Diario di M. Faustina Kowalska

Indice

+ G.M.G.

Cracovia, 1936

O Volontà di Dio, sii il mio amore!

+ Esercizi spirituali di otto giorni 20.10.1936

Gesù mio, oggi mi ritiro nel deserto per parlare solo con Te, o mio Maestro e Signore.

Taccia la terra. Tu solo parli a me, o Gesù.

Tu sai che non comprendo altra voce all'infuori della Tua, o buon Pastore.

Nella dimora del mio cuore c'è il deserto, dove nessuna creatura può entrare. Tu solo vi sei Re.

+ Quando andai in cappella per cinque minuti di adorazione, chiesi a Gesù come dovevo fare questi esercizi spirituali.

All'improvviso sentii nell'anima questa voce: « Desidero che ti trasformi tutta in amore e arda nel fuoco come una pura vittima d'amore ».

O Verità Eterna, concedimi un raggio della Tua luce, per conoscere Te, Signore, ed esaltare degnamente la Tua infinita Misericordia e nello stesso tempo fammi conoscere me stessa e tutto l'abisso di miseria che sono.

+ Ho scelto per patroni durante questi esercizi spirituali, S. [ sic! ] Claudio de la Colombière e S. Geltrude, perché intercedano incessantemente per me presso la Madonna ed il Salvatore Misericordioso.

In questa meditazione sulla creazione … in un attimo la mia anima si è unita al Suo Creatore e Signore.

Durante questa unione ho conosciuto il mio scopo e la mia destinazione.

Il mio scopo è quello di unirmi intimamente a Dio attraverso l'amore e la mia destinazione è quella di adorare ed esaltare la Misericordia di Dio.

Il Signore me l'ha fatto conoscere chiaramente e sperimentare in modo avvertibile anche fisicamente.

Non finisco di stupirmi, quando conosco ed esperimento l'amore sconfinato che Dio ha per me.

Chi è Dio? E chi sono io? Altro non posso pensare.

Solo l'amore comprende questo incontro e l'unione di questi due spiriti, cioè Dio Spirito e l'anima della creatura.

Più Lo conosco, più mi sprofondo in Lui con tutta la potenza del mio essere.

+ « Durante questi esercizi ti terrò continuamente accanto al Mio Cuore, in modo che conosca meglio la Misericordia che ho per gli uomini e specialmente per i poveri peccatori ».

Il giorno in cui cominciarono gli esercizi spirituali venne a trovarmi una suora59 che era venuta per pronunciare i voti perpetui, e mi confidò che non aveva affatto fiducia in Dio e che si abbatteva per un nonnulla.

Le risposi: « Ha fatto bene, sorella, a dirmelo, pregherò per lei ».

E le dissi alcune parole e quanto dispiaccia a Gesù la mancanza di fiducia ed in particolare da parte di un'anima eletta.

Mi rispose che a cominciare dai voti perpetui, si sarebbe esercitata nella fiducia.

Ora so che perfino anime elette e già avanti nella vita religiosa e spirituale, non hanno il coraggio di fidarsi completamente di Dio.

E ciò avviene perché poche anime conoscono l'insondabile Misericordia di Dio e la Sua grande bontà.

+ La grande Maestà di Dio, che è penetrata in me oggi e ancora mi penetra, mi ha procurato un grande timore, ma un timore reverenziale e non un timore servile che è una cosa ben diversa dal timore reverenziale.

Il timore reverenziale è sorto oggi nel mio cuore dall'amore e dalla conoscenza della grandezza di Dio e questa è una grande gioia per l'anima.

L'anima trema di fronte alla più piccola offesa di Dio, ma questo non la turba né le offusca la felicità.

Dove governa l'amore, lì tutto va bene.

Mi capita che mentre ascolto la meditazione, una parola m'introduce in una più stretta unione col Signore e non so più quello che dice il Padre.

So che mi trovo accanto al misericordiosissimo Cuore di Gesù, il mio spirito s'immerge totalmente in Lui e vengo a conoscere in un attimo più cose di quante potrei conoscerne dopo lunghe ore di ricerche intellettuali o di meditazione.

Sono lampi improvvisi di luce, che mi fanno conoscere una cosa come la vede Iddio, sia per quanto concerne il mondo interiore, come pure quello esterno.

Vedo che Gesù opera Lui stesso nella mia anima durante questi esercizi spirituali; io cerco soltanto di essere fedele alla Sua grazia.

Ho affidato l'anima completamente all'influsso di Dio.

Questo Sovrano celeste si è impossessato totalmente della mia anima.

Sento che vengo trasportata al di sopra della terra e del cielo, nella vita intima di Dio, dove conosco il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, ma sempre nell'unità della Maestà.

+ Mi chiuderò nel calice di Gesù, al fine di confortarLo continuamente.

Fare tutto ciò che sarà in mio potere per salvare le anime, farlo attraverso la preghiera e la sofferenza.

+ Cerco di essere sempre come Betania60 per Gesù, affinché dopo le numerose fatiche possa riposare.

Nella santa Comunione trovo un'unione così stretta ed indicibile che, se anche volessi descriverla, non troverei le espressioni adatte.

Questa sera ho visto Gesù nell'aspetto che aveva durante la Sua Passione.

Aveva gli occhi rivolti al Padre Suo e pregava per noi.

+ Sebbene fossi malata, oggi ho deciso di fare come al solito l'ora santa.

Durante tale ora ho visto Gesù flagellato alla colonna.

Durante quella tremenda tortura, Gesù pregava e dopo un momento mi ha detto: « Sono poche le anime che meditano sulla Mia Passione con vero sentimento.

Alle anime che meditano devotamente sulla Mia Passione, concedo il maggior numero di grazie.

+ Senza un Mio aiuto particolare, non sei nemmeno capace di ricevere le Mie grazie; sai che cosa sei ».

Oggi dopo la santa Comunione ho parlato moltissimo con Gesù di persone che mi sono particolarmente care.

Tutto ad un tratto ho udito queste parole: « Figlia Mia, non ti sforzare con tale loquacità.

Quelli che tu ami in modo particolare, anch'io li amo in modo particolare e per riguardo a te, li colmo con le mie grazie.

Mi fai piacere quando Mi parli di loro, ma non farlo con sforzi eccessivi ».

+ O Salvatore del mondo, mi unisco alla Tua Misericordia.

O mio Gesù, unisco tutte le mie sofferenze alle Tue e le depongo nel tesoro della Chiesa per il bene delle anime.

Oggi, sotto la guida di un angelo, sono stata negli abissi dell'inferno.

È un luogo di grandi tormenti per tutta la sua estensione spaventosamente grande.

Queste le varie pene che ho viste;

la prima pena, quella che costituisce l'inferno, è la perdita di Dio;

la seconda, i continui rimorsi di coscienza;

la terza, la consapevolezza che quella sorte non cambierà mai;

la quarta pena è il fuoco che penetra l'anima, ma non l'annienta; è una pena terribile: è un fuoco puramente spirituale acceso dall'ira di Dio;

la quinta pena è l'oscurità continua, un orribile soffocante fetore, e benché sia buio i demoni e le anime dannate si vedono fra di loro e vedono tutto il male degli altri ed il proprio;

la sesta pena è la compagnia continua di satana;

la settima pena è la tremenda disperazione, l'odio di Dio, le imprecazioni, le maledizioni, le bestemmie.

Queste sono pene che tutti i dannati soffrono insieme, ma questa non è la fine dei tormenti.

Ci sono tormenti particolari per le varie anime che sono i tormenti dei sensi.

Ogni anima con quello che ha peccato viene tormentata in maniera tremenda e indescrivibile.

Ci sono delle orribili caverne, voragini di tormenti, dove ogni supplizio si differenzia dall'altro.

Sarei morta alla vista di quelle orribili torture, se non mi avesse sostenuta l'onnipotenza di Dio.

Il peccatore sappia che col senso col quale pecca verrà torturato per tutta l'eternità.

Scrivo questo per ordine di Dio, affinché nessun'anima si giustifichi dicendo che l'inferno non c'è, oppure che nessuno c'è mai stato e nessuno sa come sia.

Io, Suor Faustina, per ordine di Dio sono stata negli abissi dell'inferno, allo scopo di raccontarlo alle anime e testimoniare che l'inferno c'è.

Ora non posso parlare di questo.

Ho l'ordine da Dio di lasciarlo per iscritto.

I demoni hanno dimostrato un grande odio contro di me, ma per ordine di Dio hanno dovuto ubbidirmi.

Quello che ho scritto è una debole ombra delle cose che ho visto.

Una cosa ho notato e cioè che la maggior parte delle anime che ci sono, sono anime che non credevano che ci fosse l'inferno.

Quando ritornai in me, non riuscivo a riprendermi per lo spavento, al pensiero che delle anime là soffrono così tremendamente, per questo prego con maggior fervore per la conversione dei peccatori, ed invoco incessantemente la Misericordia di Dio per loro.

O mio Gesù, preferisco agonizzare fino alla fine del mondo nelle più grandi torture, piuttosto che offenderTi col più piccolo peccato.

+ G.M.G.

« Figlia Mia, se per tuo mezzo esigo dagli uomini il culto della Mia Misericordia, tu devi essere la prima a distinguerti per la fiducia nella Mia Misericordia.

Esigo da te atti di Misericordia, che debbono derivare dall'amore verso di Me.

Devi mostrare Misericordia sempre e ovunque verso il prossimo: non puoi esimerti da questo, né rifiutarti né giustificarti.

Ti sottopongo tre modi per dimostrare Misericordia verso il prossimo: il primo è l'azione, il secondo è la parola, il terzo la preghiera.

In questi tre gradi è racchiusa la pienezza della Misericordia ed è una dimostrazione irrefutabile dell'amore verso di Me.

In questo modo l'anima esalta e rende culto alla Mia Misericordia.

Sì, la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia, ma deve esserci anche l'azione ed esigo il culto della Mia Misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all'immagine che è stata dipinta.

Per mezzo di questa immagine concederò molte grazie alle anime, essa deve ricordare le esigenze della Mia Misericordia, poiché anche la fede più forte, non serve a nulla senza le opere ».

O mio Gesù, aiutami Tu direttamente in tutto, poiché vedi quanto sono piccolina e per questo conto unicamente sulla Tua bontà, o Dio.

+ Esame di coscienza particolare

Unione con Cristo Misericordioso.

Col cuore abbraccio il mondo intero e specialmente i paesi selvaggi e perseguitati; per essi chiedo Misericordia.

Due propositi di carattere generale.

Primo: cercare il raccoglimento interiore ed osservare rigorosamente la regola del silenzio.

Secondo: fedeltà alle ispirazioni Ulteriori; tradurle in vita e in azioni secondo il parere del direttore spirituale.

Durante questa malattia desidero adorare la volontà di Dio e, per quanto sarà in mio potere, cercherò di prendere parte a tutte le pratiche di pietà che si fanno in comune.

Per ogni dispiacere e sofferenza ringrazierò ardentemente il Signore.

+ Sento spesso che all'infuori di Gesù, non ho aiuti da nessuna parte, benché qualche volta abbia molto bisogno di chiarimenti in merito alle richieste del Signore.

Questa sera improvvisamente ho ricevuto uno sprazzo di luce da Dio in merito ad una certa questione.

Per dodici anni avevo riflettuto su una certa questione e non ero riuscita a comprenderla.

Oggi Gesù mi ha fatto conoscere quanto ciò Gli è piaciuto.61

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59 Per i voti perpetui erano arrivate sei suore da fuori.
È difficile pertanto stabilire con certezza quale di queste suore abbia confidato a Santa Faustina la sua mancanza di fiducia.
Si può supporre tuttavia che sia stata Sr. Sebastiana Gabinowska (1905-1942) che andava soggetta a depressioni spirituali.
A causa di questi disturbi aveva pregato i superiori di rinviarle i voti perpetui.
Poco dopo la professione perpetua diede segni di squilibrio mentale. Ricoverata in un ospedale psichiatrico a Kobierzyn presso Cracovia, negli anni dell'occupazione nazista condivise la sorte degli altri ammalati: furono portati via tutti e uccisi dagli occupanti. La morte di Sr. Sebastiana è avvenuta probabilmente verso la fine di giugno del 1942 (A. CSBVMM - C e D)
60 Nella « Betania » del Vangelo il Signore aveva i Suoi amici, con i quali si intratteneva volentieri per riposare dopo il lavoro apostolico.
Santa Faustina aspira ad essere per il Signore un luogo di riposo, un luogo di serenità e di gioia
61 Non si sa a cosa si riferisca Santa Faustina