Summa Teologica - I

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Articolo 6 - Se le persone possano essere predicate dei nomi essenziali

In 1 Sent., d. 4, q. 2, a. 2, ad 4, 5

Pare che le persone non possano essere predicate dei nomi essenziali concreti, dicendo, p. es.: Dio è le tre Persone, oppure: Dio è la Trinità.

Infatti:

1. È certamente falsa questa proposizione: un uomo è tutti gli uomini, non potendo verificarsi in alcun caso concreto: poiché né Socrate, né Platone, né chiunque altro è tutti gli uomini.

Quindi è falsa anche questa: Dio è la Trinità, non essendo vera di alcuna persona divina in particolare: poiché né il Padre, né il Figlio, né lo Spirito Santo sono la Trinità.

Quindi è falsa l'affermazione: Dio è la Trinità.

2. Un termine più ristretto o particolare non si predica di un termine più universale se non in qualità di predicato accidentale, come quando dico: l'animale è uomo; è infatti [ soltanto ] un caso particolare per l'animale di essere uomo.

Ora il nome Dio, secondo il Damasceno [ De fide orth. 3,4 ], sta alle tre Persone come l'universale al termine particolare.

Quindi è evidente che le persone si possono predicare di Dio soltanto come predicato accidentale.

In contrario:

S. Agostino [ De fide cath., serm. 1 ] afferma: « Crediamo che l'unico Dio è un'unica Trinità di nome divino ».

Dimostrazione:

Come si è già detto [ a. prec., ad 5 ], gli aggettivi nozionali e personali non possono essere predicati dell'essenza; lo possono invece i sostantivi, data l'identità che c'è tra l'essenza e la persona.

Ora, l'essenza divina si identifica non solo con una singola persona, ma anche con tutte e tre assieme.

Quindi si può predicare dell'essenza tanto una persona, come anche due o tre insieme: dicendo p. es. che l'essenza è il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo.

Ora, abbiamo già visto [ a. 4, ad 3 ] che il nome Dio di per sé sta a designare l'essenza: perciò come è vero che l'essenza è le tre Persone, così è anche vero che Dio è le tre Persone.

Analisi delle obiezioni:

1. Abbiamo già notato [ a. 4, ad 3 ] che uomo di per sé sta a designare la persona, e solo in forza del contesto può designare anche la natura.

Quindi la proposizione: un uomo è tutti gli uomini è falsa, poiché non si può verificare in nessun caso.

Invece il termine Dio di per sé serve a designare l'essenza.

Quindi, sebbene la proposizione Dio è la Trinità non sia vera di nessuna persona, è vera tuttavia per l'essenza [ divina ].

- Ed è perché non badò a questo aspetto che Gilberto Porretano [ Comm. in 2 Boet. De Trin., ad Io. Diac. ] la disse falsa.

2. Nella proposizione: Dio o l'essenza divina è il Padre, il predicato è identico al soggetto; e l'uno non sta all'altro come un termine particolare a quello universale, poiché in Dio non ci sono universali né particolari.

Come quindi è per se la proposizione: il Padre è Dio, così lo è anche quest'altra: Dio è il Padre.

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