Summa Teologica - II-II

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Argomento 171 - La profezia

Dopo aver trattato singolarmente delle virtù e dei vizi che appartengono alle condizioni e allo stato di tutti gli uomini, passiamo a considerare ciò che riguarda certe particolari categorie di persone.

Ora, rispetto agli abiti e agli atti di ordine razionale si riscontrano fra gli uomini tre differenze.

La prima è una differenza di grazie carismatiche: poiché secondo S. Paolo [ 1 Cor 12,4ss ] « c'è diversità di carismi », e « dallo Spirito a uno è dato il linguaggio della sapienza, a un altro il linguaggio della scienza », ecc.

- La seconda differenza è impostata sulla distinzione tra la vita attiva e la vita contemplativa [ q. 179 ], che dipende dalla diversità delle occupazioni e degli impegni.

Per cui S. Paolo [ 1 Cor 12,6 ] dice che « c'è diversità di operazioni ».

Altra infatti era l'occupazione di Marta, che « era tutta presa dai molti servizi », il che rientra nella vita attiva, e altra era l'occupazione di Maria la quale, « seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola » [ Lc 10,39ss ].

- La terza differenza infine è impostata sulla diversità di cariche e di stati, secondo quelle parole di S. Paolo [ Ef 4,11 ]: « Egli ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri ».

Si tratta cioè di quella « diversità di ministeri » di cui egli parla scrivendo ai Corinzi [ 1 Cor 12,5 ].

Fermiamoci dunque in primo luogo a trattare delle grazie carismatiche, che riguardano o la conoscenza, o la parola [ q. 176 ], o le opere [ q. 178 ].

I carismi riguardanti la conoscenza possono compendiarsi nel termine profezia.

Infatti la rivelazione profetica non si limita agli eventi umani futuri, ma abbraccia anche le realtà divine, sia quanto alle verità che tutti sono tenuti a credere, e che sono oggetto della fede, sia quanto ai misteri più alti riservati ai perfetti, e che sono oggetto della sapienza.

Inoltre la rivelazione profetica si estende alle sostanze spirituali, da cui siamo spinti al bene o al male, e ciò è oggetto del discernimento degli spiriti; e non esclude gli atti umani, che sono oggetto della scienza, come vedremo in seguito [ a. 3 ].

Perciò prima di tutto parleremo della profezia, quindi del rapimento [ q. 175 ], che è un grado speciale del dono profetico.

A proposito della profezia esamineremo quattro cose:

primo, la sua natura;

secondo, le sue cause [ q. 172 ];

terzo, il modo della conoscenza profetica [ q. 173 ];

quarto, le varie specie di profezia [ q. 174 ].

Sul primo argomento si pongono sei problemi:

1. Se la profezia sia un fatto di ordine conoscitivo;

2. Se sia un abito;

3. Se abbia per oggetto soltanto i futuri contingenti;

4. Se il profeta conosca tutto ciò che può essere oggetto di profezia;

5. Se il profeta distingua ciò che conosce per rivelazione divina da ciò che vede col proprio spirito;

6. Se nella profezia possa introdursi la falsità.

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