Ester

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Capitolo 9

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Il grande giorno di Purim

1 Il decimosecondo mese, cioè il mese di Adàr, il tredici del mese, quando l'ordine del re e il suo decreto dovevano essere eseguiti, il giorno in cui i nemici dei Giudei speravano di averli in loro potere, avvenne invece tutto il contrario; poiché i Giudei ebbero in mano i loro nemici.
Est 4,17q
Est 8,1+
Gen 22,17
2 I Giudei si radunarono nelle loro città, in tutte le province del re Assuero, per aggredire quelli che cercavano di fare loro del male; nessuno poté resistere loro, perché il timore dei Giudei era piombato su tutti i popoli.
3 Tutti i capi delle province, i satrapi, i governatori e quelli che curavano gli affari del re diedero man forte ai Giudei, perché il timore di Mardocheo si era impadronito di essi.
4 Perché Mardocheo era grande nella reggia e per tutte le province si diffondeva la fama di quest'uomo; Mardocheo cresceva sempre in potere.
5 I Giudei dunque colpirono tutti i nemici, passandoli a fil di spada, uccidendoli e sterminandoli; fecero dei nemici quello che vollero.
6 Nella cittadella di Susa i Giudei uccisero e sterminarono cinquecento uomini
7 e misero a morte Parsandàta, Dalfòn, Aspàta,
8 Poràta, Adalià, Aridàta,
9 Parmàsta, Arisài, Arisài e Vaizàta,
10 i dieci figli di Amàn figlio di Hammedàta, il nemico dei Giudei, ma non si diedero al saccheggio.
Est 3,13
Est 9,15
Gdt 15,6-7.11
11 Quel giorno stesso il numero di quelli che erano stati uccisi nella cittadella di Susa fu portato a conoscenza del re.
12 Il re disse alla regina Ester: « Nella cittadella di Susa i Giudei hanno ucciso, hanno sterminato cinquecento uomini e i dieci figli di Amàn; che avranno mai fatto nelle altre province del re?
Ora che chiedi di più? Ti sarà dato.
Che altro desideri? Sarà fatto! ».
13 Allora Ester disse: « Se così piace al re, sia permesso ai Giudei che sono a Susa di fare anche domani quello che era stato decretato per oggi; siano impiccati al palo i dieci figli di Amàn ».
14 Il re ordinò che così fosse fatto.
Il decreto fu promulgato a Susa.
I dieci figli di Amàn furono appesi al palo.
15 I Giudei che erano a Susa si radunarono ancora il quattordici del mese di Adàr e uccisero a Susa trecento uomini; ma non si diedero al saccheggio.
16 Anche gli altri Giudei che erano nelle province del re si radunarono, difesero la loro vita e si misero al sicuro dagli attacchi dei nemici; uccisero settantacinquemila di quelli che li odiavano, ma non si diedero al saccheggio.
17 Questo avvenne il tredici del mese di Adàr; il quattordici si riposarono e ne fecero un giorno di banchetto e di gioia.
18 Ma i Giudei che erano a Susa si radunarono il tredici e il quattordici di quel mese; il quindici si riposarono e ne fecero un giorno di banchetto e di gioia.
19 Perciò i Giudei della campagna, che abitavano in città non circondate da mura, fanno del quattordici del mese di Adàr un giorno di gioia, di banchetto e di festa, nel quale si mandano regali gli uni gli altri.
Ap 11,10
Ne 8,10-12
19a Invece gli abitanti delle grandi città celebrano come giorno di allegra festività il quindici di Adàr, mandando regali ai vicini.

V. La festa di Purim

Istituzione ufficiale della festa di Purim

20 Mardocheo scrisse questi avvenimenti e mandò lettere a tutti i Giudei che erano in tutte le province del re Assuero, vicini e lontani,
21 per stabilire che ogni anno celebrassero il quattordici e il quindici del mese di Adàr,
22 perché giorni nei quali i Giudei ebbero tregua dagli attacchi dei nemici e il mese in cui il loro dolore era stato mutato in gioia, il loro lutto in festa, e perché facessero di questi giorni giorni di banchetto e di gioia, nei quali si mandassero regali scambievolmente e si facessero doni ai poveri.
23 I Giudei si impegnarono a continuare quello che avevano già cominciato a fare e che Mardocheo aveva loro prescritto.
24 Amàn infatti, il figlio di Hammedàta l'Agaghita, il nemico di tutti i Giudei, aveva tramato contro i Giudei per distruggerli e aveva gettato il pur, cioè la sorte, per confonderli e farli perire;
Est 3,7
25 ma quando Ester si fu presentata al re, questi ordinò con documenti scritti che la scellerata trama di Amàn contro i Giudei fosse fatta ricadere sul capo di lui e che egli e i suoi figli fossero impiccati al palo.
Est 6,5-13
26 Perciò quei giorni furono chiamati Purim dalla parola pur. Secondo tutto il contenuto di quella lettera, in seguito a quanto avevano visto a questo proposito ed era loro avvenuto,
27 i Giudei stabilirono e presero per sé, per la loro stirpe e per quanti si sarebbero aggiunti a loro, l'impegno inviolabile di celebrare ogni anno quei due giorni, secondo le disposizioni di quello scritto e alla data fissata.
Est 8,12u.17
28 Questi giorni devono essere commemorati e celebrati di generazione in generazione, in ogni famiglia, in ogni provincia, in ogni città; questi giorni di Purim non devono cessare mai di essere celebrati fra i Giudei e il loro ricordo non dovrà mai cancellarsi fra i loro discendenti.
29 La regina Ester figlia di Abicài e il giudeo Mardocheo scrissero con ogni autorità per dar valore a questa loro seconda lettera relativa ai Purim.
30 Si mandarono lettere a tutti i Giudei nelle centoventisette province del regno di Assuero, con parole di saluto e di fedeltà,
Est 9,23-26
31 per stabilire questi giorni di Purim nelle loro date precise, come li avevano ordinati il giudeo Mardocheo e la regina Ester e come essi stessi li avevano stabiliti per sé e per i loro discendenti, in occasione del loro digiuno e della loro invocazione.
32 Un ordine di Ester stabilì le circostanze di questi Purim e fu scritto in un libro.
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Abbreviazioni
9,1-32 Vendetta e festa
In questo capitolo si conclude il racconto,
parlando prima della vendetta sui nemici ( vv. 1-19 ) e
riportando poi la disposizione legale sulla data della festa di Purìm ( vv. 20-32 ).
Si tratta in realtà di due tematiche originalmente distinte, poiché la consuetudine di celebrare i Purìm aveva avuto un'origine indipendente, in quanto era stata mutuata dall'ambiente straniero.
Collegandola con il racconto di Ester, si vuol fornire alla festa una motivazione autonoma e nazionale.
9,2 i nemici dei Giudei perirono: questo massacro, storicamente inverosimile, riflette lo stesso spirito con cui si parla della sorte degli Egiziani nel libro dell'Esodo e dei Cananei nel libro di Giosuè.
È lo schema convenzionale della guerra santa.
La differenza che vi si nota è che qui lo sterminio non è attribuito direttamente al Signore, ma solo al soggetto umano.
9,5 Il racconto di questo massacro non deve essere inteso come esaltazione o consacrazione dello spirito di vendetta, considerata anche la sua scarsa attendibilità storica ( cf. introduzione ).
La « voluta » esagerazione delle situazioni, le cifre eccessive e l'enfasi della narrazione denunziano chiaramente l'intenzione dell'autore: egli ha voluto innanzitutto illustrare il tema, tipicamente biblico, del capovolgimento delle situazioni a favore degli oppressi, e realizza il suo intento ispirandosi all'antica concezione che anima i racconti di guerra di Israele, concezione che si esprime attraverso la legge del taglione.
9,16 settantacinquemila: il gr. legge: « quindicimila ».
9,18 I banchetti, che hanno un grande rilievo nel libro di Ester, caratterizzeranno anche il giorno dei Purim, festa di carattere popolare più che religioso.
9,25 presentata al re: secondo il gr.; il TM legge: « quando essa ( Ester ) fu entrata dal re, disse … »: la parola seguente è incomprensibile.
9,27 aggiunti a loro: il carattere nazionalista del libro non esclude dunque un certo universalismo che si esprime nell'accoglienza dei proseliti.
9,29 Ester, figlia di Abicàil, e il giudeo Mardocheo: secondo il TM; BJ omette: « il giudeo Mardocheo », conget., mentre nel v 31 omette: « la regina Ester ».
Cf. però v 32 dove Ester figura sola.
9,31 Questi ultimi ordinamenti, inattesi, si riferiscono sicuramente a Est 4,16; il digiuno ha meritato la liberazione.
- A partire da Est 9,20, il testo appare fortemente composito e porta tracce di documenti di diversa origine.