisterà sul medesimo punto.

Apparendo alla sua antica figlia, essa le confermerà questo dono delle Sante Piaghe: « La Visitazione aveva già una grande ricchezza; ma non era completa, ora invece d'avere solo il Cuore di Gesù a cui porgere speciale onore, avete pure ( come oggetto sensibile della vostra devozione ) tutta la sua Santa Umanità, cioè le Sue sacre Piaghe.

Io ho chiesto questa grazia per voi e perciò può chiamarsi fortunato il giorno che ho lasciato la terra ».

Il nostro S. Padre Francesco di Sales, che appariva spesso a questa sua cara figlia per istruirla paternamente, non mancò di confermarle la certezza della sua « Missione »: « Dio ti ha scelta per completare la devozione al Sacro Cuore; il Cuore di Gesù è stato mostrato alla mia figlia Margherita Maria e le Sante Piaghe alla mia piccola Maria Marta! …

È una gioia, per il mio cuore paterno, il vedervi tributare quest'onore a Gesù Crocifisso ».

La SS. Vergine venne pure, nel giorno della Visitazione, accompagnata dai Santi Fondatori e da Santa Margherita Maria, a confermare nella sua « Missione » la giovane Sorella: « Io dò il mio Frutto alla Visitazione, come l'ho portato alla mia cugina Elisabetta », le disse con bontà.

« Il tuo Santo Fondatore ha riprodotto le apostoliche fatiche, la dolcezza e l'umiltà del mio Figlio; la Santa Madre di Chantal ha imitato le mia generosità superando tutti gli ostacoli per unirsi a Gesù, con l'adempimento della sua Divina Volontà; la Beata Suor Margherita Maria, ha ricopiato il Sacro Cuore del mio Figlio, per donarlo al mondo … e tu, figlia mia, tu sei prescelta per placare la Divina Giustizia, facendo valere i meriti della Passione e delle Sante Piaghe del mio unico e diletto Figlio Gesù ».

Ma sopratutto « Nostro Signore » degnò più volte confermare all'umile sua Serva che l'aveva veramente chiamata a ravvivare la devozione alle Sante Piaghe redentrici: « Io ti ho scelta per risvegliare la devozione alla mia Santa Passione negli infelici tempi in cui vivi ».

Poi mostrandole le Sue Sante Piaghe, come un libro aperto, il Divin Maestro soggiunse: « Non distogliere lo sguardo da questo libro e tu sorpasserai in dottrina i più grandi sapienti.

La preghiera alle Sante Piaghe comprende tutto ».

Egli le inculca pure d'offrire incessantemente le Sue Divine Piaghe per la salvezza del mondo: « Figlia mia, il mondo sarà più o meno turbato a seconda che tu disimpegnerai il tuo compito.

Tu sei prescelta per soddisfare la mia giustizia.

« Io voglio che mediante questa devozione si santifichino, non solo le anime con le quali tu vivi, ma molte altre ancora.

« Io ti ho scelta per fare fruttificare, a favore di tutti, i meriti della mia Santa Passione; ma voglio che sia sempre nascosta.

Sta a Me di far conoscere in seguito che, con questo mezzo, si otterrà la salvezza del mondo, e altresì per mezzo della mia Immacolata Madre ».

Per eccitare lo zelo di Suor M. Marta, Nostro Signore si compiaceva ancora di esporle i vantaggi di questa devozione e gli inapprezzabili tesori di queste sorgenti di vita: « Figlia mia, ogni volta che offrite a mio Padre i meriti delle mie divine Piaghe, voi guadagnate ricchezze immense.

« Il Padre mio si compiace nell'offerta delle mie sacre Piaghe e dei dolori della mia Divina Madre.

Offrirgli le mie Piaghe è come offrirgli la sua gloria; e offrire il Cielo al Cielo.

« Una delle mie creature mi ha tradito e ha venduto il mio Sangue; ma voi potete si facilmente ricomprarlo goccia a goccia! …

Una sola goccia è bastevole a purificare la terra e voi non ci pensate … non ne conoscete il valore! … »

Mostrando poi alla sua diletta queste sorgenti di eterna salvezza, come sospese tra Cielo e terra: « Figlia mia, riconosci il tesoro del mondo! …

Il mondo non vuole riconoscerlo! … ».

Gesù la stimola e stimola noi con lei a ricorrere con fiducia a questo tesoro: « Chi è povero venga con fede e confidenza e prenda dal tesoro della mia passione.

Ecco di che pagare per tutti coloro che hanno dei debiti.

« Non bisogna temere di mostrare le mie Piaghe alle anime.

La via delle mie Piaghe è cosi semplice e facile per andare in Paradiso.

« Nella contemplazione delle mie Piaghe, si trova tutto per sé e per gli altri ».

Gesù moltiplica le incoraggianti promesse: « Accorderò tutto ciò che mi si domanderà con la devozione alle Sante Piaghe.

Coloro che le onorano avranno una vera cognizione di Gesù Cristo.

« Figlia mia, ove si sono formati i Santi se non nelle mie Piaghe?

Dalle mie Piaghe escono frutti di santità.

Come l'oro purificato nel crogiuolo diviene più bello, così bisogna mettere l'anima tua e quella delle tue Sorelle nelle mie Sante Piaghe; là esse si purificheranno come l'oro nella fornace ».

Le Sante Piaghe hanno una meravigliosa efficacia per convertire i peccatori.

Un giorno Suor Maria-Marta, stretta dall'angoscia, al pensiero dei delitti di cui è piena la terra, esclamava: « Gesù mio, abbiate pietà dei vostri figli, non guardate i loro peccati ».

Il Divino Maestro degnò rispondere alla sua fervida preghiera insegnandole l'aspirazione seguente: « Gesù mio, perdono e misericordia per i meriti delle vostre sante Piaghe », soggiungendo: « molti proveranno l'efficacia di questa invocazione ».

« Io desidero - dichiarò un'altra, volta - che i Sacerdoti la diano spesso ai loro penitenti nel Santo Tribunale.

« Il peccatore che dirà la preghiera seguente: Eterno Padre, vi offro le Piaghe di nostro Signore Gesù Cristo per guarire quelle delle anime nostre » otterrà la propria conversione.

Le Sante Piaghe sono un balsamo e un conforto nel dolore.

« Bisogna ripetere spesso vicino agli ammalati questa aspirazione: « Gesù mio, perdono e misericordia per i meriti delle vostre Sante Piaghe ».

Questa preghiera solleverà l'anima e il corpo ».

Le Sante Piaghe assicurano una buona morte.

« Non vi sarà morte per l'anima che spirerà nelle mie Piaghe, esse danno la vera vita ».

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1 Questa opera ammirevole è attualmente diretta da Mons. Ernesto Costa di Beauregard, nipote del fondatore. ( Vedere l'interessantissima Biografia: « Un'anima di Santo: il Canonico Camillo Costa di Beauregard », di E. Costa di B., p. 64 )
2 Am. di Dio, libro XII, cap. 13
3 Cioè verso mezzogiorno ( cf. nota, p. 38 )
4 Si trattava della nostra cara Sorella Maria Modesta d'Agoùlt
5 Vergine martire della quale il corpo santo riposa in una cassa sotto l'altare maggiore della chiesa della Visitazione
6 « Vita della Madre A. Marg. Clement », del Can. Sandrean