Supplemento alla III parte

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Articolo 2 - Se l'estrema unzione sia un sacramento unico

Pare che l'estrema unzione non sia un sacramento unico.

Infatti:

1. Una cosa deriva la sua unità dalla propria materia e dalla propria forma: poiché unica è la ragione del suo essere e della sua unità.

Ma la forma di questo sacramento viene ripetuta più volte, anche durante una stessa amministrazione, e la materia viene applicata al malato tante volte quante sono le parti da ungersi.

Quindi non è un sacramento unico.

2. Il sacramento consiste nell'unzione: è infatti ridicolo affermare che consiste nell'olio.

Ora, si hanno diverse unzioni.

Quindi diversi sacramenti.

3. Un sacramento va conferito da un solo sacerdote.

Talvolta però l'estrema unzione non può essere amministrata da un solo ministro: se dopo la prima unzione, ad es., il sacerdote muore, un altro deve continuare [ il rito ].

Quindi l'estrema unzione non è un unico sacramento.

In contrario:

1. L'unzione è per questo sacramento ciò che l'immersione è per il battesimo.

Ma diverse immersioni costituiscono un unico sacramento del battesimo.

Quindi più unzioni costituiscono un unico sacramento dell'estrema unzione.

2. Se il sacramento non fosse uno solo, dopo la prima unzione non sarebbe necessaria la seconda per l'integrità: poiché ogni sacramento è perfetto per la sua essenza.

Ma ciò è falso.

Quindi si tratta di un sacramento unico.

Dimostrazione:

Propriamente parlando, l'unità numerica può essere intesa in tre modi.

Primo, come nell'indivisibile, che esclude ogni pluralità sia in atto che in potenza: tali sono il punto e l'unità.

Secondo, come nel continuo, che in atto è uno, ma in potenza è molteplice: tale è, ad es., la linea.

Terzo, come in una realtà perfetta costituita di molte parti: come una casa è l'insieme di molte cose in atto, ma tutte riunite in una struttura comune.

Ora, ogni sacramento è uno in quest'ultimo senso: poiché i molti elementi che in esso si trovano significano e producono una medesima realtà.

Il sacramento infatti produce ciò che significa.

Perciò quando un solo atto basta a significare perfettamente [ il suo effetto ], la sua unità consiste in quell'unico atto: è il caso, ad es., della confermazione.

Quando invece la significazione del sacramento può aversi in uno o in più atti, allora il sacramento può essere perfetto con più azioni o con una soltanto: il battesimo, ad es., può consistere in una o in tre immersioni, poiché l'abluzione, significata nel battesimo, può essere fatta con una immersione o con molte.

Quando infine si può avere la perfetta significazione solamente con diversi atti, allora tutti questi sono necessari all'integrità del sacramento: come avviene nell'Eucaristia, poiché la refezione corporale, che è figura di quella spirituale, non si ha se non con il cibo e la bevanda insieme.

E la stessa cosa succede nell'estrema unzione: la cura delle piaghe interiori infatti non può essere significata in maniera perfetta se non mediante l'applicazione della medicina alle loro diverse radici.

Quindi alla perfezione di questo sacramento sono necessari diversi atti.

Analisi delle obiezioni:

1. L'unità perfetta di un tutto non viene distrutta dalla diversità della materia e della forma che si trova nelle parti.

Come nell'uomo la materia e la forma della carne non sono quelle delle ossa.

Allo stesso modo dunque nei sacramenti dell'Eucaristia e dell'estrema unzione la pluralità della materia e della forma non pregiudica l'unità del sacramento.

2. Benché, assolutamente parlando, quelle azioni siano molte, tuttavia formano insieme un'azione perfetta, che è l'unzione di tutti i sensi esterni, mediante i quali si contraggono le infermità interiori.

3. Benché nell'Eucaristia, se il sacerdote muore dopo la consacrazione del pane, un altro sacerdote possa consacrare il vino cominciando da dove si era fermato il primo, oppure ricominciare tutto da capo con un'altra materia, nell'estrema unzione non può ricominciare da capo, ma deve sempre continuare [ il rito ]: e questo perché ripetere l'unzione nella parte già unta equivarrebbe a consacrare un'ostia due volte, cosa assolutamente proibita.

Tuttavia la pluralità dei ministri non distrugge l'unità del sacramento: poiché essi operano soltanto come strumenti; ora, la pluralità dei martelli usati dal fabbro non impedisce l'unità della sua opera.

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