Fratel Teodoreto ( Prof. Giovanni Garberoglio )

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Germi d'opere nuove

Un giorno Fr. Anastasio chiese al Fratel Teodoreto se prevedesse la possibilità di un ramo femminile del suo Istituto secolare di Gesù Crocifisso.

E ne ebbe in risposta che, non la prevedeva, ma già si stava lavorando per dargli corpo e vita.

In una lettera del Rev. Padre Arturo Maria Piombino, in data 10 luglio 1949, lettera che si sente scritta in risposta a una precisa domanda di Fratel Teodoreto, leggo:

"Gesù ha voluto che l'Opera dei Catechisti fosse affidata ai Fratelli delle Scuole Cristiane ( lo ha detto a Fra Leopoldo, se ben ricordo ).

"Ora, normalmente, i Fratelli non si occupano dell'opera femminile.

Per assumere quindi un incarico del genere occorrerebbe l'approvazione dei Superiori; a meno che l'opera nasca e si sviluppi completamente a parte, come una nuova istituzione indipendente dai Fratelli delle Scuole Cristiane.

"Le confermo quindi quanto Le ho detto ieri mattina: esponga oggettivamente la cosa ai Superiori e faccia quello che Le diranno".

Nessun dubbio che Fratel Teodoreto abbia chiesto e ottenuto dai Superiori le volute autorizzazioni, poiché proprio da quell'epoca datano le lettere con cui il Nostro si tiene in costante relazione con tre elette anime di Catechiste: una a Torino, una seconda a Trieste, la terza a Roma, desiderose tutte di assecondare il santo progetto, del quale forse esse medesime - le due prime principalmente - suscitarono l'idea.

Ho tra le mani le lettere di Fratel Teodoreto alla Catechista romana, l'ultima in serie, e vi trovo notizie esplicite sui progetti relativi a questa Opera, di cui ben pochi sono a conoscenza.

Scrive in data 31 agosto 1951:

"A Torino c'era una Signorina che voleva iniziare un nucleo di Catechiste con le Regole e Costituzioni già approvate per i Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

L'Autorità Ecclesiastica ha preso in considerazione le proposte della Signorina e la mandò da una persona competente che la esaminasse ed eventualmente le facesse fare il noviziato secondo le Regole e la preparasse al futuro apostolato".

Ed ecco che, pur raccomandando la massima docilità al Direttore spirituale, egli incoraggia a tentare qualche cosa all'ombra del Cupolone:

"Si vede che Gesù conduce Lei come una mamma guida i primi passi del suo bambino: Egli ha disposto che Lei leggesse la vita del Servo di Dio Fra Leopoldo, nella lettura Le ha parlato al cuore.

Le ha fatto incontrare la Sig.na B. e seguendo il consiglio di detta signorina ha scelto un Padre spirituale che per Lei "è Gesù".

Il suo Padre spirituale riconoscerà la sua vocazione ad amare "molto, moltissimo" Gesù Crocifisso e a farlo amare; che se la salute non permette a Lei di chiudersi in Convento, Le permetterà di continuare a far la zelatrice della devozione del SS. Crocifisso e nello stesso tempo esercitarsi, con l'aiuto della signorina B., nella pratica dei consigli evangelici, specialmente della povertà secondo la Regola dei Catechisti.

Se nel corso di un anno, Gesù Le fa incontrare due o tre anime decise di seguire Lei nell'amore di Gesù Crocifisso, il Padre Spirituale Le permetterà di iniziare la Sezione Catechiste del SS. Crocifisso e di Maria Immacolata che sarà interamente indipendente dai Catechisti". ( 12 novembre 1951 ).

E ancora: "Nella preghiera allo Spirito Santo mi unisco a Lei per ringraziare Dio dei regali che Le ha fatto per mezzo del Suo Vicario in terra, per quelli che Le ha fatto direttamente, ispirandole di dedicarsi completamente all'Unione del SS. Crocifisso e di quelli che Le ha fatto per mezzo del suo Padre spirituale, dandole tutti i permessi necessari.

Si tratta di non ricusare a Gesù il lavoro esterno che noi povere creature possiamo fare per iniziare attorno a Lei un gruppo di Catechiste che amino sinceramente Gesù, propaghino la divozione alle Cinque Piaghe di Gesù Crocifisso e quando possono aiutino anche a fare il catechismo o insegnare le preghiere ai piccoli delle rispettive Parrocchie.

Seguendo il Regolamento dell'Istituto secolare dei Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS.ma Immacolata formare una Pia Unione approvata dalla Autorità Ecclesiastica e poi eretta ad Istituto secolare delle Catechiste le quali abbiano solamente relazioni spirituali con i Catechisti.

"Si tratterebbe di affittare una camera non troppo distante da una Chiesa per fare le adunanze settimanali..." ( 1° giugno 1952 - Solennità della Pentecoste ).

Fratel Teodoreto tiene informata la sua neofita di quanto avviene a Trieste e a Torino, e la mette anche in comunicazione con il Procuratore Generale dei « Fratelli ».

Siccome però sa che, per ragione di salute, può attendere assai poco ad opere esteriori, quasi altro più non le chiede che preghiere e sacrifici:

"Le raccomando il progetto che la signorina C. M. di Trieste.

Essa vuol venire a Torino dopo il 20 del corrente mese, unita a un'altra signorina di Torino, certa A. M. B.; le quali vanno a fare gli esercizi spirituali coll'intento di ottenere le grazie necessarie per l'istituzione delle Catechiste dell'Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Preghi perché si faccia la volontà di Dio; e se le viene qualche pensiero di incoraggiamento lo scriva alla signorina M.

In Gesù Crocifisso e in Maria SS. Immacolata, dev.mo" ( 17 agosto1952 ).

E seguitando lo stesso argomento:

"La signorina C. M. con un'altra di Trieste e la signorina A. M. B., sono ritornate dagli esercizi spirituali tutte infervorate e decise di iniziare a Trieste la formazione delle Catechiste seguendo le Regole già approvate dei Catechisti.

Sarebbe facile ottenere l'approvazione delle Catechiste quando potranno dimostrare che, sotto la Presidenza della Signorina C. M. di Trieste, esse hanno iniziato a Trieste e a Torino gruppi di signorine che seguono le Regole dei Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, già approvati come Istituto secolare, senza nessuna dipendenza tra i due Istituti, tranne relazioni spirituali e reciproche preghiere" ( 11 settembre 1952 ).

Non sono tutte rose per queste pioniere della nuova Istituzione; e Fratel Teodoreto ancora insiste nella richiesta di preghiere:

"La signorina B. incontra molte difficoltà per la formazione delle Catechiste; anche alla signorina M. ho scritto dopo il Congresso Eucaristico di Torino, ma non mi ha ancora risposto,... forse è per la questione di Trieste.

"Le raccomando di pregare secondo le intenzioni di dette due signorine e anche per i catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, che non hanno nessun novizio" ( lettera senza data ).

E, sempre nello stesso tono, a due riprese:

"Continui a pregare per i Catechisti che sono ancora senza novizi e per le Catechiste per l'organizzazione delle quali la signorina B. incontra grandi difficoltà e la signorina M. ha anche bisogno di preghiere"... ( 16 novembre 1953 ).

"Continui a pregare e ad offrire le sue sofferenze per ottenere buone Vocazioni per i Catechisti a Trieste e a Torino.

"La signorina C. M. mi scrive che le anime costano assai; ma, a qualunque prezzo vuol formar anime amanti di Gesù.

La signorina A. M. B. ha bisogno di essere incoraggiata con le preghiere e coi sacrifici" ( 19 aprile 1954 ).

Le cose sembrano avviate meglio, e per lo spirito organizzativo della Catechista e per favore di circostanze, a Trieste.

Fratel Teodoreto vi invia le regole dell'Istituto, raccomanda la pratica della Divozione alle Cinque Piaghe, incoraggia, sostiene con la preghiera, previene contro difficoltà che potranno sorgere:

"Il nemico del bene non mancherà... di suscitare ostacoli per far naufragare l'opera o almeno ritardarne lo sviluppo" ( 12 gennaio 1953 ).

Una delle maggiori difficoltà fu l'opposizione iniziale dell'Autorità ecclesiastica, che aveva in un primo tempo dichiarato: « La formazione delle catechiste, s^; l'Unione Catechisti di Gesù Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, no! ».

anche in queste contingenze, il Fratel Teodoreto raccomanda docilità e costanza: « Si appoggi al suo Vescovo e preghi lui stesso di fare le modificazioni richieste alla Regola delle Catechiste ».

Poco dopo si può cantare vittoria, perché l'Ecc.mo Ordinario ha accettato di fare questo lavoro di adattamento delle Regole e Costituzioni, come si legge in una lettera del 14 maggio 1953.

Fratel Teodoreto dà direttive pratiche di grande utilità.

Il 18 ottobre 1953, ad esempio, incoraggia molto l'usanza, iniziata con un gruppo di Catechiste non ancora congregate, dei Ritiri mensili.

Scrive: « Ciò che ha contribuito a mantenere i Catechisti uniti sono stati i Ritiri mensili, i quali hanno illuminato le menti e scaldato i cuori e ottenuto, per i meriti di Gesù Crocifisso, la perseveranza nella vocazione » ( 18 ottobre 1953 ).

Il Venerdì Santo 16 aprile 1954, Fratel Teodoreto per lettera descrive una cerimonia cara a San Giovanni Battista de La Salle, lasciata per Regola ai Fratelli delle Scuole Cristiane: quella del Giovedì santo, che consiste nel chiedersi vicendevolmente perdono ..  cerimonia ripetuta nell'Unione Catechisti, e aggiunge: « Avrei piacere che anche le Catechiste facessero altrettanto, quando saranno approvate, per ricordare la lavanda dei piedi degli Apostoli fatta da Gesù ».

E conclude ( è l'ultima lettera-testamento a Trieste ): « Mi sono permesso questi particolari per dimostrare che io prego per i Catechisti e le Catechiste dinanzi a Dio, inseparabilmente uniti ».

« Spero in Gesù Crocifisso e Maria SS. Immacolata di continuare per tutta la vita che mi resta, a pregare per gli ideali dei due Istituti; e con questo mi firmo dev.mo Fratel Teodoreto ».

E c'è dell'altro e del nuovo.

Leggo difatti in una lettera in data 2 settembre 1952: « Come i Catechisti, così le Catechiste siano formate nello spirito dell'Unione del SS. Crocifisso e di Maria Immacolata ... disposte a collaborare col proprio parroco nella propria parrocchia.

Si aspetti invece a collaborare con l'Ufficio Catechistico Diocesano fino a che il Rev. Padre L.D.R. non avrà compilato il " Regolamento di vita per i Sacerdoti secolari Catechisti ", da inserirsi nelle Regole dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS.ma Immacolate ».

I progetti fiorivano dunque nella mente di Fratel Teodoreto o dei suoi collaboratori, e si levavano speranze impensate d'allargamento della sua Opera di bene.

L'Istituto delle Catechiste, e più assai quello dei Sacerdoti secolari Catechisti, sono ancora in boccio: occorreva forse, per il loro aprirsi in ampia corolla, che il Fondatore giungesse al trono del Padre, a perorarvi personalmente la causa della dilatazione dell'Opera cui si era votato solo per obbedire ai cenni di Lassù?

È il mistero di Dio, e a noi non rimane per ora che adorarne il segreto.

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