1 Corinzi

Indice

Capitolo 4

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

1 Ognuno ci consideri come ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio.
Lc 12,42-44
2 Ora, quanto si richiede negli amministratori è che ognuno risulti fedele.
3 A me però, poco importa di venire giudicato da voi o da un consesso umano; anzi, io neppure giudico me stesso,
4 perché anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per questo sono giustificato.
Il mio giudice è il Signore!
2 Cor 5,10-11
5 Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore.
Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.
Mt 7,1
Rm 2,16
Lc 12,2-3
6 Queste cose, fratelli, le ho applicate a modo di esempio a me e ad Apollo per vostro profitto perché impariate nelle nostre persone a stare a ciò che è scritto e non vi gonfiate d'orgoglio a favore di uno contro un altro.
7 Chi dunque ti ha dato questo privilegio? Che cosa mai possiedi che tu non abbia ricevuto?
E se l'hai ricevuto, perché te ne vanti come non l'avessi ricevuto?
Gv 3,27
8 Già siete sazi, già siete diventati ricchi; senza di noi già siete diventati re.
Magari foste diventati re! Così anche noi potremmo regnare con voi.
Ap 3,17
Os 12,9
9 Ritengo infatti che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all'ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo diventati spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini.
2 Cor 4,8-12
2 Cor 6,4-10
1 Cor 11,23-33
2 Tm 3,10-11
10 Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati.
11 Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo schiaffeggiati, andiamo vagando di luogo in luogo,
2 Cor 11,27
12 ci affatichiamo lavorando con le nostre mani.
Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo;
At 18,3+
13 calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi.
Lam 3,45

Ammonizioni

14 Non per farvi vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli miei carissimi.
15 Potreste infatti avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri, perché sono io che vi ho generato in Cristo Gesù, mediante il vangelo.
Gal 4,19
1 Ts 2,11
16 Vi esorto dunque, fatevi miei imitatori!
Fm 10
2 Ts 3,7+
17 Per questo appunto vi ho mandato Timòteo, mio figlio diletto e fedele nel Signore: egli vi richiamerà alla memoria le vie che vi ho indicato in Cristo, come insegno dappertutto in ogni Chiesa.
At 19,22
At 16,1+
18 Come se io non dovessi più venire da voi, alcuni hanno preso a gonfiarsi d'orgoglio.
19 Ma verrò presto, se piacerà al Signore, e mi renderò conto allora non già delle parole di quelli, gonfi di orgoglio, ma di ciò che veramente sanno fare,
At 18,21
20 perché il regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza.
21 Che volete? Debbo venire a voi con il bastone, o con amore e con spirito di dolcezza?
1 Cor 2,4+
2 Cor 10,2
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Abbreviazioni
4,1-13 Gli apostoli sono servi di Cristo
4,3 consesso umano o « tribunale »: alla lettera: « giorno ».
Paolo ironizza.
Si tratta del giorno del Signore ( 1 Cor 1,8+ ), che gli uomini imiterebbero indebitamente, pronunziando un giudizio che appartiene soltanto a Dio nell'ultimo giudizio.
4,4 consapevole: la parola syneidésis ( cf. 1 Sam 25,31; Sap 17,10+ )
prende in Paolo valori propriamente cristiani.
Comunque siano le norme esteriori, la condotta dell'uomo dipende unicamente dal suo giudizio ( At 23,1; At 24,16; Rm 2,14-15; Rm 9,1; Rm 13,5; 2 Cor 1,12 );
ma tale giudizio è sottomesso a quello di Dio ( qui; 1 Cor 8,7-12; 1 Cor 10,25-29;
2 Cor 4,2; cf. 1 Pt 2,19 ).
La coscienza è buona e pura, se è ispirata dalla fede e dall'amore ( 1 Tm 1,15.19, ecc.; 1 Pt 3,16.21 )
e purificata dal sangue del Cristo ( Eb 9,14; Eb 10,22 ).
4,6 Queste cose: si riferisce a quanto Paolo ha scritto in 1 Cor 3,4-9.
L'invito a stare a ciò che è scritto probabilmente è un'espressione proverbiale che equivale a "non esagerare".
a ciò che è scritto: testo difficile.
Forse citazione di un proverbio diffuso tra gli ebrei o a Corinto;
forse glossa dovuta alla nota di un copista.
4,8 Paolo interpella i cristiani di Corinto, ironizzando sulla loro autosufficienza spirituale.
diventati re: senza di noi, voi siete già installati nel regno dei cieli
e godete fino alla sazietà di tutte le sue ricchezze!
4,9 spettacolo: come i condannati a morte, lasciati in balia delle fiere davanti alla folla degli spettatori.
4,10 A conclusione di questo passo ( vv 6-10 ),
Paolo riprende in tono ironico i temi dei cc 1-2.
Voi siete o vi ritenete prudenti, forti, onorati: ciò non è secondo Dio,
ma secondo il mondo:
questo mondo che ci considera pazzi, deboli e spregevoli
e che di conseguenza ci perseguita ( vv 11-13 );
la realtà, agli occhi di Dio, è esattamente il contrario.
4,13 Le parole tradotte con « spazzatura » e « rifiuto » designano anche i miserabili
che servivano da vittime di espiazione nelle pubbliche calamità.
- Spesso Paolo ritorna sulle pene e le persecuzioni che incontra nel suo apostolato
e sul modo che Dio gli dà di superarle ( 2 Cor 4,7-12; 2 Cor 6,4-10; 2 Cor 11,23-33; 1 Ts 3,4; 2 Tm 3,10-11 ).
Secondo lui la debolezza dell'apostolo dimostra la potenza di colui che lo manda
( 2 Cor 12,9s; Fil 4,13 ),
perché la grandezza dell'opera compiuta non può essere attribuita alla sola azione dell'inviato ( 2 Cor 4,7+ ).
4,14-21 Esortazioni e avvertimenti
4,15 Il pedagogo era uno schiavo che aveva il compito di condurre il fanciullo o il ragazzo dai suoi maestri, e poi di sorvegliarlo e frenare le sue deviazioni.
La sfumatura è peggiorativa.
- vi ho generato: questa paternità spirituale corrisponde a quella che Paolo ricorda in 1 Cor 3,6:
« io ho piantato »: io ho seminato in voi la nuova vita dello Spirito
che vi configura a Cristo ( cf. v 17; Gal 4,19; Fm 10 ).
Altrove Paolo paragona la sua tenerezza per i cristiani a quella di un padre
o di una madre ( 1 Ts 2,7.11; cf. 2 Cor 12,15+ ).
4,17 vie: cioè « regole di condotta »; cf. Sal 119,1; Gv 14,6+; At 9,2+
4,19 Si tratta di realizzazioni dovute alla potenza dello Spirito ( cf. 1 Cor 2,4; 1 Ts 1,5 ):
innanzitutto la conversione e la vita secondo lo Spirito.