Supplemento alla III parte

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Articolo 6 - Se sia richiesta la contrizione di ogni singolo peccato mortale

Pare che non sia richiesta la contrizione di ogni singolo peccato mortale.

Infatti:

1. Nella giustificazione il moto di contrizione è istantaneo.

Ma in un istante l'uomo non può ricordare i singoli peccati.

Quindi non si richiede che la contrizione si estenda a ciascuno di essi.

2. La contrizione deve cadere sui peccati in quanto allontanano da Dio: poiché il volgersi alle creature senza allontanamento da Dio non richiede contrizione.

Ma tutti i peccati mortali coincidono nell'allontanamento suddetto.

Perciò basta per tutti un'unica contrizione.

3. Sono più affini tra loro i vari peccati mortali attuali che non il peccato attuale e quello originale.

Ma un solo battesimo cancella tutti i peccati attuali e quello originale.

Quindi un'unica contrizione generale basta a cancellare tutti i peccati mortali.

In contrario:

1. Per malattie diverse ci sono medicine diverse: poiché, come dice S. Girolamo [ In Mc, su 9,28 ], « non può guarire l'occhio ciò che guarisce il calcagno ».

Ma l'atto di contrizione è la medicina particolare contro un dato peccato mortale.

Quindi non basta una contrizione generica per tutti.

2. La contrizione si esplica nella confessione.

Ora, i peccati mortali vanno confessati singolarmente.

Quindi si è anche tenuti ad avere la contrizione di ciascuno di essi.

Dimostrazione:

La contrizione può essere considerata sotto due aspetti: cioè nel suo principio e nel suo termine.

E chiamo principio della contrizione la riflessione che uno fa con dolore sul proprio peccato, se non con il dolore della contrizione, almeno con quello dell'attrizione.

Si ha invece il termine della contrizione quando tale dolore è già informato dalla grazia.

Quindi rispetto al principio della contrizione si richiede che uno abbia dolore dei singoli peccati che ha nella memoria.

Rispetto invece al termine basta che lo abbia in generale per tutti: infatti allora tale moto dipende da tutte le disposizioni precedenti.

Analisi delle obiezioni:

1. È così risolta anche la prima obiezioni.

2. Sebbene tutti i peccati mortali siano simili nell'allontanamento da Dio, differiscono però nel motivo, nel modo e nella gravità di questo allontanamento.

E ciò in base al modo diverso di aderire alla creatura.

3. Il battesimo agisce in virtù dei meriti di Cristo, i quali hanno un valore infinito per cancellare tutti i peccati: perciò un solo battesimo basta per tutti.

Nella contrizione invece, assieme ai meriti di Cristo, si richiede anche il nostro atto.

E così ai singoli peccati quest'ultimo deve riferirsi singolarmente: non avendo una virtù infinita di contrizione.

Oppure si può rispondere che il battesimo è come una nascita spirituale, mentre la penitenza, quanto alla contrizione e alle altre sue parti, è come una guarigione ottenuta mediante una certa alterazione.

Ora, è noto che nella generazione fisica di una realtà corporea, che è accompagnata da una corruzione, mediante la sola generazione vengono rimossi tutti gli accidenti contrari alla realtà generata, che erano gli accidenti della realtà corrotta.

Nell'alterazione invece viene eliminato il solo accidente contrario a quello a cui termina l'alterazione stessa.

Così dunque un solo battesimo cancella simultaneamente tutti i peccati, inducendo una vita nuova, mentre la penitenza non può cancellare tutti i peccati se non si porta su ciascuno di essi.

Per questo sono necessarie la contrizione e la confessione di ogni colpa.

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