Supplemento alla III parte

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Articolo 4 - Se per l'integrità del matrimonio sia richiesto l'atto coniugale

Pare che per l'integrità del matrimonio sia richiesto l'atto coniugale.

Infatti:

1. Nell'istituzione del matrimonio fu detto [ Gen 2,24 ]: « I due saranno una sola carne ».

Ma ciò non avviene che con l'atto coniugale.

Perciò quest'ultimo appartiene all'integrità del matrimonio.

2. Come si è detto sopra [ a. 2; q. 39, a. 1 ], ciò che esprime il significato del sacramento è indispensabile al sacramento stesso.

Ora, il rapporto sessuale esprime il significato del sacramento, come si legge nelle Sentenze [ 4,26,6 ].

Quindi esso appartiene all'integrità del sacramento.

3. Questo sacramento è ordinato alla conservazione della specie.

Ma questa non può prodursi senza l'atto coniugale.

Quindi tale atto è richiesto dall'integrità del sacramento.

4. Il matrimonio è un sacramento in quanto offre un rimedio contro la concupiscenza, secondo le parole dell'Apostolo [ 1 Cor 7,9 ]: « È meglio sposarsi che ardere ».

Ma tale rimedio esso non può prestarlo a quanti non compiono l'atto coniugale.

Si ha perciò la stessa conclusione.

In contrario:

1. Nel paradiso terrestre esisteva il matrimonio.

Eppure là non ci fu l'atto coniugale.

Quindi tale atto non è richiesto per l'integrità del matrimonio.

2. Sacramento dice santificazione.

Ora, come dice il testo [ delle Sentenze, l. cit. ], il matrimonio è più santo senza l'atto coniugale.

Quindi l'atto coniugale non è richiesto dal sacramento.

Dimostrazione:

L'integrità o perfezione di una cosa può essere di due generi: l'una riguarda la perfezione prima, che consiste nell'essere stesso della cosa; l'altra riguarda la perfezione seconda, che consiste nell'operazione.

Essendo dunque l'atto coniugale una certa operazione o uso del matrimonio, di cui viene data la facoltà, ne risulta che tale atto rientra nel secondo tipo di integrità, e non nel primo.

Analisi delle obiezioni:

1. Adamo espresse l'integrità del matrimonio in tutti e due i generi di perfezione: poiché una realtà si manifesta attraverso le sue operazioni.

2. È indispensabile per un sacramento che esso significhi la grazia che contiene.

Ma l'atto coniugale, come si è visto [ a. 1, ad 4,5 ], non significa questa realtà, bensì una realtà non contenuta.

3. Una cosa non raggiunge il suo fine che mediante il proprio atto.

Se dunque il fine del matrimonio non viene raggiunto senza l'atto coniugale, ciò dimostra che questo appartiene al secondo genere di integrità, e non al primo.

4. Prima del rapporto sessuale il matrimonio è un rimedio in forza della grazia con esso conseguita, sebbene non in forza dell'atto, che è richiesto dal secondo tipo di integrità.

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